Il futuro è a pedali? – Seconda parte

bici3Ma l’educazione alle due ruote comincia fin dall’infanzia: ecco perché il Comune porta avanti da anni alcune iniziative specifiche per avvicinare i più piccoli alle due ruote, come ad esempio un progetto curato dall’Assessorato all’educazione, con un concorso di disegno tra i bimbi collegato al mondo della bici,  alcune attività con la Polizia Municipale (come il parco “Vigilandia”, dove i bambini imparano in un ambiente sicuro a conoscere e rispettare le regole della strada), e alcuni progetti con alunni delle scuole medie per insegnare ai bambini l’abc della riparazione e della manutenzione della bicicletta.

Da ricordare anche il progetto del “Consiglio degli alunni” , una sorta di mini –consiglio comunale formato da studenti di cinque scuole medie, che vengono interpellati regolarmente dall’amministrazione e fanno a loro volta delle proposte; come ad esempio nel caso in cui, per migliorare la ciclabilità, hanno chiesto e ottenuto il rifacimento di un tratto di pista ciclabile tra via Beccafumi e via Giovanni da Montorsoli.

Insomma, la bici è condivisione, e l’amministrazione Renzi porta quindi avanti vari progetti di discussione e condivisione con i cittadini.

Un’opportunità importante viene anche dai Mondiali di ciclismo, che nel 2013 si svolgeranno a Firenze. L’amministrazione vuole sfruttare l’evento per incrementare l’uso delle due ruote; ma attenzione, dice Gallo: non vanno create solo infrastrutture utili solo per il tempo dell’evento, occorre fare qualcosa che rimanga ai cittadini anche negli anni a seguire. Il Comune vuole usare i Mondiali come traino per comunicare l’importanza della bici, e lancerà una sorta di “corsa a tappe” in vista dei Mondiali attraverso una serie di eventi (inaugurazione di nuove piste, spettacoli, esibizioni) che non possono che favorire l’immagine – e quindi la diffusione- delle due ruote.

Ma c’è di più: da poco il Comune di Firenze, primo in tutta Italia, ha lanciato un nuovo progetto online per la gestione delle rastrelliere, attraverso un attento censimento delle rastrelliere. I ragazzi del “Consiglio degli alunni”  e i membri di varie associazioni hanno partecipato alla realizzazione di questo un inventario, per capire dove potesse essere necessario installare nuove rastrelliere, dove ne fossero necessarie di nuove,  e se ci fossero bici da rottamare; d’ora in poi, saranno monitorate in maniera periodica. Da questo lavoro è stata poi realizzata una “cartina digitale” consultabile su Google Earth,  che mostra i modelli di rastrelliera, i posti disponibili, le segnalazioni dai cittadini. Uno strumento utile per l’amministrazione e per il cittadini, in particolare considerando che a Firenze ci sono più di 13mila posti disponibili.bici 2

E il Comune lavora su più fronti: se quello del bike sharing è fermo al momento, perché  c’è un progetto già pronto dal punto di vista tecnico (ispirato alle grandi città europee come Londra, Parigi, Barcellona, dove questa realtà svolge un ruolo fondamentale), ma che è soggetto ad un ricorso, e sta rallentando, il Comune ha però lanciato in parallelo un servizio di  noleggio gestito dalla cooperativa Ulisse (una cooperativa sociale che lavora a stretto contatto con categorie protette) con alcune postazioni dislocate tra Santa Maria Novella, Santa Croce e Sant’Ambrogio; presto saranno create nuove postazioni alle stazioni Leopolda, Rifredi e Campo di Marte: stazioni automatizzate, grazie ad un abbonamento e a una tesserina magnetica che permette lo sblocco della bici.

Lo stesso Matteo Renzi è uno dei primi sostenitori della bicicletta, come racconta Gallo: «Renzi si sposta nel centro storico quasi solo in bicicletta, e ne è un convinto sostenitore, come mezzo di spostamento integrato con le altre infrastrutture, così come avviene nelle altre grandi città europee»

Insomma, la bicicletta è un mezzo “intelligente”, sotto tutti i punti di vista.  «Ogni euro investito nella ciclabilità ne porta 3-4 per la società in termini di miglioramento della qualità della vita» ricorda Gallo, e aggiunge: «L’uso della bicicletta aumenta anche il commercio: chi si serve della bicicletta ha più tempo per fare acquisti. Ha meno fretta, e più voglia di fermarsi». Più intelligenti, più sani e più puntuali: non potrebbe esserci slogan migliore per promuovere la bici. Forse, più che un mezzo, è una necessità per il futuro di questa città.

DANIEL C. MEYER