La #folliadamore vincitrice di Novanta di Go Dugong

FUL in collaborazione con FreshYo! ha organizzato un concorso per animi romantici mettendo in palio l’album Novanta di Go Dugong. Scoprite chi ha vinto…

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Partecipare era semplice, bastava scrivere alla nostra mail di redazione raccontando la propria #folliadamore. Avevamo preso spunto da quella compiuta da Giulio Fonseca, in arte Go Dugong, che aveva realizzato l’album A Love Explosion per conquistare una donna.
Be’ oggi è San Valentino e lo vogliamo festeggiare con voi tutti, lettori single e accoppiati, pubblicando le follie d’amore che più ci hanno colpito.
Al termine della lettura vi sveleremo il vincitore…
 
pexels-photo-14303Ero innamoratissima di lui ma mi aveva chiesto di non vederci più e non
sentirci più.
In realtà fin dall’inizio mi aveva chiesto di non innamorarmi di lui, ma io non
ci ero riuscita.
Ero follemente innamorata di lui.
Mi sembrava di impazzire, continuavo a scrivergli imperterrita nel momento
in cui sarei dovuta restare in silenzio, e non riuscivo a smettere.
Lui chiaramente, continuava a non rispondere.
Fino a che un giorno ho capito che dovevo darmi una calmata e dargli i suoi spazi e così ho creato un account di mail dedicato a lui, dove continuare a scrivergli senza dargli fastidio. Dove sfogarmi e dirgli tutto senza il timore di esagerare.
Ho scritto scritto scritto…
Dopo una settimana di silenzio, gli ho inviato la mail e la password,
sperando in un riavvicinamento, che in fin dei conti c’è stato ma non come
avrei voluto io.
Lui non è mai tornato da me come “fidanzato”.
E per ora diciamo che io non riesco a tenerlo solo come “amico”.
Cassandra
 
couple-love-people-romanticNe ho fatte più d’una, ma la mia preferita è la prima… Avevo 13 anni e i miei genitori mi hanno mandato ai centri estivi. Tra un gioco e l’altro ho conosciuto Eleonora, alla quale ho presto chiesto «ti vuoi mettere con me?». La risposta, per la prima volta nella mia vita, è stata un sì sincero e deciso. Passammo gli ultimi due giorni del mio soggiorno mano nella mano dandoci i bacini sulle guance. Poi io dovetti tornare a casa, mentre lei sarebbe rimasta un’altra settimana. Ero disperato, dovevo rivederla. Mai ero andato così vicino al mio primo vero bacio… La nonna – come tutte le nonne – per le varie ricorrenze, mi allungava 50.000 lire, quindi nel tempo avevo accumulato un tesoretto di circa 400.000 lire. Ricordo ancora chiaramente la mattina in cui andai da mia madre con tutti i miei risparmi in mano e la obbligai a rimandarmi ai centri estivi. Ciò che ricordo però in maniera ancora più nitida è la sera del giorno dopo, quella del mio primo bacio. Durò 16 minuti. Lo so perché accanto a noi c’era uno che cronometrava di nascosto.
Giuliano
 
love-heart-yellow-photographyL’amore pizzica le nostre corde, ma spesso non vi porgiamo l’orecchio.
Quando accade, però, la nostra cassa toracica amplifica le sue note.
E iniziamo a vibrare, sempre più, fino a quando la vibrazione non si
trasforma in una danza, intensa e vorticosa.
Che ci fa varcare soglie, dimentichi di aver ormai smarrito il nostro
vecchio io.
Che ci fa abbandonare rive sicure per mari tempestosi che non garantiscono
alcun ritorno.
Che ci fa perdere in un universo inesplorato, disegnato da uno sguardo.
Amare è darsi senza alcun calcolo.
Niente è più inattuale – seppur perennemente contemporaneo – dell’amore.
Non esistono follie d’amore perché innamorarsi è già, sempre, affare da
folli!
B.T.
 
pexels-photoLa mia follia per amore è stata, da empatica, quella di amare un narcisista.
Il narcisista è ferito: porta la sua ferita con sé per lasciare chi incontra in uno stato di sconforto. L’empatico è guaritore: sente il dolore degli altri e lo elabora come fosse il suo.
Il narcisista succhia energia all’empatico che non si è dato un limite, non si protegge, ma protegge gli altri, per devozione. Più l’empatico si rattrista per il narcisista, meglio si sentirà il narcisista.
Il narcisista manipola. L’empatico ama e cura: più lo fa, più il narcisista si irrobustisce. E più si irrobustisce il narcisista, più aumentano le probabilità che l’empatico venga ferito.
Poi, si innesca il circolo vizioso: l’empatico ferito assume tratti narcisistici. E tutto va a rotoli.
Quella notte, era più di un mese che non lo vedevo.
Qualcosa aveva preannunciato l’incontro: il sapore del caffè, la ritrosa dei capelli, o l’odore della notte… c’era qualcosa nell’aria, tutto stava per accadere, ma non si diceva né dove né quando.
Mi confusi credendo fosse per quel ragazzo del mare. Era tornato dall’estero dove viveva, ci eravamo incontrati dopo esserci tanto scritti e mancati. Ricordavamo un vecchio amore bollente di passione. Abbiamo bevuto una birra insieme, poi c’è stata la cena, e in un attimo, eravamo fuori del locale: ci siamo baciati.
Ed ecco, la potenza di un magnete, il mio polo opposto… mi attrae senza poter opporre alcuna resistenza, mi fa girare. Ecco, il mio narcisista è tornato e mi ha trovata. Cammina lanciandomi la strisciata tagliente di uno sguardo obliquo mentre sorride, tra il sornione e l’amareggiato. La sua canina dietro, il passo ritmato, nera nera.
Quella notte, ho fatto in tempo a ritrovare il bacio vigoroso e promettente del ragazzo del mare, l’ho perduto gettandolo via, precipitandomi come sonnambula dietro ai passi e a tutto il buio del mio narcisista.
Quando lasci, sai cosa lasci ma non sai cosa trovi.
Io ho lasciato tanto per nulla.
Non sto a perdermi nei particolari.
Maria
 

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Novanta by Go Dugong

La Redazione FUL è stata commossa dalla #folliadamore di Giuliano per la tenera età in cui l’ha compiuta. Per questo ha deciso di premiarlo con il primo posto. Lo contatteremo a breve per consegnargli il premio, il disco dell’ultimo album di Go Dugong, Novanta.
Ringraziamo tutti gli altri partecipanti per aver condiviso con noi delle bellissime parole d’amore.
Buon San Valentino!
Redazione FUL •