“Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento”

“Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento”

Visitabile fino al 24 marzo 2018, presso il complesso della Basilica di Santa Croce, la mostra, inaugurata il 16 dicembre, permette per la prima volta di vedere delle Madonne lignee, scelte tra le varie diocesi, mai uscite dalla Basilicata prima d’ora.

Tra queste c’è la Madonna con bambino di Orsoleo, la più antica e risalente al 1100 circa: la prima grande Madonna lignea della Basilicata.
Infatti, in Basilicata c’è tuttora una grande adorazione per la figura mariana e ogni paese ha la ‘propria’ Madonna lignea, portata in processione e simbolo della comunità.
La mostra, dal titolo “Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento” sarà accompagnata dalla narrazione poetica “Legno madre, nome sciame” di Davide Rondoni e dalla musica di Giacomo Grava. Il progetto, promosso e sostenuto dall’APT Regione Basilicata, realizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e patrocinato dal Comune di Firenze-Ufficio UNESCO e dall’Opera di Santa Croce di Firenze, si inserisce dentro una serie di appuntamenti sparsi nei luoghi più importanti della città, che ci terranno compagnia dal periodo natalizio fino al nuovo anno, per far conoscere al pubblico fiorentino aspetti culturali, storici e artistici tipici della Basilicata, altrimenti sconosciuti.

Un’opportunità di conoscenza e arricchimento culturale davvero unica su cui la curatrice Elisa Acanfora, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università della Basilicata commenta: “Nella scelta mirata di 16 opere di grande qualità, la mostra vuole offrire un panorama del prezioso patrimonio lucano nel campo della statuaria lignea dal Medioevo al Settecento. L’esposizione si chiude con due ‘Madonne vestite’, provenienti rispettivamente da Muro Lucano e a da Matera, vero e proprio genere, quello del ‘manichino vestito’ che si lega in particolare alla devozionalità e alla spettacolarità delle processioni. A grandezza naturale, o comunque di grandi dimensioni, alcune di queste opere sono inedite e costituiscono dunque una scoperta anche per gli specialisti. Tutte, comunque, non sono mai uscite fuori dai confini regionali ed è questa l’occasione per mostrarle al grande pubblico.”
Insomma un appuntamento importante con testimonianze sacre della storia e della tradizione lucana in un contesto altrettanto storico e sacro di Firenze, quale la Basilica di Santa Croce: un connubio perfetto di arte e fede, in Basilicata come a Firenze.

articolo a cura di Rita Barbieri