Noa food: l'orto fiorentino che si basa sui principi dell'agricoltura bioattiva.

Abbiamo incontrato Chiara Conti, ideatrice di NOA Food, il progetto tutto fiorentino che sperimenta nuovi metodi di coltivazione dalle caratteristiche produttive eco-sostenibili.


Dietro lo storico locale fiorentino Chalet Fontana, a cui si affezionarono figure come Vasco Pratolini, Ottone Rosai, Sandro Pertini e Leonardo Sciascia si è sviluppato il progetto NOA Food: un orto bioattivo promosso dall’azienda agricola Lo Stento nel Viale dei Colli, nato per rifornire la cucina dello storico ristorante, ma che si sta rivelando qualcosa di molto più grande.
Si tratta di un metodo di coltivazione altamente produttivo, che cerca di unire il rispetto della natura con la produzione di ortaggi dai valori nutrizionali decisamente superiori al cibo proveniente dall’agricoltura industriale. Il metodo di coltivazione bio-attiva presso lo Chalet Fontana è stato sviluppato da Chiara grazie all’aiuto dell’agronomo Andrea Battiata, con risultati a dir poco stupefacenti.
“Abbiamo iniziato con un piccolo orto in via del tutto sperimentale, e piano piano lo abbiamo reso un grande spazio verde in cui cerchiamo di riprodurre il naturale ecosistema di un bosco, grazie al metodo orto bioattivo, di cui siamo una piccola realtà”, ci racconta Chiara, entusiasta del progetto che le ha permesso di recuperare quella parte di vita contadina della famiglia che rischiava di restare dimenticata.
Prendersi cura personalmente di ciò che metti in tavola, toccare con mano i prodotti, il terreno, persino i lombrichi, diventa un’esperienza unica che oltre ad essere bella di per sè ci rende consapevoli di ciò che mangiamo e del metodo di produzione da cui attingiamo il nostro cibo”
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In breve, il metodo di coltivazione riprende la tecnica dell’orto sinergico rialzato, ma con alcune differenze: si utilizza una terra arricchita con sabbie vulcaniche e un cippato compostato, che viene riutilizzato anche per la pacciamatura insieme a foglie compostate. Una ricetta più che organica, che restituisce al terreno le sue proprietà naturali. Tanto da ridare vita ai due peschi del giardino del ristorante, situati tra due parti dell’orto, che sembrano avere riacquisito tutta la loro salute probabilmente grazie all’influenza del piccolo ecosistema ricreato nei terreni vicini. La natura riesce sempre a sorprenderci.

Nutriente Organico Autentico: questo è NOA Food. Una serie di prodotti per fornire il ristorante di un menu la cui cura ai sapori è indiscutibile, oltre che a km zero: anzi, sarebbe più corretto dire a “metro zero”, vista l’attigua vicinanza della cucina all’orto!
Soprattutto in primavera ed estate, quando l’orto produce più di quanto necessario per il ristorante, Chiara organizza dei veri e propri biomarket nel giardino: “Oltre a passare una bella giornata di condivisione all’aperto, l’idea del biomarket nasce per evitare di sprecare i prodotti in avanzo. In questo modo, diamo la possibilità a chiunque sia interessato di gustare i nostri prodotti e di contribuire allo sviluppo del progetto, senza creare sprechi”.
Restituire al cibo il suo valore etico e sociale, ma anche e soprattutto culturale, lo scopo è di aprire le porte a progetti giovani ed a eventuali collaborazioni, tra cui le ragazze de “Il Calicanto piante e fiori” – che già danno un importante contributo -, per diffondere la conoscenza e l’applicazione del metodo sia a Firenze che altrove.
Quando poter visitare questo magnifico orto?
Il prossimo appuntamento è per sabato 9 dicembre per la festa d’inverno:
un’occasione per conoscere lo spazio e il progetto, e soprattutto per provare i sapori dei prodotti bioattivi e nutraceutici dell’orto, in totale rispetto dei cicli stagionali.
Roberta Poggi