5 bollicine toscane da bere nel 2023

Campagna toscana

Vi consigliamo cinque vini spumante realizzati esclusivamente in Toscana, partendo dagli iconici vitigni internazionali fino a quelli più insoliti e autoctoni come il Sangiovese.

Le ultimi analisi del mercato del vino parlano chiaro: la sparkling fever ha contagiato ormai tanto i consumatori quanto i produttori di tutta Italia, che anche in Toscana (patria del vino rosso) negli ultimi cinque anni hanno dato vita a un gran numero di sperimentazioni a livello di bollicine. Alcune bolle riuscite meglio e altre un po’ meno, ma comunque tutte accomunate dal desiderio di andare oltre i vitigni classici per provare a valorizzare il territorio nostrano.

Ben vengano spumanti – toscani o meno – coi soliti Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, ma a destare maggiore curiosità da qualche tempo a questa parte sono i vini realizzati con vitigni più identitari, a partire dal Sangiovese per quel che riguarda la nostra regione. C’è solo una condizione, che vale per tutti (o quasi): il vino deve essere rigorosamente realizzato con Metodo Classico (abbreviato MC). Proprio da qui è partita la selezione di FUL con cinque bollicine toscane assolutamente da provare.

Spumate MC Millesimato di Fèlsina

Vino Felsina

Il nostro viaggio alla ricerca di alcune fra le migliori bollicine toscane inizia da Fèlsina, storica azienda sul confine meridionale della zona di produzione del Chianti Classico che ha in catalogo ben quattro bolle differenti. Fra queste spicca sicuramente lo Spumante Brut Metodo Classico Millesimato, realizzato al 40% da uva Sangiovese, al 25% da Pinot Nero, al 20% da Chardonnay e al 15% da vino dell’anno precedente. Trascorsi 32 mesi di rifermentazione in bottiglia, si procede a dégorgement e colmatura col liqueur d’expedition; l’affinamento in bottiglia proseguirà per almeno 3 mesi prima di procedere alla vendita. Il risultato è un MC dal colore giallo paglierino con tenui riflessi dorati, perlage fine e persistente, che al naso denota profumi intensi e avvolgenti, con note di frutta matura e lievi sentori di mandorla e nocciola. Al palato questo vino è complesso, pieno e strutturato sostenuto da decisa vena acida, mentre il finale lascia un tocco agrumato e ha una lunga persistenza. Fèlsina produce anche uno Spumante Brut Metodo Classico, uno Spumante Brut Rosé Metodo Classico e un altrettanto interessante Spumante Metodo Classico Blanc de Noirs (60% Sangiovese, 40% Pinot Nero).

Fèlsina S.P.A.
Via del Chianti, 101
Castelnuovo Berardenga (SI)

L’Eccezione 60 de La Regola

L'Eccezione

L’azienda vitivinicola Podere La Regola si trova sulla costa pisana, territorio vocato alla produzione di grandi cru nella valle del fiume Cecina, a soli 5 km dal mare e nel comune di Riparbella. Siamo in una zona di rossi e di bianchi molto beverini, spesso a base di vitigni internazionali, proprio come avviene – seppur con un diverso obiettivo – nel caso de L’Eccezione 60. Abbiamo infatti un Brut Nature Metodo Classico Millesimato a base di Manseng e Chardonnay, che fa 60 mesi di affinamento sui propri lieviti naturali con remuage manuale senza dosaggio, prima di almeno altri tre mesi in bottiglia dopo la sboccatura. Una piacevole “eccezione”, il gioco di parole è d’obbligo, che si abbina alla perfezione ai sapori del mare (da crostacei e ostriche fino ad antipasti e primi di pesce).

La Regola Azienda Vitivinicola
Altagrada, SS68
56046 Riparbella (PI)

Leonia Pomino Brut di Frescobaldi

“Audace: un vino che esprime la voglia di intraprendere nuove strade, coraggioso e determinato, dal carattere espressivo ed elegante come la mia trisavola Leonia che mi ha ispirato nelle scelte innovative. Fu Lei ad impiantare vitigni francesi a Pomino, vinificandoli nella prima cantina italiana a gravità, ricevendo in premio la medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1878”. Sono le parole di Lamberto Frescobaldi in persona a raccontarci una delle più importanti bollicine della nostra Toscana: il Pomino Spumante Bianco DOC Metodo Classico Brut Millesimato di Frescobaldi, più semplicemente conosciuto come Leonia Pomino Brut. I vitigni scelti sono internazionali, Chardonnay e Pinot Nero, con rifermentazione in bottiglia e successivo affinamento sui lieviti per 36 mesi. L’operazione si conclude con remuage e dégorgement, prima di un ulteriore affinamento in bottiglia. Prodotto anche in versione rosé, questo Metodo Classico esalta senza alcun dubbio l’eleganza, la storia e il blasone della tenuta di Castello Pomino alla Rufina.

Castello Pomino – Frescobaldi
Località Pomino, 80, 50068
Rufina (FI)

Mauvais Chapon Sangiovese MC di Villa Calcinaia

Villa Calcinaia

Si può fare un Metodo Classico al 100% Sangiovese? La risposta è affermativa e ci porta a Villa Calcinaia, Greve in Chianti, dalla famiglia Capponi. Millesimato 2016, Brut, 45 mesi sui lieviti, nel Mauvais Chapon Sangiovese Metodo Classico (biologico) l’espressività aromatica e gustativa si incardinano sull’equilibrio, la complessità e la notevole vivacità del regime acido. Questo insolito vino spumante arriva dal cuore del Chianti Classico ed è compagno ideale per accompagnare a tutto pasto una cena con menù di pesce, dal sushi ai fritti misti o pesci dalle carni grasse. Si esalta in particolare con il pesce alla griglia, andando a contrastare le note a volte leggermente amaricanti della cottura a fuoco vivo. Un esperimento ben riuscito, che non sorprende vista la firma che c’è dietro: i Conti Capponi producono d’altronde vini conosciuti e apprezzati a livello internazionale fin dall’inizio del secolo XX.

Villa Calcinaia
Via Citille, 84
50022 Greve in Chianti (FI)

Nerì di Suveraia

Vino Suveraia

Chiudiamo con la proposta più innovativa di questa rassegna: il Nerì di Suveraia, un IGT fatto con Metodo Ancestrale (unica eccezione che facciamo rispetto al MC) interamente da uva Sangiovese. Un case study, quello di Ilaria Camerini e della sua azienda Suveraia in provincia di Grosseto, che producono una bollicina caratterizzata dalla quasi totale assenza di metabisolfito e dalla presenza invece di soli lieviti dell’uva. La naturale effervescenza di Nerì deriva infatti dalla rifermentazione in bottiglia, che ci consente di sorseggiare un vino fresco, dai dolci aromi di piccoli frutti rossi e sentori di crosta di pane, di colore rosa tenue, con un fine perlage e un’ottima persistenza. Caratteristica peculiare dei rifermentati come il Nerì è, del resto, proprio la loro continua evoluzione e trasformazione dovuta alla permanenza del vino sui lieviti.

Societa Agricola Suveraia di Famiglia Camerini
Localita’ Campetroso n. 26, 58025
Monterotondo marittimo (GR)