Chianti Classico Collection: il Gallo Nero canta ancora

La 29ma edizione della Chianti Classico Collection si è svolta in presenza nella sua sede storica, la Stazione Leopolda. 180 le aziende del Gallo Nero presenti, per un totale di 650 etichette in degustazione, di cui 161 Chianti Classico Riserva e 125 Gran Selezione. 39 i campioni in anteprima della vendemmia 2021.

Novità di questa edizione le Unità Geografiche aggiuntive con cui è stato suddiviso il territorio del Chiani Classico. Questo progetto è un’importante tappa nel percorso di valorizzazione delle caratteristiche distintive del Chianti Classico che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione del Gallo Nero sempre più in alto nelle classifiche internazionali dei vini di qualità, incrementandone la notorietà, il prestigio e la diffusione sulle tavole di tutto il mondo. Questa nuova suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità porterà a indicare in etichetta (in una prima fase solo sui vini Chianti Classico Gran Selezione) il nome del comune o della frazione, rafforzando la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentando la qualità in termini di identità e territorialità, consentendo al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolando la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta.

Per questo sono state individuate e delimitate undici aree all’interno della zona di produzione del Chianti Classico, distinguibili in base alla combinazione unica di fattori naturali (composizione del suolo, microclima, giacitura dei vigneti, ecc.) e fattori umani (storia culturale, tradizioni locali, spirito di comunità): San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio. Infine è stata fatta una modifica al disciplinare di produzione che prevede adesso una percentuale minima del 90% per il Sangiovese più 10% di vitigni autoctoni ammessi. D’ora in poi, quindi, non sono più ammessi i vitigni internazionale che erano consentiti valorizzando quindi ancora di più l’identità e la territorialità del Chianti Classico.

In generale l’annata 2020 sembra sia davvero buona grazie anche ad all’andamento climatico con primavera fresca ed estate molto calda e lunga. I vini, seppur alcuni necessitino ancora di un po’ di tempo per trovare il proprio equilibrio, hanno profumi abbastanza definiti e al gusto mostrano già corpo ed un buon bilanciamento tra dolcezza e morbidezza e freschezza, sapidità e parti tanniche. L’annata 2019 ha avuto un andamento climatico più regolare che ha consentito ai vini di avere una maggiore struttura e un buon profilo aromatico, tanto da pensare ad un loro lungo invecchiamento nel tempo. La 2018, invece, climaticamente è stata una stagione più altalenante che portati i vini a necessitare di altro tempo per arrivare al giusto punto di equilibrio, corpo e profumi. Qui di seguito una nostra selezione dei vini degustati.

Banfi Chianti DOCG 2020

Nel cuore di Castellina in Chianti l’Azienda produce questo Chianti Classico con Sangiovese in purezza. Dopo la pressatura e la fermentazione in acciaio, il vino inizia l’affinamento in acciaio e poi fa un breve passaggio in legno prima di essere imbottigliato. Di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso mostra profumi d frutta rossa matura, pepe nero, spezie, note erbacee, balsamiche e boisé. Al gusto si mostra morbido, avvolgente con tannini ben presenti, fresco, sapido e finale persistente. Con aromi di frutta e spezie.

Lamole di Lamole Chianti Classico Duelame 2019

Il nome indica le sue due caratteristiche: gli estremi dell’altezza (da 420 m. a 655 m.) di vigneti arroccati sulle “lame”, gradoni stratificati ricchi di sostanze minerali. Prodotto a Lamole, nella zona di Greve in Chianti, con Sangiovese e Canaiolo Nero, dopo la vinificazione, affina sei mesi in acciaio e oltre un anno in botti grandi. Di colore rosso rubino intenso, al naso presenta sentori di violetta e iris, frutti rossi, erbe aromatiche e leggere note speziate e boisé. Al gusto è morbido, freco, sapido, con tannini eleganti e avvolgenti. Persistente sul finale dove si ritrovano i frutti rossi e leggere note erbacee. Un vino già ottimo da degustare ma che può invecchiare ancora un po’.

Fattoria Santo Stefano Drugo

Chianti Classico Riserva DOCG 2018

L’azienda si trova in un piccolo quanto meraviglioso borgo immerso nella campagna nei dintorni di Greve in Chianti. Il suo nome – Drugo – in queste zone significa uomo forte e coraggioso. Prodotto con 90% Sangiovese, 10% Merlot e Cabernet Sauvignon, il vino fa passaggi in cemento, acciaio e legno. La fermentazione la fa metà in un tino di rovere da 60 quintali e l’altra metà in cemento. Poi il vino viene riassemblato e messo in botti di rovere, dove affina per altri due anni per proseguire poi per circa 3 mesi in bottiglia. D colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, il profumo ha note floreali e di frutti di bosco maturi, balsamiche, speziate e di cioccolata. Al gusto appare morbido con tannini già avvolgenti e setosi, fresco e leggermente sapido. Un vino complesso ed equilibrato con una buona persistenza sul finale, dove si ritrovano i frutti di bosco, che, come il suo nome, è forte e coraggioso.

Fietri Chianti Classico Riserva 2012

Chiudiamo la nostra selezione con una riserva di 10 anni prodotta da Fietri nella zona Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. Prodotto con Sangiovese in purezza, l’uva proviene da Vigna Poggio Ciliegio dove il terreno è un mix soprattutto di argilla e scheletro (galestro). Dopo a vinificazione affina per 18 mesi in tonneaux e botte ovale entrambe di rovere, e poi 15 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino complesso ma molto piacevole da degustare. Di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, al naso già mostra la sua complessità: frutti rossi e neri marmellatosi, cioccolato, caffè, caramello, dattero, sentori di sottobosco son solo alcuni dei profumi che si percepiscono. Al gusto è caldo, morbido e avvolgente, i tannini sono setosi e delicati ma anche fresco e leggermente sapido. Grande equilibrio e persistenza sul finale leggermente con note di caffè e caramello. Dopo 10 anni questa Riserva ha ancora tanto da raccontare e probabilmente potrà invecchiare ancora qualche anno per diventare sempre più anche un vino da meditazione.