Il caso della centrale nucleare piรน grande d’Europa, presa d’assedio da Putin.
Cosa sarebbe potuto succedere?
Quello che sarebbe potuto succedere รจ evidente: โla fine dellโEuropaโ come dichiarato dal presidente ucraino Zelenskyy. Lโallarme dopo lโincendio della centrale nucleare di Zaporizhzhia รจ stato mondiale e si รจ subito tradotto in unโondata di speculazioni e panico sui social; non solo utenti, ma anche alcune testate giornalistiche e persino alcune autoritร hanno iniziato a diffondere informazioni non verificate – e non รจ la prima volta che succede durante questa guerra – sulla gravitร dellโincidente, relative a livelli di radiazioni preoccupanti o danneggiamenti al reattore principale.
Tutto inizia da un tweet del Ministro degli esteri dellโUcraina, Dmytro Kuleba, che preoccupa il mondo intero sullโeventuale esplosione della centrale, a suo parere โdieci volte quella di Chernobylโ. Un parere che sarร presto smentito dagli esperti.
Effettivamente, i guasti alle apparecchiature avrebbero potuto bloccare il sistema di raffreddamento e provocare cosรฌ una fissione incontrollata nel nucleo (fissione nucleare). Questa fissione, che solitamente avviene nel nucleo della centrale, ricco di combustibile allโuranio, avrebbe potuto scatenare effetti catastrofici (si parla di esplosione del reattore nucleare, perdita di radiazioni nellโatmosfera etc.).ย
Cosa รจ successo davvero?
Quello che รจ successo davvero – la notte del 4 marzo – รจ stato lโattacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la piรน grande dโEuropa e la nona nel mondo, che ha causato un incendio di 4 ore. Lโincidente non ha tuttavia provocato danni alla centrale, ma di fatto ha consegnato la centrale nelle mani delle truppe di Putin.
Questo รจ preoccupante se consideriamo che Zaporizhzhia รจ la piรน importante fonte di energia del paese: controllarla non significa solo privare della luce gran parte dellโUcraina sotto assedio, ma minacciare il paese e lโEuropa.
Questa volta Putin ha sfiorato il disastro: secondo lโInternational Atomic Energy Agencyย (IAEA), i livelli di radiazioni nella zona sono infatti stabili e non sono stati registrati danni al reattore. Lโincendio non avrebbe infatti danneggiato nessuna parte essenziale della centrale energetica e non ha comportato una variazione nei livelli di radioattivitร riscontrati. Anche i servizi di emergenza locali hanno confermato che lโincendio ha colpito solamente uno degli edifici esterni del perimetro principale.
Quanto รจ reale la minaccia nucleare?
Le forze russe hanno quindi sparato a una centrale nucleare. E sono stati i primi a farlo, come afferma Zelensky, che continua sottolineando come ยซnessun paese a parte la Russia ha mai attaccato centrali nucleari. Questa รจ la prima volta nella nostra storia, nella storia dellโumanitร . Uno stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleareยป.
Gli altri attacchi a centrali nucleari erano infatti avvenuti contro impianti ancora in costruzione e non attivi: quello russo รจ quindi il primo caso di un bombardamento di un impianto nucleare in funzione.
Il rischio nucleare รจ quindi ipotizzabile, anche perchรฉ lโattacco alla centrale di Zaporizhzhia, arriva pochi giorni dopo lโappropriazione della Russia delle strutture dellโimpianto nucleare (ormai dismesso) di Chernobyl. Una mossa che, secondo Olga Stefanishya (vice ministro dellโintegrazione europea ed euro-atlantica dellโUcraina), rappresenta โuna minaccia gravissima per tutto il continente. Le centrali nucleari e le strutture vicine a queste, comprese quelle militari, non devono essere attaccati, perchรฉ potrebbe avvenire un rilascio di materiale radioattivoโ. Queste violazioni, ha aggiunto, โsono considerabili come crimini di guerra, perchรฉ causerebbero terribili perdite ai danni della popolazione civileโ.
Siamo davvero di fronte a un crimine di guerra?
Facciamo un passo indietro, nel lontano 1985, lโanno del disastro nucleare di Chernobyl, il peggiore della storia in termini di costi e di morti. Tutto inizia con lโesplosione del reattore nucleare, che ha causato una contaminazione radioattiva per via aerea che si รจ diffusa rapidamente per 2.600 km quadrati, colpendo tutti i territori dellโallora Unione Sovietica e dellโEuropa occidentale.
Sebbene qualcuno neghi che lโesplosione a Zaporizhzhia possa essere paragonabile al disastro di Chernobyl, lโassalto militare russo della centrale rappresenta comunque un crimine di guerra. Come sostenuto dal Protocollo I della Convenzione di Ginevra del 1949,ย โle opere o installazioni che racchiudono forze pericolose, cioรจ le dighe di proteยญzione o di ritenuta e le centrali nucleari per la produzione di energia elettrica, non saranno oggetto di attacchi, anche se costituiscono obiettivi militari, se tali attacchi possono provocare la liberazione di dette forze e causare, di conseguenza, gravi perยญdite alla popolazione civileโ.
Attualmente la situazione รจ sotto controllo e il pericolo rientrato. Ma per quanto?