Gaia Nanni presenta lo spettacolo "Donne Guerriere"

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Gaia Nanni e Ginevra di Marco sono le protagoniste dello spettacolo “Donne Guerriere” che martedì 20 luglio farà tappa a Prato, al Chiostro di San Domenico.

Celebre attrice fiorentina, Gaia ci ha raccontato alcune curiosità su “Donne Guerriere”.

“Donne Guerriere” è lo spettacolo che vede protagoniste tu e Ginevra di Marco. Com’è nato?

“Questo spettacolo è stata un’intuizione del musicista e compositore Francesco Magnelli, il suo entusiasmo ha contagiato tutti e alla fine io e Ginevra siamo sul palco insieme. Ora lo posso dire senza alcun esitazione: ci aveva visto giusto fin dall’inizio.”

Da Rosa Balistreri a Caterina Bueno, come avete scelto le storie da raccontare?

“Sono nomi importanti di cantastorie, anime resistenti che hanno fatto della canzone di protesta il loro verbo. Sono figure che, come Rosa, hanno vissuto l’inferno e dall’inferno sono risorte. Le loro ceneri, la loro capacità di vittoria sulla miseria e sulla violenza diventano strumenti preziosi per ognuna di noi.”

Come si pone Gaia Nanni di fronte alle donne raccontate nello spettacolo?

“Per me è un piacere sconfinato assorbire tratti, personalità, voci lontane da me. Essere e divenire qualcos’altro la vedo come una grande opportunità. Dimenticare me stessa per interpretare qualcosa o un femminile lontano da noi anni luce. Accade una meraviglia inspiegabile: divento ALTRO. Nello spettacolo sono Vecchia, Bambina, Siciliana o Ucraina, diventiamo con Ginevra, senza paura, tutte le donne che desideriamo raccontare.”

L’ispirazione arriva direttamente dalla tradizione popolare. Quanto è importante custodirne l’integrità?

“Caterina Bueno diceva che i canti popolari, la tradizione è un patrimonio che rischia di svanire. Sono storie di fame, lotta, abusi politici, scioperi. Dentro quelle musiche ci sono tutti i nostri cari, ci siamo tutti noi. Dobbiamo tenerle bene a mente nel figurarci chi vogliamo essere e in che direzione andare. La Bueno, in un frammento dello spettacolo dice rivolgendosi al pubblico: “A me le canzoni mi conoscono bene, anche se sono straniera”. Oggi più che mai c’è l’urgenza di ri-conoscersi nella musica e nelle voci di chi ci ha preceduto.”

Che cosa significa salire sul palco assieme a Ginevra Di Marco?

“Ginevra è un miracolo umano e artistico che ognuno di noi dovrebbe incontrare. È una donna dalla generosità sconfinata. Ci sono momenti in cui ci guardiamo, ci ascoltiamo, ci aiutiamo sul palco con tanta grazia e questo è possibile se l’essere Artista, come in Ginevra, è preceduto dall’essere Persona. E di questo binomio godo ogni sera standole accanto.”

Ginevra di Marco e Gaia Nanni. Foto di Alessandro Botticelli.
Ginevra di Marco e Gaia Nanni. Foto di Alessandro Botticelli.

Nello spettacolo sono coinvolti Francesco Magnelli, Andrea Salvadori, Gianfranco Pedullà e Manuela Critelli. Qual è il contributo di ognuno di loro?

“Ci sono tante anime e tante teste che hanno reso possibile questo piccolo miracolo, in teatro non si fa nulla da soli. È stato un viaggio bello e intenso partito dalla regia di Gianfranco Pedullà ai testi di Manuela Critelli, fino ad arrivare al talento sensibile dei musicisti Francesco Magnelli e Andrea Salvadori che ricamano con noi l’avventura di ogni replica. Mi permetto di aggiungere a questi nomi il nome di Silvia Biagioni perché se si parla di Donne Guerriere non si può non parlare della figura della compagnia che cerca di promuovere, trovare luoghi e pubblico per far vivere il nostro lavoro.”

Che cosa significa, per concludere, tornare finalmente sopra ad un palco?

“Significa tornare a casa, significa non sapere rispondere a questa domanda senza una stretta al cuore dopo questi mesi così difficili.”