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PARKIN’SON – Teatro Cantiere Florida
27 Febbraio 2014 @ 21:00 - 23:30
Quali sono le differenze tra la generazione del ’49 e quella dell’80? Cosa raccontano due corpi essendo, allo stesso tempo, l’uno l’idea del futuro e l’altro il suo passato? In “Parkin’son” gli interpreti sono un terapista di 62 anni, senza una formazione in danza e un coreografo di 31 anni: due generazioni a confronto, un padre e suo figlio per raccontarsi attraverso il corpo. Padre e figlio D’Anna, come se uscissero da una delle storie di “Vite di uomini non illustri” di Giuseppe Pontiggia, esplorano la loro relazione sul palco: una collezione di eventi personali, drammatici e non, che trovano la propria testimonianza sulle linee della pelle e sulle forme di due corpi legati dal sangue e dalla propria storia. Il progetto nasce dal desiderio di usare “il limite” come fonte di possibilità e di raccontare le due storie con la scansione cronologica delle vite illustri, puntando all’esaltazione di momenti e fatti che, ad un occhio esterno, potrebbero non sembrare degni di nota ma che rendono l’esistenza memorabile.“Uno dei miei primi ricordi da bambino è mio padre che guida in auto e canta “Il mondo”…
Lo spettacolo apre la rassegna Traversar Confini, dedicata all’indagine e superamento di forme di disabilità psico-fisiche attraverso lo spettacolo di cui fanno parte quattro spettacoli:
– PARKIN’SON di Giulio D’Anna (giovedì 27 febbraio)
– ZIGULì della Compagnia Teatrodilina (venerdì 28 febbraio)
– AMALIA E BASTA di Falesia Attiva/ Silvia Zoffoli (sabato 1 marzo)
– LA PAZZA GIOIA coreografia e regia Julie Ann Anzilotti (domenica 2 marzo)