Habitus. Una performance artistica nella Firenze del Coronavirus

Habitus

Nonostante i guardiani rinascimentali facciano parte del corredo che attira grandi quantità di turisti a Firenze, avete pensato a loro come sentinelle in questo periodo di transizione. Perché?
Assolutamente sì, rappresentano le sentinelle delle nostre piazze e delle nostre strade. Ma più che sentinelle li vediamo come gli unici testimoni di quello che accade ‘fuori’ in questo momento. Perché la nostra riappropriazione degli spazi si concentra in pochi momenti che hanno preceduto la quarantena, poi il nostro vedere la città si è trasformato in un atto di immaginazione a distanza, un atto creativo che parte dalle nostre camere. I guardiani rinascimentali sono i nostri occhi in un momento in cui non possiamo vedere, non ci possiamo essere anche se siamo qui.

Che Firenze vorreste trovare al termine di questa tempesta silenziosa?
Il nostro cervello ha dei meccanismi di difesa che ci permettono di rimuovere velocemente i traumi. Ma il trauma che stiamo vivendo ci sta anche dando la possibilità di fermarci un attimo, di uscire dal flusso frenetico delle vite moderne e di riflettere su ciò che è davvero importante. La noia tanto temuta è qualcosa a cui adesso non possiamo sfuggire, la stiamo sperimentando e ci stiamo abituando. Perché è importante saper trovare la serenità anche nei momenti di stallo e di immobilità senza esserne sopraffatti. Questo passo indietro è qualcosa che il nostro cervello non deve dimenticare una volta finita questa tempesta. È così che ci piacerebbe trovare Firenze, un po’ annoiata ma più tranquilla.

Un’ultima cosa, da chi è composto il team che ha seguito questo progetto?
Siamo innanzitutto amici, con passioni e interessi diversi, che si sono integrati in maniera armoniosa nello sviluppo di questa idea. Gaia Altucci è un’attrice, performer e designer che si propone di unificare tutte queste passioni in un progetto unitario. Claudia Sicuranza è una fotografa e attualmente studia direzione della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Marta Irene Giotti, da sempre appassionata di cinema, è laureata al Dams e studia regia alla Korea National University of Arts. Caterina Milli, laureata in Antropologia e laureanda in Comunicazione e Ricerca Sociale, è appassionata di tematiche che riguardano l’interazione tra uomo e spazio e allo studio delle emozioni collettive. Niccolò Vannucchi è laureato all’Accademia delle Belle Arti in scultura e da sempre ha coltivato parallelamente la passione per la musica elettronica.

Articolo a cura di Jacopo Visani