Marco Scarpi allo Spazio Amanita. Conversazione con il pittore

marco scarpi - spazio amanita


FUL ha incontrato Marco Scarpi allo Spazio Amanita, nuova galleria nel centro di Firenze, in via dei Sassetti n. 1, esattamente sopra la discoteca YAB.

Amanita è entrata nella scena fiorentina da qualche mese, portando in città aria fresca e artisti emergenti molto promettenti sulla scena internazionale con una prima mostra collettiva intitolata Sprezzatura.

Ora lo spazio sopra apre le porte a “Sweet Science”, visibile dal 4 Giugno, la prima mostra personale dell’artista veneto Marco Scarpi. Gli undici dipinti in mostra sono stati realizzati con una tecnica molto originale. Su base di marble dust, il pittore lavora sulla tela con polvere di marmo, acrilico e acqua, servendosi di cucchiai e coltelli, dando spessore e vita alle sue massicce figure.

marco scarpi - spazio amanita

Abbiamo partecipato all’inaugurazione e in galleria troviamo Marco Scarpi, l’ambiente è sereno ma carico di energia. Ne nasce un conversazione fluida con l’artista ed è l’occasione per porgli alcune domande per FUL magazine.

A cosa si riferisce il titolo “Sweet Science”?

La “scienza dolce” è il modo in cui viene definito il pugilato, la sottile tecnica con cui l’uno si approccia all’altro. Il mondo da cui prende ispirazione questa serie di dipinti è un ciclo iniziato circa due anni fa e che viene a chiudersi in questa mostra con i lavori degli ultimi due mesi.

Come rendi le tue opere così “dolci”?

Sono affascinato dal calore, dalla carne viva, dall’osmosi dei corpi e dai paesaggi mediterranei, i fiori dei giardini marocchini, i colori caldi e la consistenza della terra… Il risultato di questa unione è una rappresentazione pulita e morbida del movimento dei pugili in azione.

marco scarpi - spazio amanita

Come nasce il rapporto con la galleria?

L’ambiente in cui lavoriamo è giovane e di fiducia, il rapporto tra curatori e artisti si basa su legami costruiti da affinità che rendono lo spazio familiare. Di naturale conseguenza è la scelta di non pubblicizzare eccessivamente la mostra, ma creare una rete di contatti.

Che riscontro hai avuto dalla realtà fiorentina?

Firenze ci ha accolti bene. La carica artistica della città mi porta sicuramente ispirazione per quelli che potrebbero essere i miei prossimi lavori.

Per info e contatti: https://spazioamanita.com

Intervista e articolo a cura di Zulaika Linde