A Palazzo Vecchio gli Oscar Green di Giovani Impresa Coldiretti

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Dal Bagno di Foresta alla prima filiera della birra coltivata in Toscana, le imprese giovanili crescono in Toscana nonostante la pandemia.

Dal bagno di foresta sulla montagna pistoiese alla prima filiera della birra toscana “coltivata” nella piana di Lucca passando per sostenibilità ed escursionismo live con la lappocam, il cocktail 100% made in Chianti e l’e-commerce glocal delle piante che dimostra come anche le piccole aziende agricole possono aprirsi al mondo e conquistarlo. Imprese giovanili che in Toscana, nonostante la pandemia, sono cresciute (+0,5%) così come certificato dai dati della Camera di Commercio di Firenze in controtendenza rispetto a tutto il comparto agricolo (-0,3%). Le aziende under 40 attive sono 2.780 con una incidenza percentuale del 7,1% sul totale delle imprese agricole.

Sono le cinque esperienze da Oscar Green premiate da Giovani Impresa Coldiretti in occasione dell’evento “L’agroalimentare in Europa al tempo della crisi” che si è tenuto venerdì 8 aprile nella suggestiva cornice della Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze. All’iniziativa, alla presenza del giovani imprenditori arrivati da tutta la Toscana, hanno partecipato in qualità di relatori Roberto Nocentini (Presidente Coldiretti Firenze Prato), Cecilia Del Re (Assessore Comune di Firenze), Leonardo Bassilichi (Presidente della Camera di Commercio di Firenze), Michele Falce (Responsabile Area Produzione e Servizi Agricoli Novamont), Gianluca Lelli (CEO Consorzi Agrari d’Italia), Giuseppe Salvini (Segretario Generale Camera di Commercio di Firenze), Stefano Leporati (Segretario Nazionale Coldiretti Giovani Impresa), Francesca Lombardi (Delegata Regionale Giovani Impresa Coldiretti), Felice Adinolfi (Direttore Centro Studi Divulga), Dario Nardella (Sindaco del Comune di Firenze e Presidente di Eurocities), Stefania Saccardi (vice presidente della giunta regionale della Toscana), Angelo Frascarelli (Presidente Ismea), Veronica Barbati (Delegata Nazionale Giovani Impresa Coldiretti) e Fabrizio Filippi (Presidente Coldiretti Toscana). Coordina i lavori Angelo Corsetti (Direttore Coldiretti Toscana). 

Sessanta le aziende agricole under 40 che hanno partecipato all’edizione 2021 del concorso che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’Agricoltura. Molti dei quali lo hanno fatto proprio a ridosso, se non a cavallo, della pandemia. “Siamo di fronte ad idee ed esperienze concrete, calate a stretto contatto all’attività primaria che è quella agricola, che sono il risultato della capacità dei giovani di interpretare i nuovi bisogni dei consumatori e dei nuovi mercati sfruttando tecnologia e digitalizzazione senza perdere mai la bussola della sostenibilità, della qualità, della distintività dei territori in cui operano e vivono. – spiega Francesca Lombardi, Delegata Giovani Impresa Coldiretti Toscana – Significativa è la crescita delle imprese giovanili nella nostra regione nonostante il grave handicap della pandemia all’interno del quale molte sono addirittura nate, sfidando quindi una prospettiva di incertezza, altre invece hanno saputo reinventarsi sviluppando servizi, nuove interessanti filiere e nuove forme di turismo rurale. Quelle che erano condizioni sfavorevoli sono diventate un’opportunità da cui partire o ripartire non appena ci lasceremo alle spalle questo lungo periodo di difficoltà”.

La Foresta del Teso e il suo “campeggio sospeso”

Cinque, come anticipato i premi assegnati. L’azienda agricola “La Foresta del Teso” di Pistoia si è aggiudicata la categoria “Noi per il sociale” con l’esperienza del “campeggio sospeso” e del bagno della foresta. Con la riduzione delle limitazioni imposte dalla pandemia alla Foresta del Teso di Fabio Bizzarri, sull’Appennino Pistoiese, si montano le tende volanti, appese ai tronchi di pino. Nel campeggio sospeso ci si rilassa a contatto con la bellezza e i benefici del bosco. E’ il Forest Bathing, un’attività “connessa” dell’azienda agricola la Fattoria del Teso della rete Coldiretti, che produce lamponi, mirtilli ed altri piccoli frutti. La Foresta del Teso, inserita nel meraviglioso contesto dell’omonimo bosco sulla montagna pistoiese, è un vivaio nato dal recupero produttivo di un bene pubblico di proprietà della Regione Toscana. Tra le attività connesse messe a punto dall’azienda c’è il bagno di foresta, una vera e propria terapia che attraverso l’esposizione, o meglio, l’immersione nelle sostanze organiche volatili del bosco mira a rigenerare il corpo e la mente, stimolando le difese immunitarie e attenuando gli effetti negativi dello stress. E’ una nuova forma di ospitalità lenta che consente agli appassionati della montagna, e non solo, di dormire sulle tende appese da un tronco all’altro e di poter usufruire delle più semplice comodità come punto ristoro con prodotti aziendali (frutti di bosco, miele…) ed altre eccellenze della montagna pistoiese. 

L’azienda agricola La Lappola: transizione ecologica ed originalità

Nella categoria “Sostenibilità e transizione ecologica” è stata premiata l’azienda agricola “La Lappola” di Arezzo. Dopo la Laurea Magistrale in Ecotossicologia e sostenibilità ambientale, Marco Batini ha rilevato l’azienda della nonna, inattiva da tempo, innovandola. Contestualmente è diventato guida ambientale escursionistica per ampliare l’offerta dei servizi e si è dedicato al recupero e al riuso di ogni singolo oggetto, nel segno del riciclo e della riduzione degli sprechi. In questo progetto si evidenzia la capacità del giovane imprenditore di aver trasformato  un’azienda tradizionale in una realtà innovativa che presta attenzione all’economia circolare, al risparmio di energia e alla tutela dell’ambiente ma anche all’intrattenimento e all’educazione attraverso il simpatico progetto della Lappocam, attivato durante la pandemia, che da a tutti la possibilità di vivere in diretta restando a casa, con il solo semplice ausilio di un telefonino, momenti di campagna ed agricoltura. La sua azienda è un esempio di transizione ecologica ed originalità.  

Chianti Mixology: cocktail 100% made in Chianti

Al “Chianti Mixology” è andata la categoria “Creatività” per aver sviluppato il progetto del cocktail 100% made in Chianti nato dall’idea di due giovani fratelli imprenditori, Matteo e Niccolò Camiciotti che hanno voluto dare gambe ad un loro sogno: creare un agribar all’interno della loro azienda sita a Panzano nel Chianti in cui poter somministrare cocktail preparati con basi alcoliche prodotte a km 0 e ortaggi e frutta di loro produzione. E ci sono riusciti. L’agribar con vista sulle colline del Chianti, aperto da circa un anno, ha riscosso subito uno straordinario successo in particolare tra i giovani diventando prestissimo un punto di riferimento per la movida “lenta” alternativa alla città e all’omologazione degli aperitivi.  

Ladre di Piante: un’impresa digitale

La “Ladre di Piante” di Silvia Agostini è stata invece premiata con la categoria “Impresa Digitale”. Dopo la laurea (triennale in scienze vivaistiche e specialistica in architetture del paesaggio, diploma al liceo linguistico) rimanendo senza riscontro l’invio di curriculum, Silvia decide di diventare un imprenditrice agricola. Nonostante la sua famiglia sia già attiva nella produzione di piante ornamentali, Silvia ha voluto puntare su una innovazione fondamentale e non scontata nel 2013: la vendita al dettaglio su internet di piante. Ladre di piante nasce così, quasi per caso. E, inaspettatamente funziona, sin da subito le vendite sono state positive, soprattutto nei mesi primaverili. Oggi l’azienda, che ha un negozio fisico ed uno virtuale, dispone di più di 50 collezioni tra rampicanti, hydrangeae, graminaceae, perenni ed esotiche. Ogni pianta è stata appropriatamente selezionata ed etichettata. I fattori che hanno determinato questo successo sono la grande varietà di piante sul catalogo, la notorietà di Pistoia come “Valle delle Piante”, la promozione tramite riviste specializzate e la partecipazione a mostre ed eventi; tutti elementi che hanno permesso di mantenere ed aumentare i livelli delle vendite online anche con l’esplosione dell’e-commerce anche per il settore delle piante.

Società agricola Bafolo: la prima birra coltivata in Toscana

A vincere la categoria “Campagna Amica” è stata la società agricola Bafolo che sta sviluppando, nella piana di Lucca, la prima filiera specializzata della birra coltivata in Toscana. La Radical, una new entry nel panorama delle birre artigianali, nasce poco prima dello scoppio della pandemia dalla passione di tre amici per la birra, Gabriele Lorenzi, Nicola Baroncini e Marco Fornai. Già oggi è il più importante in Toscana, il secondo più grande impianto in Italia per la produzione di luppolo Made in Tuscany con 4 ettari di terreni coltivati e 4 ettari ad orzo distico da trasformare in malto tramite una malteria interna. E’ la prima azienda agricola italiana specializzata in prodotti per il mondo della birra. L’azienda, che si trova nel comune di Capannori, gestisce tutte le fasi produttive: dalla coltivazione all’essiccazione, dalla pellettatura al confezionamento. L’obiettivo dei tre giovani imprenditori agricoli è diventare un player di qualità, distintività e territorio fornendo materie prime al mondo della birra, al mondo del sidro e al mondo dell’idromele. 

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook, Instagram, Twitter e canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”.