Passi e silenzi

Firenze vista attraverso gli occhi di Cocoa Laney e Margareta Skold, due fotografe del Master allo Studio Arts College International (SACI).

 
COCOA LANEY
Cocoa Laney è una studentessa statunitense che ha scelto di studiare presso la SACI con alle spalle unʼesperienza professionale nel campo della fotografia commerciale in Alabama e in Florida.
Allʼinizio della sua esperienza alla SACI il lavoro di Cocoa Laney è consistito in immagini catturate in strada, una sorta di diario visivo della vita quotidiana nel centro di Firenze. Le sue fotografie tentano di cogliere episodi e aspetti di ogni giorno, ordinari e non, in una città che ormai chiama “casa”.
Più recentemente, Cocoa ha deciso di dedicarsi alla fotografia documentaria come mezzo di analisi approfondita di temi sociali in Toscana. Utilizza tanto tecniche analogiche che digitali.
Cocoa Laney is an American student who came to SACI after working as a commercial photographer in Alabama and Florida. During her first year in Italy, her work mostly concerned street photography, that served as a visual diary of day-to-day life in the Florence city center. Her street photos venture to capture both the ordinary and the extraordinary aspects of the city she now calls home.
Cocoa is now focused on longer term documentary projects regarding social issues in Tuscany. She works in both analog and digital processes. •


 

MARGARETA SKOLD
«Siamo di nuovo rimasti in silenzio. La cosa che avevamo
condiviso era nient’altro che un frammento di tempo morto
molto tempo fa. Ciò nonostante, un esile barlume di quel
caldo ricordo reclamava ancora un posto nel mio cuore».
Haruki Murakami
Quando visito spazi vuoti, mi fermo. Ascolto l’attimo. Sento la musica di quel frammento di tempo che non è morto, ma che si protrae attraverso la presenza di coloro che li hanno abitati. «Da dove viene questa musica?» chiedo a voce alta.
Una voce risponde silenziosa: «Tu senti la mia musica perché hai trovato un posto quieto che solo tu conosci, dove puoi venire a trascorrere un istante con me. Ti aspetterò qua e suonerò sempre per te».
Dopo molti anni di impegni professionali e nel campo della tutela internazionale della salute, Margareta Skold ha deciso di dedicarsi ad un Master in fotografia per poter esplorare forme di espressione e creatività ispirate dal colore, dalla trama delle cose, dalla luce e dal silenzio. Giunta a Firenze si è sentita guidata da un desiderio di essere, semplicemente essere… e ascoltare. Quel che ha sentito è la voce dei luoghi, alcuni abbandonati, altri vuoti, altri ancora chiusi, allontanarla dalla schiacciante bellezza ed intensità di Firenze.

«We fell silent again. The thing we had shared was nothing more than a fragment of time that had died long ago. Even so, a faint glimmer of that warm memory still claimed a part of my
heart». Haruki Murakami
When I visit empty spaces, I stop. I listen to the moment. I hear the music of the fragment of time that did not die, but that lingers on through the presence of those who have inhabited the space.
«Where does this music come from?» I ask aloud. A silent voice replies. «You hear my music because you have found a quiet place that only you know, where you can come and spend a moment with me. I will wait for you here and I will always play for you».
Following many years of professional commitment and fulfillment in International Health, Margareta Skold decided to pursue an MFA in Photography to explore forms of expression and creativity inspired by colour, texture,light and silence. Once in Florence, she was guided by a longing to just be… and listen. What she heard was the voice of spaces, some abandoned, some empty and some closed, calling her away from the overwhelming beauty and intensity ofFlorence. •