Più Compagnia, i festival del cinema "La Compagnia" dal divano di casa

Parliamone con l’ideatrice di Più Compagnia Camilla Toschi

Dalla Toscana alla Korea, passando per l’India, sono tante le voci che si uniscono per diffondere il cinema e il suo sfaccettato caleidoscopio di linguaggi.
Dopo la risposta del Cinema La Compagnia al lockdown, tradotta in coloratissime attività digitali per gli amanti della settima arte, ancora una volta, la casa del cinema della Toscana si fa portavoce di un messaggio positivo per cui la cultura resiste e il buon cinema, con il progetto Più Compagnia, oltrepassa i confini geografici.
A cura di Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana, l’iniziativa si presenta come un contenitore multidisciplinare in cui cinema, letteratura, arte, musica, danza e teatro dialogano tra loro, offrendo un momento di aggregazione che coinvolge in modo trasversale e inedito, professionisti internazionali e pubblico.
Film d’autore, documentari, storie dal mondo, costruiscono il variegato palinsesto che dà voce ai grandi festival cinematografici del territorio: da France Odeon a Schermo dell’arte; dal River to River al Festival dei Popoli; dal Florence Korea Film Festival a Cinema e Donne; dal Florence Queer Festival al Premio NICE Città di Firenze, dal Lucca Film Festival a Immagini e suoni del mondo.

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foto di Chiara Pezzano

Concepito non per sostituire la sala tradizionale ma per affiancarla e arricchirne la programmazione, Più Compagnia continuerà ad esistere in futuro come canale di veicolazione permanente delle nuove proposte dei principali festival cinematografici internazionali.
Cambiano gli scenari senza snaturare l’esperienza del cinema, infatti, proprio come in sala, sarà possibile “sedersi in poltrona” e assistere allo spettacolo preferito in orari prestabiliti.
Cosa ci aspetta? Un mirabolante viaggio nel mondo del cinema tra anteprime, appuntamenti di cinema al buio, talk, micro-lezioni sul linguaggio audiovisivo contemporaneo e attività educative rivolte alle nuove generazioni di spettatori.

Il cinema così come gli infiniti linguaggi dell’arte custodisce una forte valenza sociale. Quali sono i fattori e i valori che prediligete e che stanno alla base della scelta di un film?

Il cinema La Compagnia è la casa del cinema voluta dalla Regione Toscana che da anni sostiene e promuove la cinematografia in tutte le sue forme, anche attraverso il sostegno a festival internazionali come il Festival dei Popoli e lo Schermo dell’arte raccontando gli infiniti linguaggi del cinema. I film vengono scelti in base a una filiera complessa come quella del rispetto delle regole del mercato e poi la selezione artistica. La programmazione si basa sul documentario sociale, sui linguaggi dell’arte al cinema, sui grandi titoli del cinema musicale con uno sguardo attento ai più piccoli (la formazione) che sono gli spettatori del futuro. Il genere documentario e d’autore è quello a cui la sala, il pubblico de La Compagnia, è più affezionato. 

Il progetto nasce proprio con questa finalità, quella di dare visibilità e sostegno al cinema d’autore alle grandi retrospettive e al cinema documentario. Ad affiancare questo percorso nasce Più Compagnia, una piattaforma dove comodamente da casa si potrà continuare a vedere il cinema, in tutti suoi “viaggi”.

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foto di Michela Goretti

Ci racconti come è nata l’iniziativa di crowdfunding in collaborazione con Lo Schermo dell’Arte: Artists’ Film Italia Recovery Fund.

Lo schermo dell’Arte è uno dei festival che Regione Toscana sostiene sin dalla sua prima edizione. Il progetto Artists’ Film Italia Recovery Fund, promosso dallo Schermo dell’arte, ideato e curato da Leonardo Bigazzi, per sostenere giovani artisti italiani attraverso la produzione di opere video originali, ci è sembrato da subito interessante e abbiamo deciso di trovare uno spazio all’interno della piattaforma Più Compagnia. Gli appuntamenti (il cui ricavato dei biglietti è andato al progetto) sono stati molto seguiti anche perché ogni contenuto era affiancato da interviste e interventi originali. Ad esempio, grande successo, l’intervista dell’artista iraniana statunitense Shirin Neshat in esclusiva per la nostra piattaforma Più Compagnia. Proprio in questi giorni è terminata la raccolta con una somma recuperata di 25mila euro che sarà assegnata attraverso un bando pubblico, aperto fino al 7 luglio 2020, a giovani artisti italiani o residenti in Italia. 

Proprio in questi giorni è terminata la raccolta con una somma recuperata di 25mila euro che sarà assegnata attraverso un bando pubblico, aperto fino al 7 luglio 2020, a giovani artisti italiani o residenti in Italia. 

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto regionale di sostegno ai festival di cinema. Sempre all’interno del programma Più Compagnia, la collaborazione con il Festival dei Popoli che dedicherà dalla seconda metà di giugno fino ad agosto alcuni appuntamenti volti alla valorizzazione del progetto archivio recuperando alcune gemme del prezioso patrimonio che il Festival conserva da oltre 60 anni. E’ in corso anche una collaborazione con France Odeon che dedicherà una retrospettiva a Ettore Scola e riproporrà alcuni dei film più significativi degli ultimi anni passati. E poi il Festival Middle East Now con una rassegna ad hoc “Middle East & Beyond” in cui vengono presentati i film passati nelle precedenti edizioni del Festival e anche in questo caso arricchiti da contenuti inediti e da confronti con gli autori.

Non solo festival cinematografici, Più Compagnia coinvolge anche altre prestigiose realtà culturali come Fondazione Palazzo Strozzi, Fondazione Fabbrica Europa, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Quali saranno gli eventi speciali in programma?

La particolarità della piattaforma Più Compagnia, che si distingue dalle altre, è proprio la multidisciplinarità del programma. Non solo cinema ma tutte le realtà artistiche e culturali fiorentine, come il Premio Von Rezzori, avranno la possibilità di avere uno spazio “virtuale” all’interno del programma. Organizzeremo, infatti, una serie di incontri a tema con il Gabinetto Viesseux, con Palazzo Strozzi, con Fabbrica Europa con uno spettacolo di danza (in esclusiva). Tra le collaborazioni da segnalare con una delle realtà italiane e internazionali più note, quando si parla di danza, La compagnia di Virgilio Sieni che sta realizzando un prodotto cinematografico abbinato a uno spettacolo in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e che verrà presentato in anteprima assoluta sulla nostra piattaforma prima della fine dell’estate.

Camilla Toschi cinema la compagnia

Un altro tassello prezioso del progetto Più Compagnia è rappresentato da Lanterne (più) Magiche. Come avete ripensato al programma educativo in prospettiva futura?

I giovani sono il pubblico del futuro e per questo la nostra Fondazione è da sempre impegnata nell’educazione audiovisiva delle nuove generazioni. Si parla di ragazzi delle medie e del liceo ma anche dei piccolissimi delle scuole elementari. Su Più Compagnia abbiamo organizzato una serie di appuntamenti specifici a cui hanno partecipato oltre 800 ragazzi del territorio regionale. Per il periodo estivo abbiamo pensato di fare qualcosa di più: proporremo dei centri estivi dedicati all’audiovisivo, degli appuntamenti in cui si racconterà da vicino quelle che sono le tecniche e le dinamiche della produzione cinematografica con un linguaggio più vicino e adatto al giovane pubblico. Le offerte sulle varie piattaforme sono infinite e i ragazzi sono bravissimi a trovare contenuti online; non aveva quindi senso immaginare un programma di film espressamente dedicato a loro e ci è sembrato prezioso invece immaginare uno strumento formativo, ma ludico allo stesso tempo, che ci permettesse di parlare ai giovani e ai giovanissimi portandoli sempre più vicini alla magia del cinema non dimenticando mai il legame che per noi è imprescindibile con la sala cinematografica. Ovviamente la speranza di tutti è quella di tornare al cinema il prima possibile. Alcuni coraggiosi esercenti stanno aprendo proprio in questi giorni le arene estive e i cinema. Speriamo che dall’autunno tutta la nostra attività possano continuare sia su Più Compagnia e dal vivo al cinema La Compagnia.

Com’è cambiato l’approccio dello spettatore nei confronti del cinema e in che direzione intendete muovervi?

I primi cinema stanno riaprendo proprio in questi giorni; dai commenti che possiamo leggere sui social sembra che l’entusiasmo sia tanto e che il pubblico non aspetti altro che rientrare dentro la sala cinematografica. Ovviamente è anche la nostra speranza perché mai come in questo periodo ci siamo resi conto di quanto il cinema sia potente e di quanto la cultura audiovisiva faccia parte delle nostre vite. E proprio in questo senso il progetto Più Compagnia vuole andare. Noi ci immaginiamo che una volta finito il periodo di emergenza lo spazio virtuale Più Compagnia possa continuare ad esistere e che cambi la sua funzione: non sarà più quella di sostituirsi alla sala fisica ma sarà quella di coinvolgere un numero sempre maggiore di utenti che speriamo vogliano continuare a seguire la nostra attività anche fuori dall’area Toscana.

Da vostra estimatrice, non potevo non chiederle se avete mai immaginato di trasferire La Compagnia sotto le stelle.

Da tanti anni realizziamo un progetto a cui teniamo molto che si chiama “Apriti cinema” prima in piazza Santissima Annunziata e poi nel cortile degli Uffizi nel centro di Firenze dove presentiamo un programma a ingresso libero con il meglio della cinematografia dei Festival internazionali dell’anno passato e rassegne tematiche alla presenza degli autori e degli ospiti. Quest’anno vista l’emergenza abbiamo deciso di non aprire l’arena a causa della rimodulazione delle attività dell’Estate Fiorentina e di concentrarci invece sulla cura della programmazione di Più Compagnia. La buona notizia è che sono tanti gli esercenti toscani che hanno invece deciso – come accennavo prima – di puntare proprio sulla programmazione delle arene estive a pagamento. Noi come cinema La Compagnia siamo con loro e speriamo che sia un primo passo verso la ripresa di un settore così importante che sostiene il cinema e l’interazione sociale.

Articolo a cura di Sara Coseglia