Trekking: fresche escursioni d’estate

trekking toscana

A Firenze si soffoca e nessuna idea di dove andare a frescheggiare? La soluzione è semplice, scarpe da trekking ai piedi e pronti per scoprire i fiumi balneabili della Toscana e i freschi boschi appenninici.

Vestiti leggeri, appuntamenti all’aria aperta ovunque, vacanze, ma con sé l’estate porta anche la consueta afa nella piana, piuttosto dura da sopportare e dalla quale ci si mette in fuga ogni weekend nonostante le interminabili code di rientro. Tu, fiorentino doc, te ne andrai probabilmente a contenderti quel fazzoletto di spiaggia o scoglio con i livornesi per scappare dall’aria soffocante della città; oppure, se per qualche weekend  vuoi lasciar perdere duelli all’ultimo sangue per posare l’asciugamano e trovare comunque un po’ di fresco relax, puoi sederti comodo con un ventilatore accanto e continuare la lettura.

Niente mare, bensì fiumi e montagne. A circa un’ora di auto o poco meno o poco più da Firenze, la natura offre proprio quel  che stavi cercando in questo periodo torrido: bagni rigeneranti nelle briose acque di corsi d’acqua che solcano i rilievi toscani e camminate all’ombra dei boschi appenninici accompagnate da piacevoli temperature. Ecco allora che vi porteremo a scoprire alcuni bagni selvaggi e passeggiate d’alta quota vicino a Firenze, ma lontano dal caos e dalla calura.

foresta del teso

La Foresta del Teso

Vicino a Maresca, sulla Montagna Pistoiese, si estende una zona boscosa di circa 2.000 ettari, permeata da quell’atmosfera magica che solo l’Appennino Settentrionale è in grado di regalare: la Foresta del Teso. Quest’area di grande pregio naturalistico è caratterizzata da piante secolari e d’alto fusto, delle quali il più tipico è il faggio. L’ombra delle bellissime faggete permette lunghe e fresche passeggiate anche nelle estati più ardenti. Teatro di lotte partigiane e antico possedimento granducale, la Foresta del Teso si estende fino ai dolci crinali appenninici, dove il bosco lascia il posto ai meravigliosi panorami sui territori circostanti.

cascata bagno fiume

Bagni selvaggi nel rio Buti

Facendosi spazio tra la vegetazione rigogliosa, il rio Buti sorge dai monti della Calvana e trova la sua fine nel Bisenzio, arricchendo le acque del principale fiume pratese come affluente di sinistra. Forre, cascate, grotte che alimentano la sua portata, un eden che non ci si aspetta alle porte di Prato. Il suo carattere torrentizio, in dei punti si placa formando delle pozze, la più famosa e profonda è il Pozzo della Morte, per le sue fredde acque. Ricordate cosa diceva la mamma? Non fare mai il bagno dopo mangiato! Ecco, annotato questo, un tuffo nelle sue acque è quanto di più rinvigorente possa esserci.

Bagni selvaggi nei canaloni del Farma

L’acqua impetuosa del torrente Farma lungo il suo corso incontra enormi blocchi rocciosi; l’erosione esercitata dai moti vorticosi del fiume sui massi dà origine a geositi chiamati marmitte dei giganti, delle splendide piscine naturali, alle quali è impossibile resistere dall’immergervisi. Un piccolo angolo di paradiso tutelato dalla riserva naturale Farma, a cavallo fra la provincia di Siena e Grosseto, e inserito nel più grande Parco delle colline metallifere. Un scrigno di biodiversità e luoghi suggestivi un po’ più lontano da Firenze rispetto al pratese rio Buti, ma di certo non meno meritevole di raggiungerlo; a maggior ragione se la spiaggia affollata di Follonica in cui vi trovate incomincia a risultarvi irritante, da qui la riserva dista circa un’ora. 

La riserva naturale Acquerino Cantagallo

Cervo bramito

L’area collinare-montuosa sita a cavallo delle provincie di Prato e Pistoia, a poco più di un’ora d’auto da Firenze, è ricoperta da floridi boschi, ricchi di biodiversità; scarsamente antropizzata è stata istituita riserva nel 1977. L’area protetta dell’Acquerino copre più di 240 ettari di verde e fra l’altro ospita, sia numericamente che qualitativamente, uno dei tre nuclei più importanti dell’intera dorsale appenninica di sua maestà re delle nostre foreste, il cervo. Immersi nella fresca atmosfera e pace di questa scampagnata montana e con un po’ di fortuna, è possibile anche avvistarlo. 

Testo di Benedetta Perissi