Viminale: sì, a mezz'ora d'aria per i bambini

Nardella già si era espresso a riguardo ma mancava una ratifica dall’alto e ieri sera è finalmente arrivata: sì, alla mezz’ora d’aria per i bambini, solo un genitore e nei pressi dell’abitazione.

Manca poco allo scadere del primo mese di quarantena ed era impensabile che famiglie con bambini riuscissero a intrattenerli tenendoli chiusi in casa h24. Per quanto i genitori stiano davvero dando il meglio, creando parchi giochi in soggiorno e coinvolgendo i piccoli in mille attività, stare sempre all’interno è davvero pesante. E, diciamocelo, molti sono stati quelli che si chiedevano: perché posso portare fuori il mio cane ma non mio figlio?

«Scendere sotto casa per prendere un po’ di aria credo sia un diritto anche dei bambini che, oggi, sono gli unici a non averlo: lo hanno persino gli anziani» ha dichiarato Nardella. «Sono il primo a dire che bisogna stare a casa il più possibile, ma se penso a dei bambini che abitano in un piccolo appartamento, chiusi da quasi un mese, allora da padre mi chiedo se non abbiano diritto a uscire una mezz’ora sotto casa e poi rientrare.»

Il sindaco Nardella si è fatto portavoce di questa istanza e ne ha parlato con la ministra degli Interni Luciana Lamorgese. Quarantott’ore dopo è arrivata la circolare.

La circolare del Viminale

Con la nuova circolare del Viminale, varata ieri 31 marzo, si permette a uno dei genitori di fare una passeggiata con il figlio minorenne nei pressi della propria abitazione. Il testo chiarisce che si tratta di un’attività motoria e non di uno sport all’aperto.

Il documento della circolare è stato scritto dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi e inviato ai prefetti, ed è incluso in un testo più ampio su spostamenti e assembramenti.

La multa

Solo pochi giorni fa, era assurta alle cronache la storia di Andrea, padre di un bambino di 4 anni, che era uscito in bicicletta per fargli prendere un po’ d’aria. Rassicurato dalle dichiarazioni del sindaco Nardella, tutto si sarebbe aspettato tranne che essere sanzionato con una multa di ben 400 euro.

A nulla è valso spiegare alle Fiamme Gialle che lo hanno fermato, che si trovava a 150 metri in linea d’aria da casa. Una cosa è certa, il suo ricorso adesso avrà molte più probabilità di vittoria.

La polemica

Mentre il sindaco Nardella è stato subito a favore di questo provedimento, caldeggiandolo anche al ministro Lamorgese affinché lo varasse al più presto, il sindaco di Prato è di opinione del tutto diversa.

Per Biffoni: «Meglio bambini annoiati che malati». In questo momento in cui è in corso una pandemia, ritiene che sia responsabilità dei genitori gestire i propri figli – con tutte le difficoltà del caso – e proteggerli da un possibile contagio. Un animale ha bisogno di uscire perché non può espletare i suoi bisogni in casa, un bambino no.

Per Nardella, invece, è fondamentale garantire l’equilibrio psicofisico dei bambini.

Speriamo che questa opportunità venga presa con senso civico e responsabilità e non si trasformi in una occasione per stare fuori a tempo perso. Proteggere noi stessi è proteggere tutta la comunità e accorciare i tempi di questa quarantena.