12 x 12 gallerie in-contemporanea. Da mezzogiorno a mezzanotte, si parla di arte

12X12L’arte al quadrato. O meglio, 12×12. Questo infatti è il nome dell’iniziativa che domani, 18 ottobre, coinvolgerà dodici delle gallerie associate ANGAMC (l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), che per l’occasione apriranno al pubblico i propri spazi ben oltre il consueto orario proponendo per dodici ore (da mezzogiorno a mezzanotte… il 12 ritorna sempre) dodici mostre organizzate per l’autunno, molte delle quali si inaugureranno proprio in questa giornata.

E ce n’è per tutti i gusti: l’evento coinvolge sia alcune gallerie storiche del panorama fiorentino che realtà più giovani ed emergenti.

Alla Galleria Alessandro Bagnai avrà luogo12X123 l’inaugurazione della personale di Vittorio Corsini con Reaching the Landscape: filo conduttore dell’intera mostra il paesaggio, inteso dall’artista livornese come forma di conoscenza, come continuità tra mondo e mente.

Da Frittelli Arte Contemporanea troviamo invece Nanni Balestrini con il suo progetto inedito Fuori tutto e due nuclei di opere recenti: I maestri del colore, omaggio-dialogo con le icone della storia dell’arte riprodotte nella famosa collana dei Fratelli Fabbri editori, e Neri, una nuova riflessione sul concetto di “distruzione” .

12X124Nel campo delle sperimentazioni, occhio a Germinazione di un’idea 1964-1972 di Rodolfo Aricò, ovvero il percorso creativo di oggettivazione della pittura intrapreso nella seconda metà degli anni Sessanta dal pittore milanese e in mostra alla Galleria Il Ponte.

Alla Galleria Mentana apre invece la collettiva Confronto Astrattismo – Realismo, un evento che mette in relazione arte figurativa e arte astratta attraverso le opere di 15 artisti, italiani e stranieri. In contemporanea, nella Saletta Mentana inaugura la mostra I luoghi dell’anima, con le opere di Ghanadie Popic, Rami e Alberto Cecchini, mentre nello Spazio Culturale Mentana, adiacente alla galleria, saranno in mostra le opere di Giampaolo Talani e Vittorio Tessaro.

Alla Galleria Frediano Farsetti troviamo invece Umani non Umani: 50 fotografie di Claudio Abate, uno12X122 dei maggiori fotografi italiani viventi, scattate durante il decennio del suo sodalizio con Carmelo Bene (1963-1973) E messe a confronto con un gruppo di opere importanti dello stesso periodo di Mario Schifano.

Da Poggiali e Forconi è previsto un doppio opening: Luigi Ghirri – L’immagine impossibile, un’antologica di uno dei più importanti maestri della fotografia del XX secolo, composta da oltre venti fotografie; nel suggestivo spazio della project room della galleria spazio invece a Monochrome, la personale dell’artista romano Danilo Bucchi.

Prima mostra in Italia per Richard Dupont alla Eduardo Secci Contemporary, la giovane galleria nata nel 2012 e da sempre molto attenta alle nuove tendenze del contemporaneo. Tendenze che si riflettono anche nella ricerca all’avanguardia che l’artista newyorkese Richard Dupont conduce da circa un decennio nel campo delle arti lavorando a partire dalla tecnica di stampa 3D, e che con Selfie si dispiega nell’intento di rappresentare una possibile evoluzione culturale che influenza il senso dell’identità e dell’io nella nostra società.

12X125Al confronto di tecniche e linguaggi è dedicata Stilemi moderni di Alessandro Mendini e Francesco Caberlon, alla galleria Santo Ficara. Un confronto, questo fra Mendini e Caberlon, sviluppato in un territorio linguistico di confine, dove arte e progetto, pittura e graphic design si incontrano, tra le grandi colonne e le volte a crociera del soffitto del pian terreno di Palazzo Borghese.

Tornabuoni Arte – Contemporary Art in via Maggio partecipa all’iniziativa con Espressioni Contemporanee, primo ciclo di appuntamenti dedicati a tre personalità del panorama attuale dell’arte: in mostra opere di Enrico Benetta, Luigi Carboni e Francesca Pasquali.

Ma, come detto, l’iniziativa coinvolge anche Prato, da sempre città sensibile all’arte contemporanea. Armanda Gori Arte inaugura Uomini e cose. Tino Stefanoni – Nando Crippa. Verrà presentato anche il progetto del Catalogo Generale delle opere di Tino Stefanoni, curato da Valerio Dehò ed Elena Pontiggia con un saggio di Arturo Schwarz.

Sempre a Prato, la Galleria Open Art assieme al Museo di Pittura murale in San Domenico dedicano la personale The Spectrum of Light all’artista americano Paul Jenkins e alla sua lunga meditazione sulla pittura, che appare come una lunga storia di colori che si affiancano e si dispongono perfettamente, come in un unico prisma.

Insomma: 12 gallerie, 12 mostre 12 ore di arte non-stop: non volete trovare un minuto libero, uno, per un evento del genere?

DANIEL C. MEYER