Il Forte Belvedere di Firenze ha ospitato 16 chef – di cui otto stellati – per raccogliere fondi essenziali a favore dei tirocini lavorativi e della protezione dei minori non accompagnati. Quasi quattrocento presenti e 9 mila euro devoluti alla causa
Le previsioni meteo non sono bastate a fermare la solidarietà. Nonostante il rischio di pioggia, lo scorso giovedì 5 settembre le terrazze del Forte Belvedere a Firenze hanno ospitato come da programma la Italian Chef Charity Night 2024. Un evento benefico che ha visto la partecipazione di 16 chef, tra cui otto stellati, provenienti da tutta la Toscana. L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, quest’anno ha avuto come obiettivo la raccolta di fondi per l’Associazione Toscana dei Tutori Volontari di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), per finanziare tirocini lavorativi nel settore della ristorazione e non solo.
I piatti proposti, dal coccodrillo al lollipop di faraona
Durante la Italian Chef Charity Night 2024 sono stati proposti in assaggio sedici piatti signature realizzati da alcuni tra i più importanti chef del territorio fiorentino e toscano. Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri ha proposto un baccalà con trippa e ceci; Paolo Lavezzini ha presentato il suo stracotto di maialino accompagnato da un’insalata di banana verde, lime e peperoncino; Vito Mollica un polpo al vapore su spuma di zucchine in scapece, mentre Ariel Hagen ha servito il suo lollipop di faraona. Continuando con gli chef stellati, Francesco Nunziata ha impiattato un patè di fegato con arachidi e fichi, Giovanni Luca Di Pirro un taco con tartare di ricciola, salsa maltese, gel di agrumi, avocado, umeboshi e caviale di aringa; Iside De Cesare ha proposto un caviale di lenticchia nera e Filippo Scapecchi ha chiuso il cerchio con un plin di guancia di chianina in fricassea.
Alla Italian Chef Charity Night 2024 erano presenti anche veterani come Filippo Saporito con il suo Panino ai 7 cereali con arrosto marinato di manzo e salsa alla paprika, Simone Caponnetto con un raviolo bugiardo con capra e senape, Lorenzo Romano e il suo croco-nugget (di… coccodrillo). Non poteva mancare Marcella Schillaci, che ha servito un tulipano ripieno di astice e burrata con bisque al whisky; Antonello Sardi con un sandwich di pan brioche ripieno di mousse di vitello e maionese vegana alle mandorle e mela e Fabio Nistri con una Tigella alla salicornia e prezzemolo, tartare di cervo, ostrica e ketchup di datterino giallo. Ma anche nuovi volti come quelli di Marco Anselmi, che ha proposto una royale di galletto con fondente di patata, composta di pesche e olive taggiasche bruciate, e Ardit Curri ed Elvis Dedi con la loro sfera fritta di calamari, salsa verde e lampredotto.
La serata, presentata da Annamaria Tossani, ha visto anche la partecipazione di maestri gelatieri, pizzaioli e pasticceri. La Italian Chef Charity Night 2024 si è conclusa con il consueto taglio della torta preparata dai maestri della Scuola Tessieri insieme all’annuncio della somma raccolta, che quest’anno è stata di 9 mila euro. Ma la solidarietà non è venuta solo dal settore gastronomico. L’evento, patrocinato dal Comune di Firenze, di Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana, è stato reso possibile anche grazie al contributo della coltelleria Ambrogio Sanelli, dell’azienda Nardini1950, dell’acqua Fonteviva e della Casa della Divisa, che hanno sponsorizzato la serata.
Come nasce la Italian Chef Charity Night?
La Italian Chef Charity Night, nata nel 2016 come “Amatriciana Day” per sostenere le vittime del terremoto, ha ampliato negli anni il suo raggio d’azione, destinando i fondi raccolti a diverse cause sociali e sanitarie. Quest’anno, i proventi serviranno a finanziare tirocini lavorativi per giovani migranti non accompagnati, con l’intento di favorire la loro integrazione e sottrarli ai rischi di criminalità e sfruttamento.
L’evento, sostenuto dalle istituzioni locali e dalle principali associazioni di categoria, è reso possibile grazie al contributo gratuito degli chef e dei volontari. Ciò permette di devolvere la maggior parte delle somme raccolte (sottratte le spese vive) direttamente alle cause benefiche. La manifestazione continua così a rappresentare un appuntamento significativo nel panorama degli eventi di beneficenza fiorentini, coniugando cucina d’autore e impegno sociale.
Ph. Luca Managlia