“Bread & Roses”: un libro contro le discriminazioni di genere

Storie di donne, vittime di discriminazione o molestie sul lavoro, ma a lieto fine. Sono queste le vicende narrate nel libro Bread & Roses – Storie di straordinaria discriminazione che verrà presentato il 14 settembre alle ore 19 presso l’Hotel Mercure Firenze Centro alla presenza delle due autrici.

Da Mara a Sophie, da Silvana a Giulia, per finire con Emma, Ginevra e Luciana. Dieci storie di donne, discriminate o molestate sul lavoro, che hanno saputo farsi ascoltare, riconquistando la loro dignità e ottenendo infine la giusta condanna per i loro carnefici. Sono le loro vicende – liberamente ispirate a fatti realmente accaduti in Toscana – le protagoniste del libro Bread & Roses – Storie straordinarie di ordinaria discriminazione (2020, Porto Seguro Editore, 216 pagine, 15,90€).

La pubblicazione del libro, scritto dall’attrice Daniela Morozzi e dall’avvocata Marina Capponi, è stata soltanto l’ultima tappa del loro progetto contro le discriminazioni di genere, che a Firenze si è realizzato in convegni nelle scuole a cui hanno collaborato anche Cgil Toscana e Controradio, sulle cui frequenze è andata in onda nel 2019 la trasmissione da cui è poi nato il libro stesso.

Il titolo del libro riprende le celebri parole “Vogliamo il pane, ma anche le rose, vogliamo il diritto di vivere, non semplicemente di esistere” pronunciate nel 1912 da Rose Schneiderman di fronte a una platea di suffragette a Cleveland, diventate poi uno degli slogan più importanti per lotta alla parità dei diritti e per la dignità di una vita piena e rispettata. Capponi e Morozzi narrano così dieci storie di donne per donne che vogliono prendersi il pane e anche le rose. Storie di donne forti che non si sono fermate di fronte a trattamenti non paritari e persecutori.

C’è Mara, molestata dal capoufficio. Sophie, che trova il coraggio di denunciare una violenza sessuale. O ancora Luciana, che riesce a ottenere giustizia contro un licenziamento discriminatorio preceduto da un vero e proprio mobbing. Ogni racconto del libro, che si apre con la prefazione di Susanna Camusso, è seguito dal commento di giuriste e giuristi che, partendo dalle vicende narrate, esprimono le loro riflessioni, mettendo in evidenza quelli che sono gli strumenti giuridici a cui è possibile ricorrere per difendersi dalle discriminazioni di genere, sottolineando anche le lacune e le criticità del nostro ordinamento. Ciò è stato fatto per rendere consapevoli e disincentivare la tendenza di molte donne a non denunciare i soprusi e le violenze di cui sono vittime ogni giorno, e per non vivere questo dramma sociale con rassegnazione, bensì con coraggio e cognizione di causa. Un libro prezioso, che dovrebbero leggere non solo lavoratrici e lavoratori, ma anche datori di lavoro, genitori e studenti.

Articolo a cura di Emilia Gistri