Entrare in un museo per tanti di noi può non essere un’esperienza allettante. C’è sempre un po’ il preconcetto che sia potenzialmente noioso e l’effetto ‘gita scolastica’ è uno spauracchio duro a morire.
Ma cosa succederebbe se, all’interno di una casa museo, rimasta intatta come nel Cinquecento, ci fosse uno spettacolo teatrale: con costumi d’epoca, personaggi, lingua e riferimenti storici?
Cosa succederebbe se fossero proprio gli stessi attori (notevoli) a impersonare quelli che furono gli abitanti della casa, a raccontarne le vicende e le abitudini, a guidare un gruppo di spettatori/viaggiatori dentro le stanze, alla scoperta dei tesori del palazzo e delle usanze del tempo?
Succederebbe che, tale visita, non sarebbe assolutamente noiosa. Anzi. Mi assumo tutte le responsabilità di quanto scrivo perché io, un tale ‘viaggio’, ho avuto la fortuna di farlo a Palazzo Davanzati grazie alla Compagnia delle Seggiole che ha realizzato una serie di spettacoli teatrali in orario serale e presso alcuni dei musei fiorentini più prestigiosi quali Casa Martelli, il Bargello e Palazzo Davanzati.
Si tratta di un progetto nuovo e originale che permette ai fiorentini (e non solo) di riscoprire (o scoprire per la prima volta) ambienti meravigliosi e di assistere, o meglio di partecipare in quanto ‘ospiti’, a rappresentazioni a tema e ad una vera e propria visita guidata di cui l’anfitrione è anche la stessa guida. Chi meglio infatti del padrone di casa può accogliere il pubblico e intrattenerlo?
In ognuna delle sedi, si svolge una pièce diversa e scritta appositamente per far conoscere meglio la storia del luogo. Al Bargello per esempio il tema è quello del delicatissimo passaggio dell’edificio da prigione (in cui per un po’ è stato rinchiuso anche Machiavelli) a centro di cultura, mentre a Casa Martelli il tema è quello del Gran Tour: il viaggio dei signorotti del ‘700/’800 che bazzicavano i salotti buoni delle dimore eleganti.
“Fare teatro in luoghi non teatrali”, come dice anche l’attuale sindaco, è da sempre una filosofia della Compagnia delle Seggiole che, oltre a promuovere il teatro itinerante, cerca anche di scrivere sceneggiature adatte a far risaltare il setting scelto. Come conferma Fabio Baronti, fondatore della compagnia: “è un vero peccato che i fiorentini non abbiano modo di apprezzare posti magnifici come questi, solo perché aperti in orari lavorativi o perché sommersi dai flussi turistici. Per questo crediamo che questi spettacoli, in orari serali e durante il fine settimana, possano aprire le porte anche a loro.”
D’altronde, di “posti magnifici”, nel corso del tempo la Compagnia ne ha toccati diversi: il Corridoio Vasariano, Santa Croce, l’Istituto Geografico Militare…
Tutti modi per aiutare il pubblico a scoprire e godersi la città per come è adesso ma anche ‘per come doveva essere’ prima, usando il supremo potere immaginifico del teatro: grazie ad esso ci si dimentica l’epoca in cui si vive e ci si ritrova proiettati in un’atmosfera diversa, sorprendentemente realistica. La storia non si racconta ma succede davanti a noi, che assistiamo in diretta. Una vera macchina del tempo che, con l’aiuto della bravura indiscussa degli attori, dei costumi usati e delle sceneggiature, ci fa viaggiare e vivere un’esperienza unica. Senza mai uscire di casa. Un home theatre senza schermo, senza filtri.
Così anche il museo e perfino la storia, smettono di essere qualcosa di lontano, polveroso e noioso ma diventano interessanti, divertenti e accattivanti. In fondo, siamo sinceri: quando ricapita di essere invitati a casa dei Davanzati in pieno Cinquecento?
Di Rita Barbieri.