Disclosures: la mostra di Grace Lambert-Phillips al Golden View

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L’esposizione, a cura di Thierry Morel, presenta per la prima volta a Firenze gli scatti della fotografa Grace Lambert-Phillips e tre opere di Jack Vettriano provenienti direttamente dal suo studio ed esposte per la prima volta in quest’occasione in anteprima mondiale.

Disclosures: la mostra di Grace Lambert-Phillips

L’esposizione, fortemente voluta da Tommaso Grasso proprietario del ristorante Golden View di Firenze,  è il primo di una serie di appuntamenti, pensati per lanciare una nuova chiave di interpretazione degli spazi dove creare una commistione fra arte, cultura e buon cibo. 

La mostra Disclosures di Grace Lambert-Phillips rappresenta una tappa significativa per la carriera dell’artista, introducendo al pubblico di Firenze una serie di scatti che intrecciano due temi centrali nella sua produzione: la testimonianza del passato e la sua trasmissione al futuro. Questo progetto espositivo prende vita dall’etimologia stessa della parola “progetto”, intesa come “gettare in avanti”, e si traduce in un’esplorazione visiva e concettuale che mira a offrire nuove chiavi di lettura per interpretare e arricchire il nostro immaginario collettivo.

La prima parte della mostra comprende sei fotografie in bianco e nero della serie Disclosures, realizzate nei mesi successivi all’arrivo di Lambert-Phillips a Firenze, nel settembre 2020. In questo periodo, segnato dal secondo lockdown imposto dalla pandemia, l’artista ha avuto modo di esplorare una città insolitamente deserta e silenziosa, lontana dalle orde di turisti che normalmente la animano. In questa quiete inaspettata, le antiche sculture e i monumenti della città hanno rivelato la loro essenza più profonda, svelandosi non come semplici attrazioni turistiche, ma come simboli intrisi di storia, potere e identità.

La Loggia dei Lanzi, solitamente gremita di visitatori, diventa uno spazio di riflessione in cui le figure eroiche di Perseo, Nettuno ed Ercole si riappropriano del loro ruolo originario di simboli del potere politico e sociale della città. Il Perseo di Cellini, con la testa di Medusa in mano, rappresenta il trionfo dell’ordine sul caos, un’eco dell’autorità esercitata dalla famiglia Medici su Firenze. Il Nettuno di Ammannati, con le sembianze di Cosimo I de’ Medici, incarna la forza e la protezione che la dinastia ha offerto alla città, mentre Ercole, nella scultura di Bandinelli, simboleggia la giustizia e la lotta contro il male.

Lontano dagli sguardi distratti dei turisti, questi monumenti riprendono vita, svelando il loro significato originale come testimonianze storiche e sociali. Lambert-Phillips cattura questa rivelazione attraverso le sue fotografie, offrendo un nuovo punto di vista su Firenze, in cui il passato e il presente si fondono per creare una narrazione visiva potente.

Accanto alla serie Disclosures, la mostra presenta anche Grand Tour, una selezione di tre scatti a colori che immortalano gli interni della Villa Geggiano, una dimora storica situata nella campagna toscana. Il Grand Tour, pratica educativa e culturale dei giovani aristocratici europei nel XVIII e XIX secolo, diventa qui un simbolo di scambio culturale e apprendimento, un invito rivolto ai viaggiatori contemporanei a riscoprire il valore della scoperta e dell’arricchimento personale attraverso il viaggio. Lambert-Phillips sollecita una riflessione sull’importanza di essere viaggiatori consapevoli, capaci di cogliere il significato profondo dei luoghi che visitano, piuttosto che semplici turisti di passaggio.

In questo senso, la mostra invita a una nuova consapevolezza, un ritorno a una forma di viaggio che non sia mera esplorazione superficiale, ma un’occasione per apprendere dal passato e contribuire alla preservazione del patrimonio culturale per le generazioni future.

Le opere di Jack Vettriano: un’anteprima mondiale

Arricchisce l’esibizione inoltre la presentazione di tre opere di Jack Vettriano provenienti direttamente dal suo studio ed esposte per la prima volta in quest’occasione in anteprima mondiale. L’esposizione di questi due studi inediti sottolinea il legame di Grace con l’arte fin da sempre, dalla pratica di fotografa documentarista passando per musa del celebre artista britannico, fino alla sua attuale vocazione di custode della tradizione, della storia e della cultura italiana ed europea attraverso le sue narrazioni fotografiche e i progetti portati avanti dalla Lambert Phillips Foundation da lei fondata.

L’artista: Grace Lambert-Phillips

Grace Lambert-Phillips è una fotografa documentarista e narratrice visiva, nota per le sue evocative immagini in bianco e nero che catturano l’essenza delle connessioni umane e della cultura. Il suo per corso artistico è iniziato in Scozia, do ve si è innamorata del processo grezzo e tattile di lavorare con la pellicola. Un incontro casuale con il celebre artista Jack Vettriano l’ha portata a di ventare sia sua musa che collaboratrice, ispirandola a esplorare più a fondo la narrazione attraverso il suo obiettivo.

Nel 2020, a Londra, ha fondato la Lambert Phillips Foundation, con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale attraverso la fotografia. Ora residente in Toscana, Grace continua a documentare le tradizioni europee mentre lavora al suo primo libro, Only the Deepest Red, che riflette sul suo percorso artistico e sui progetti in corso dedicati alla conservazione dell’eredità culturale.

Il curatore: Thierry Morel

Thierry Morel è uno storico dell’arte francese di fama internazionale, noto per le sue competenze nella curatela di grandi mostre e per il suo impegno nella promozione del patrimonio artistico globale. È attualmente il direttore e curatore dell’Hermitage Museum Foundation di San Pietroburgo, un’organizzazione che supporta il celebre museo russo nella conservazione e diffusione del proprio patrimonio artistico.

Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Oxford, Thierry Morel ha sviluppato una carriera ricca e diversificata, collaborando con importanti istituzioni culturali a livello mondiale, inclusi musei, gallerie e fondazioni. È stato il curatore di mostre di rilievo in musei come l’Ermitage e il Metropolitan Museum di New York, dove ha messo in luce collezioni rare e meno conosciute, garantendo un’esperienza innovativa per il pubblico.

Tra i suoi progetti più celebri si annovera la curatela della mostra “Houghton Revisited”, in cui ha riportato temporaneamente nel Regno Unito la collezione d’arte storica venduta a Caterina la Grande e conservata presso l’Ermitage. Questo progetto ha ricevuto riconoscimenti internazionali per la sua capacità di riconnettere arte e storia attraverso la narrazione visiva.

Oltre alla curatela, Thierry Morel è anche un accademico e scrittore, autore di numerosi saggi su arte, collezionismo e museologia. Grazie alla sua esperienza e alla sua visione artistica, continua a essere un punto di riferimento per il mondo dell’arte, dedicandosi alla scoperta e promozione di artisti contemporanei e all’approfondimento della storia dell’arte classica e moderna.

Lo spazio della mostra

Il Golden View è un elegante ristorante situato nel cuore di Firenze, rinomato non solo per la sua cucina eccezionale, ma anche per la sua posizione privilegiata, che offre viste mozzafiato sul fiume Arno, il Ponte Vecchio e altri simboli storici della città. Con una filosofia che combina la passione per l’arte culinaria con un profondo legame alla cultura e alle arti, il Golden View si presenta come un luogo d’incontro dove estetica, creatività e gusto si fondono in un’esperienza unica. Oltre a una proposta gastronomica raffinata che valorizza i prodotti locali e le tradizioni italiane, il Golden View si distingue per il suo impegno nella promozione della cultura. Le sue sale ospitanoregolarmente mostre d’arte contemporanea, creando un’armonia tra cibo, arte e convivialità. L’atmosfera elegante e accogliente del ristorante lo rende il luogo ideale per eventi culturali di alto livello, come le opere in mostra.

L’iniziativa promossa da Tommaso Grasso, proprietario del Golden View, è ambiziosa e innovativa. L’idea di utilizzare gli spazi del ristorante per creare una fusione tra arte, cultura e cucina offre un nuovo modo di vivere il momento del pasto, allineato agli ideali culturali del Grand Tour. Con questo primo evento, Grasso mira a inaugurare una serie di incontri che trasformano il ristorante in un vero punto di riferimento per le varie espressioni artistiche e culturali, arricchendo l’esperienza.

La Lambert Phillips Foudantion

La Lambert Phillips Foundation è dedicata alla preservazione e alla condivisione della narrazione attraverso le arti visive come la fotografia, il cinema e i racconti scritti. Con un focus sul patrimonio culturale e la conservazione delle arti, la Fondazione crea ambienti in cui la creatività può prosperare. Fondata a Londra e ora con sede a Firenze, collabora con istituzioni pubbliche, enti di beneficenza e aziende private. I progetti attuali mirano a documentare e preservare le tradizioni culturali italiane, e la Fondazione sta sviluppando il suo primo studio privato, camera oscura e galleria a Villa la Posta, una villa del XVIII secolo a Monteriggioni, in Toscana. Questo spazio diventerà un centro creativo, promuovendo ulteriormente la missione della Fondazione di nutrire l’espressione artistica e la conservazione culturale.

ORARI 

La mostra sarà visitabile fino al 17 novembre dal mercoledì alla domenica dalle 14:30 alle 18:00 prenotando a info@goldenview.it / tel 055 214502