Un viaggio di sapori senza muoversi da Firenze: il locale aperto nel 2018 dalle giovani imprenditrici Mariella e Alessandra è in grado di trasportarci in pochi morsi dalla Puglia alla Sicilia attraverso panini, cannoli, mozzarella burger, pancakes al pistacchio e tante altre delizie gourmet. Tutto, ovviamente, made in Sud.
“Fast”, “Sud”, “Bottega” e “Gourmet”: sono queste le quattro fondamenta sulle quali si erge questa fresca, ma già pluripremiata (e replicabile) realtà fiorentina in Via Pier Capponi 34 R. “Fast” perché nata proprio con l’idea di creare un fast food, in cui tutto viene preparato davanti agli occhi del commensale e servito in un ambiente comodo e accogliente, per poi essere degustato in totale autonomia. “Sud” perché ogni ingrediente arriva dal Sud, con l’utilizzo di sole materie prime artigianali di alta qualità, BIO, DOP, IGP e Presidi slow food provenienti da aziende agricole certificate della Puglia e della Sicilia. “Bottega”, perché fra un morso e un altro è possibile anche acquistare i prodotti come fossimo in un mercato alimentare e perché le relazioni umane qui dentro sono genuine come il sorriso di Melania, Giuseppe e Serena, gli altri giovani membri del team. “Gourmet”, infine, visto che Fast Sud è la cosa più lontana dall’idea classica di fast food che tutti abbiamo in mente.
Fast Sud è la scommessa (vinta) di due giovani imprenditrici, che non hanno avuto paura di mettersi in gioco in un settore del tutto nuovo, creando un orgoglioso angolo di Sud alle porte del centro storico fiorentino. Loro sono Mariella e Alessandra, food blogger per passione e fiorentine di adozione, che hanno unito l’amore per le rispettive terre di origine, la Sicilia e la Puglia, in un concept moderno e capace di combinare le eccellenze gastronomiche del Sud Italia con piatti dal gusto internazionale. Così facendo, Fast Sud abbatte gli schemi della ristorazione classica per offrire un “nuovo” modo di mangiare, più veloce e più informale, ma sempre di prima qualità. Non è meno importante l’attenzione all’ambiente: il sistema è al 100% sostenibile, a partire dalla scelta dei fornitori, passando per il design dei locali, fino al packaging totalmente compostabile (con piatti fatti in crusca alimentare) e al sistema di smaltimento dei rifiuti.
Il nostro viaggio alla scoperta dei sapori del Sud è partito non a caso con un bis di focacce baresi al padellino, quindi con pomodoro e olive, calde, fragranti e appena sfornate: nel dettaglio, “La Pugliese” con fette di capocollo artigianale di Martina Franca, riduzione di primitivo di Manduria IGP e filante stracciatella pugliese e “La Siciliana” con mortadella artigianale, granella di pistacchio di Bronte DOP e filante stracciatella pugliese. Come non provare poi uno dei panini, di terra o di mare, che in questi quattro anni di attività hanno contribuito a fare le fortune di Fast Sud anche attraverso il delivery? Trattasi di una puccia artigianale da 100g, fatta con farina di semola di grano duro macinata a pietra con lievito madre e olio extravergine di oliva, farcita o in stile siciliano (vedi ad esempio il “Ragusano”, a base di caciocavallo ragusano, cime di rapa, salame piccante artigianale Santoro, confettura di fichi bio e riduzione di Primitivo di Manduria IGP) o in stile pugliese (come l’omonimo “Pugliese DOC”, ripieno di cime di rapa alla pugliese, pregiate acciughe di Marzamemi “Campisi”, mousse di ricotta fresca, paté di olive nere e peperoncino).
Per chi avesse ancora fame (vi avvertiamo però che le porzioni sono tutte molto abbondanti), ci sono la Sud Experience con taglieri di salumi di carne e di pesce insieme a prelibati formaggi, verdure tradizionali e confetture biologiche o i gustosi Pancakes Mortadella & Pistacchio, quattro dischi di pancakes farciti con stracciatella, mortadella artigianale, salumificio Santoro e pesto di pistacchio di Bronte e granella. O ancora il Mozzarella Burger, 200g di mozzarella pugliese farcita come un panino, ma senza pane. Qualche esempio? Il “Pugliese” con fette di salmone affumicato, zucchine essiccate al sole, olio evo, semi di sesamo di Ispica p.s.f., base insalata e carote julienne o la “Siciliana” con trancetti di tonno Siciliano Campisi, melanzane essiccate al sole, olio evo, semi di sesamo di Ispica p.s.f., base insalata e carote julienne.
La stessa carta beverage mantiene il Sud come denominatore comune, articolandosi attraverso numerose birre artigianali (Agricola, Agricola Ambrata, Nuda e Cruda, Fresca, Igea e Tipa) ed etichette vinicole (come il Primitivo del Salento IGP Varvaglione, il Rosato del Salento IGP Varvaglione, la Malvasia Bianca IGP Varvaglione, il Rosso Vurria Nero d’Avola DOC bio, il Rosato Gerbino di Nero d’Avola DOC bio, il Bianco Gerbino IGP Terre Siciliane bio e il Camurria Orange 100% Grillo vino naturale, soltanto per citarne alcune), ma anche cocktail storici/rivisitati.
La ciliegina sulla torta sta infine nella “torta” stessa, ovvero una serie di dessert da leccarsi i baffi. Tutti i dolci di Fast Sud vengono difatti preparati al momento, con autentiche creme artigianali, granelle e cialde siciliane, oltre alla ricotta ragusana vaccina della fattoria biologica Occhipinti. Nello specifico, noi abbiamo provato il “Cannolo Espresso“, classico della tradizione in formato bi-gusto con granella di pistacchio di Bronte DOP e mandorla siciliana biologica, e la “Brioscia”, sofficissima brioche siciliana con ricotta e a scelta crema di pistacchio di Bronte DOP, crema di nocciole siciliane o cioccolata artigianale. Il risultato, tanto, è sempre lo stesso: è impossibile non sognarne un‘altra. E un’altra ancora…
Per saperne di più: http://www.fastsud.com/