14 nuove sale per gli Uffizi

nuove sale uffizi

Centocinque  dipinti per oltre 1100 metri quadrati di arte, questa la maxi inaugurazione dedicata alla pittura del ‘500

La Venere di Urbino ha una sua stanza dedicata mentre la monumentale ‘Madonna del Popolo’ di Federico Barocci torna visibile agli occhi del pubblico dopo ben sedici anni. Troverete una nuova sala interamente dedicata ai capolavori del naturalismo veneziano ed altre per quelli del Tintoretto e del Veronese

Questi sono solo alcuni dei tesori della grande pittura veneta e fiorentina del ‘500 e del primo ‘600, accolti al primo piano degli Uffizi in 14 sale completamente riallestite. 

Le sale degli Uffizi sono magnifiche

Esplorando le sale vi accorgerete che i colori delle pareti sono naturali e stesi secondo gli antichi metodi, che li rendono vibranti e vivi. 
Il verde vi ricondurrà alla pittura veneta mentre gli spazi destinati alla scuola toscana vi attendono con un grigio scuro, che richiama la pietra serena dell’architettura degli Uffizi, ma con un timbro più caldo e vellutato. 

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La ‘Venere di Urbino’ di Tiziano è affiancata a destra dalla ‘Flora’, sempre di Tiziano, e dalla ‘Fornarina’ di Sebastiano del Piombo. Queste protette da vetri antisfondamento, che ne garantiscono anche la stabilità climatica,  potranno ora essere ammirate in totale calma e concentrazione.

A completare la collezione di pittura veneta degli Uffizi tornano visibili anche le opere di Lorenzo Lotto, Tintoretto, Veronese. Sullo stesso lato si apre una finestre sull’Arno con una vista mozzafiato sul fiume e sulle colline a sud della città.

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Mentre le pareti della monumentale sala del Pilastro sono state lasciate chiare, così che l’ambiente richiami una chiesa a pianta centrale: qui sono infatti esposte le grandi pale d’altare del periodo della Controriforma. 

La Madonna del popolo dopo 10 anni

Qui i visitatori vi possono finalmente ammirare, di nuovo, dopo dieci anni di permanenza in deposito, la ‘Madonna del Popolo’ di Federico Barocci, capolavoro di grandi dimensioni del maestro urbinate, che il granduca Pietro Leopoldo comprò a caro prezzo per le collezioni fiorentine. Accanto, sempre del Barocci, lo splendido e atmosferico ‘Noli me tangere’ e appeso nella parete vicina quello dipinto da Lavinia Fontana, grande pittrice bolognese: due versioni dello stesso soggetto, due culture diverse a raffronto. Le stanze accanto alla sala del Pilastro sono state allestite come “studioli”, prevalentemente con opere di piccole dimensioni: una con dipinti sacri, l’altra con soggetti profani (prevalentemente mitologici e allegorici), tutti visibili nel dettaglio grazie alla protezione con vetri speciali, che permettono di avvicinarsi e di apprezzare ogni pennellata. 

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Le dinastie degli Uffizi

Vi è infine la zona dedicata alle Dinastie, dove i ritratti dei Medici di Bronzino (tra i quali anche la famosa ‘Eleonora da Toledo con il figlio Giovanni’) spiccano come gioielli sul fondo grigio scuro. La nuova sistemazione delle sale è stata concepita per migliorare la visione e la comprensione delle opere da parte del pubblico. Ciò è reso possibile anche grazie alle panchine disseminate lungo il percorso per consentire la sosta e il raccoglimento davanti ai dipinti. Un supporto alla realizzazione di questo straordinario, estesissimo intervento di allestimento è arrivato dai Friends of the Uffizi Galleries, che hanno donato 100mila dollari per la nuova Sala della Venere di Urbino, e altri 15mila dollari – generosamente offerti da uno dei membri dell’associazione, Trish Savides – per il restauro della ‘Sacra Famiglia’ di Lorenzo Lotto.

Siete pronti per questa nuova visita?