Il Trono di Spade è stata sicuramente una delle serie tv di maggior successo degli ultimi tempi. Creata dai racconti di George R.R. Martin, la serie prodotta da HBO è letteralmente diventata un culto, con milioni di appassionati in tutto il mondo. Proprio per questo motivo, dopo la sua conclusione, la notizia della produzione di House of the Dragon, spin off della serie originale, era stata presa sia con felicità che con molto timore. La paura era infatti che la stessa HBO potesse adagiarsi sugli allori e sviluppare una pubblicazione qualitativamente minore, ma fortunatamente non è stato così (almeno per ora).
Dopo una prima stagione lanciata nel 2022 capace di attirare l’attenzione di appassionati vecchi e nuovi, si è da poco conclusa la seconda, la quale è stata, ed è tuttora, argomento di discussione. Tra chi la giudica epica e chi la ritiene lenta e poco sensata, ecco cosa pensa la rete sulle vicende degli Draghi di Westeros.
House of the Dragon: scommettere sui Verdi o sui Neri?
È necessario avvisare i lettori che da questo punto in avanti sono presenti alcuni spoiler su entrambe le stagioni. Basato sul racconto Fuoco e Sangue, sempre di George R.R. Martin, la prima stagione si era conclusa con un climax epico e molto tragico, che poneva le basi di una cruenta guerra tra i Verdi e i Neri. Ovvero tra gli schieramenti della regina Alicent, il re Aegon II e il principe Aemond frapposto a quello della regina Rhaenyra e re Daemon. La fine della prima stagione, proprio come nelle scommesse sportive Italia, ha richiesto agli spettatori di focalizzarsi su tutti i dettagli per capire da quale lato pendeva la bilancia. Qualsiasi fossero le aspettative la seconda stagione ha portato in scena un ribaltamento di fronte senza precedenti.
I nuovi episodi di House of the Dragon si sono sviluppati in maniera poco convenzionale. Benché pieni di eventi molto importanti e tanta azione con i draghi protagonisti su schermo, alcuni personaggi sono risultati meno presenti nella trama. La presenza di Daemon, ad esempio, personaggio amato/odiato dal pubblico è risultata molto ridondante. Anche se nella puntata finale il suo personaggio riesce a prendere maggior spessore e a prendere atto del suo destino,servire Rhaenyra.
Una lentezza giustificata?
A parte il terzo e quarto episodio della stagione, i quali hanno tenuto col fiato sospeso gli spettatori (a patto che non avessero letto il libro), tutti i rimanenti episodi hanno mantenuto un ritmo molto lento, anche se pieno di eventi. Tutto questo è sembrato voluto, come un assestamento obbligatorio per chiarire alcune situazioni geopolitiche e personali, ma soprattutto preparatorio a una stagione che, per gli eventi che ha innescato,lascia incerti su diversi punti ma si prepara ad essere memorabile.
In tutta onestà, il finale di stagione è forse l’episodio che ha lasciato di più con l’amaro in bocca, soprattutto se paragonato a quello della prima. Un lento scorrere di situazioni ha scandito la preparazione alla guerra ormai in moto inarrestabile, anticipato da un confronto faccia a faccia tra le due regine amiche/nemiche Alicent e Rhaenyra. Per conoscere l’esito degli eventi gli spettatori dovranno aspettare il 2026.