L’ambiente e le nuove generazioni sono il focus della manifestazione internazionale del film documentario che si terrà dal 5 al 13 novembre a Firenze.
Tutti gli anni numerosi ospiti nazionali e internazionali si riuniscono a Firenze per il Festival che presenta il meglio del cinema documentario mondiale. L’evento è promosso e organizzato dall’Associazione omonima senza scopo di lucro che dalla sua fondazione nel 1959 si occupa di studiare il cinema di documentazione sociale e promuoverlo. La nuova edizione – presieduta da Vittorio Iervese, sotto la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativadi Claudia Maci – si terrà al cinema La Compagnia, dove ci sarà la sala principale, e in vari luoghi della città. Hanno contribuito alla sua realizzazione il MiC – Direzione Generale Cinema; la Regione Toscana; il Comune di Firenze, la Fondazione Sistema Toscana e la Fondazione CR Firenze con il sostegno di Intesa San Paolo, Publiacqua, Unicoop Firenze, Mymovies.it e lo sponsor tecnico Trenitalia.
Ecco alcune anticipazioni del programma di quest’anno.
Il programma tra novità e ritorni
La 63° edizione alternerà documentari sull’ambiente, film d’archivio e il cinema delle nuove generazioni. La sezione “Doc At Work” – Future Campus, presenterà i corti di giovani registi e registe emergenti provenienti dalle scuole di cinema di tutta Europa. All’interno dello spazio dedicato alle giovane generazioni ci sarà anche una parte dedicata ai piccoli, “Popoli for Kids and Teens”, con due titoli in prima italiana: Girl Gang di Susanne Regina Meures sulla storia di un’influencer quattordicenne di Berlino e le sue appassionate adoratrici e My Paper Life di Vida Dena, che racconta delle figlie di una famiglia siriana rifugiata a Bruxelles che sognano una libertà lontana dalle quattro mura del loro appartamento.
Un’altra novità è la sezione “DOC Highlights” dedicata ai migliori film documentari della stagione in corso che si sono distinti per la quantità di premi e riconoscimenti ricevuti nei principali festival internazionali. Tra i titoli confermati Eamidi Paz Encina, vincitore del festival di Rotterdam, e The Cathedral di Denis Dobrovoda, trionfatore del Krakow Film Festival.
La sezione “Habitat” – sempre più centrale – prevede un focus sulle sfide ambientali e tre documentari, già confermati, in prima italiana: Historja – Stitches From Sapmi di Thomas Jackson, incentrato sul cambiamento climatico e la storia del popolo Samì; Just Animals di Saila Kivelä e Vesa Kuosmanen, in cui due donne lottano per i diritti degli animali e per salvarli dalle terribili condizioni in cui vivono negli allevamenti intensivi; Fashion Reimagined di Becky Hutner, dedicato all’impatto della moda sostenibile e all’impegnata stilista Amy Powney del marchio londinese Mother of Pearl che, all’apice della sua carriera, decise di non partecipare più al ciclo distruttivo proprio del suo settore.
Quest’anno la selezione dall’archivio storico è con la “carta bianca” a cura di Alina Marazzi per la sezione “Diamonds Are Forever”. Rimangono i titoli per il grande pubblico negli “Eventi Speciali” e “Let the Music Play!”, la rinnovata sezione dedicata al documentario musicale. Presente nuovamente anche la sezione “Pop Corner: Incontri ai confini della realtà, i talk del Festival nel centro di Firenze in cui è possibile discutere di genere, immaginari, ambienti, culture e generazioni. Confermati, infine, il Concorso Internazionale con diciotto film – tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi – tutti inediti in Italia e il Concorso Italiano con sette inediti assoluti per scoprire i giovani talenti del nostro Paese.
Ecco tutto quello che c’è da sapere per ora sulla nuova edizione del Festival dei Popoli che si preannuncia interessante e stimolante. Tenete d’occhio i canali ufficiali del Festival per ulteriori informazioni e novità.
In copertina: Fashion Remaigine
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