Viralità. Il concetto riporta a quello di virus. Una volta contratto, ne rimani segnato. Parliamo di questo nel nostro primo numero 1, dunque come non raccontare la vicenda partorita al grido di Oh! No! John!
Toni e Sancho Ramone hanno cominciato in piccolo per trovarsi in mano qualcosa di molto grande. Sono partiti da una leggera consolle di polistirolo per arrivare a quelle solidissime e patinate dei locali milanesi. Il loro slogan da anni gira il mondo, ed è dappertutto conosciuto. E molto di più. Ma andiamo con ordine.
Erano i primi 2006 e lo ricordiamo bene, quando la nostra Firenze cominciava ad incollarsi di adesivi. Un quadrato nero con su scritta, bianca, un’esclamazione in stile fumettistico: Oh! No! John!
Magnetica, irresistibile. Niente di più semplice.
Nessuno aveva la più pallida idea di chi fosse John, ad ogni modo ha attratto tutta la simpatia che abbiamo potuto (“Un fenomeno emotivo” lo hanno anche definito Sancho e Tony). Il numero degli adesivi appiccicati crebbe in poco tempo in maniera incontrollabile, attaccati in ogni dove, e insieme a quelli, il desiderio collettivo di sapere. Cosa si nasconde dietro questa accattivante esclamazione, questa bizzarria?
Appunto. Il fenomeno è adesso studiato sotto il nome di guerrilla marketing, e degli stessi Sancho e Tony si è discusso in sedi prestigiose come quelle della Sapienza di Roma, in qualità di “case history”, caso da esaminare. La trovata è quella di disseminare la città col tuo slogan per pubblicizzarlo. Capacità di convincimento, costi praticamente nulli, tempi di propagazione ridotti. Oh! No! John! ha coronato la sua fortuna così ed è stato per questo segnalato su molte riviste nazionali ed internazionali. Nel 2008 il loro caso viene citato anche nella traduzione italiana della bibbia del Marketing non –convenzionale, Guerrilla Marketing, ed. Castelvecchi. Precursori per quanto riguarda le vicende nate in questa città, i due ragazzi grazie allo stickering selvaggio si fecero conoscere. Poi, in una sorta di divertente “follow the white rabbit”, gli adesivi vennero incollati lungo le strade che portavano alle prime feste private organizzate sui vicini colli fiorentini. In molti seguivano la pista per raggiungere i party che in poco tempo divennero affollatissimi. Le feste richiamavano gente e -qui sta la chiave del discorso- la gente era richiamata dallo slogan, cercavano gli adesivi, li volevano, indossavano gadget brandizzati. Il fenomeno fu così interessante da esser stato copiato –“Non avete idea della miriade di esemplari fake che mi son trovato a staccare, veri e propri tentativi di contraffazione” racconta Sancho, “mega direttore galattico” del marchio – e da aver portato la Digos ad indagare sull’origine ed il significato di quelle poche parole. Alle porte delle elezioni del 2006, le organizzazioni di polizia temevano si trattasse di uno slogan a fini politici sovversivi! Rivoluzione? Sì. Ma solo per quel poco che le vecchie mura della culla del rinascimento avevano visto. E nessunissimo fine politico, solo sano divertimento, intelligente creatività.
Da ricordare con amore, il merchandising di magliette che venivano vendute con packaging accattivante: t-shirt infilate dentro copertine di vinile. Ed ognuna con un disegno diverso, uno più divertente e ricercato dell’altro. “Le Disco T-shirt –spiega Sancho- nascono dall’idea di voler raccontare tramite le uscite delle copertine contenenti la maglietta, una storia fantastica di un gruppo di nome Oh! No! John! che da fine ’67 attraversa i momenti più significativi della musica lasciando traccia di sé”. Successivamente l’uscita del singolo “I Love you still”. Poi, dal 2008 al 2010, l’approdo al milanesissimo Bond, locale della Boutique Antonioli, dove sotto il nome di Oh! No! John! hanno ballato volti noti del fashion system e non. L’esclamazione si è anche prestata a numerosissime vicende di partenariato. “Le partnership sono fondamentali, collaborare fa crescere” puntualizza Sancho. Ed eccoli così presenziare al
celeberrimo festival Sziget di Budapest, tanto per citarne uno, alla bolognese Villa delle Rose, al Maxxi Romano. E poi la partecipazione con MTV. Sancho sa che “lavorare per MTV è sempre una grande soddisfazione, specialmente quando ti cercano loro!”. Nell’ultimo paio di anni si è anche collaudato un interessante progetto di Design, approdato alle Design Week di Milano e Firenze: “HEROES by Sancho Ramone”. Perché anche in questo campo, il ragazzo ha qualcosa da dire.
Il fenomeno di collaggio di non si è fermato e non ha intenzione di farlo, anzi gli adesivi fanno da qualche anno ormai il giro dell’intero emisfero. Potete seguirne le vicende sul sito (www.ohnojohn. com), cogliere l’occasione per iscrivervi alla newsletter per rimanere aggiornati sulle ultime novità, richiedere stickers e inviare le vostre foto.
Tutto questo vorremmo finisse con le parole che trovo scritte sul retro della copertina del vinile – porta t-shirt di qualche anno fa: “We would like to dedicate this album (article!) to all the people of the Oh No John art movement, for their enthusiasm and work”.
MARTINA SCAPIGLIATI