La Filharmonie, tra musica e arte

La Filharmonie è un’orchestra sinfonica giovane e dinamica che ha cambiato l’approccio alla musica sinfonica. Ecco gli appuntamenti autunnali a Firenze.

Era il 2016 quando un gruppo di giovani, tra musicisti, direttori d’orchestra e appassionati, animati da una forte passione per la musica classica e da un’energia contagiosa, decise di investire tempo, risorse ed energie in un sogno ambizioso, quasi proibito: fondare un’orchestra di giovani musicisti che potesse portare il proprio punto di vista nel panorama cittadino e rinnovare, per quanto possibile, il modo di intendere e vivere la musica sinfonica a Firenze. La Filharmonie nasce, quindi, come un “sogno proibito”: un’orchestra sinfonica giovane e dinamica che vuole portare il proprio modo di vivere la musica a Firenze, con un approccio fresco e contemporaneo.

Già dopo un paio di anni La Filharmonie è una realtà strutturata e affermata: ne è direttore artistico Giulio Arnofi, direttore musicale Nima Keshavarzi e gode della prestigiosa collaborazione di Roberto Abbado come direttore ospite e consulente artistico onorario; Paolo Cognetti è responsabile dei progetti speciali. I giovani professori d’orchestra sono spesso affiancati da grandi nomi del mondo dello spettacolo musicale nel corso delle stagioni concertistiche. Le produzioni de La Filharmonie vengono portate sul territorio toscano ed extra-regionale con rassegne, tournée nazionali e internazionali, e co-produzioni con enti partner.

orchestra sinfonica si presenta al pubblico
Courtesy of La Filharmonie

La volontà è quella di avvicinare un pubblico sempre più ampio al mondo della musica, spesso proponendo nuovi allestimenti e spettacoli costruiti appositamente per i luoghi che li ospitano. Il pubblico ha, quindi, la possibilità di assistere a un concerto in modo nuovo, in un luogo nuovo, che spesso non è una delle classiche sedi concertistiche, e con un approccio rinnovato, per rendere attuale e più comprensibile il racconto musicale.

Valorizzare il territorio “leggendo” i luoghi

Gli spettacoli della Filharmonie sono pensati in chiave contemporanea, con un occhio di riguardo per l’originalità e l’innovazione. “Cerchiamo sempre di dare una chiave di lettura diversa: siamo un progetto giovane, è vero, ma ci piace sperimentare e fare dei tentativi. Siamo, infatti, troppo abituati alla comfort zone, a fare le stesse cose e ascoltare le stesse cose: vogliamo proporre la nostra visione“, dice Nima Keshavarzi, co-fondatore e direttore musicale de La Filharmonie. Questa volontà di uscire dagli schemi si traduce in una programmazione ricca di sorprese, che spazia dai grandi classici rivisitati in chiave moderna a prime assolute di compositori contemporanei.

Abbiamo cominciato a pensare a cosa fare in questi spazi, ci siamo chiesti cosa raccontano queste mura, questi colori, questi affreschi. Proprio nell’architettura di questo posto, c’è un pensiero musicale: da qui abbiamo pensato a cosa poter fare per proporre al pubblico uno spettacolo che tenesse in considerazione la sinergia che si crea tra il racconto musicale e il luogo che lo ospita“, continua Nima Keshavarzi, quando racconta di Fil_Armonia, il festival di musica e spiritualità appena concluso presso la Certosa di Firenze.

Ogni luogo suona come una sorta di “partitura” da interpretare. Gli spettacoli vengono spesso costruiti ad hoc per gli spazi che li ospitano, creando un dialogo profondo tra la musica e l’architettura. È in questo senso che il lavoro che porta avanti La Filharmonie non è unicamente legato alla proposta innovativa e contemporanea di un calendario di eventi e concerti, ma anche fortemente connesso alla narrazione e promozione del territorio, dove i luoghi che ospitano gli spettacoli non sono unicamente il palcoscenico ospitante, ma assumono, al contrario, un’importanza centrale.

dettaglio di un direttore d'orchestra mentre lavora
Courtesy of La Filharmonie

Una visione contemporanea e interdisciplinare

La Filharmonie non è solo un’orchestra, è un progetto culturale a 360 gradi, dove la musica incontra l’arte, la storia e la cultura. Infatti, non si limita a proporre concerti, ma organizza anche una serie di attività collaterali, come festival, laboratori, progetti educativi per le scuole e anche concorsi per giovani compositori, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico sempre più ampio al mondo della musica classica, che comprenda certamente gli addetti al settore, ma che vada soprattutto ad intercettare gli appassionati, i curiosi e i neofiti.

Volendo creare un ponte tra la musica classica di repertorio e un pubblico ampio e variegato, l’orchestra propone spettacoli interdisciplinari, che combinano la musica con altre forme d’arte, come il teatro, la danza e le arti visive. L’idea è quella di creare, quindi, un’esperienza immersiva, in cui il pubblico possa vivere la musica in modo attivo e coinvolgente. È per questo che l’orchestra ha scelto di uscire dai tradizionali contesti concertistici, portando la musica in luoghi insoliti e coinvolgendo direttamente il pubblico. Questo approccio ha permesso a La Filharmonie di conquistare un vasto consenso, non solo tra gli appassionati, ma anche tra le nuove generazioni, dimostrando che la musica classica può essere un linguaggio universale, capace di emozionare e unire persone di ogni età e provenienza.

una sezione di orchestra sinfonica che sta suonando durante un concerto
Courtesy of La Filharmonie

Gli appuntamenti de La Filharmonie per i prossimi mesi

Numerosi sono gli appuntamenti in programma per i prossimi mesi da seguire sul sito ufficiale. A partire dalla rassegna Sinfonia di Vibrazioni che propone, tra gli altri, il suggestivo Concerto al buio eseguito da Matteo Rocchi nel Memoriale delle Deportazioni il prossimo 10 novembre; Cosmonauti, concerto sui viaggi spaziali in cui musica e astrofisica si uniscono a Villa Favard il prossimo 23 novembre; oppure il concerto Musica e Memoria alla Limonaia di Villa Strozzi il prossimo 28 novembre.

Da non perdere è anche la rassegna Musei in musica, una serie di concerti ideati per i musei civici fiorentini in collaborazione con MUS.E, suddivisi in una prima parte di calendario primaverile e una seconda parte autunnale. Ogni concerto, studiato appositamente per il museo che lo ospita, è preceduto da una visita guidata: la volontà in questo caso è dare voce a luoghi d’arte che solitamente vengono vissuti nel silenzio. Il visitatore è così stimolato a dialogare col museo durante la fruizione del concerto.

orchestrali in attesa prima di cominciare un concerto
Courtesy of La Filharmonie

La Filharmonie è una realtà che si distingue per la sua capacità di dialogare con il pubblico contemporaneo, proponendo spettacoli che non solo intrattengono, ma che stimolano anche la riflessione e la curiosità. La musica classica ha ancora molto da dire e può essere un potente strumento per comunicare emozioni, idee e valori: con questa credenza che ne illumina il cammino, e grazie alla sua energia e alla sua creatività, La Filharmonie sta lasciando il segno nel panorama musicale e culturale di Firenze.