Dal 13 luglio al 2 novembre cento grandi lupi dell’artista cinese Liu Ruowang occuperanno due prestigiose piazze della città. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Firenze e le Gallerie degli Uffizi, la monumentale installazione “I lupi in arrivo”, opera che riflette sugli eccessi del progresso nella società contemporanea, si insedierà nella città simbolo del Rinascimento in dialogo con due capolavori dell’architettura universale, Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti.
Giganteschi e feroci lupi di metallo invadono il cuore di Firenze.
È Lupi in arrivo, la monumentale installazione di Liu Ruowang che ci fa riflettere sull’atteggiamento predatorio dell’uomo nei confronti della natura. I lupi che compongono questa installazione fronteggeranno due edifici emblematici del Rinascimento, Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, dove il grande Filippo Brunelleschi ebbe modo di mettere in pratica la sua concezione dello spazio, delle proporzioni, del ritmo architettonico.
Il minaccioso branco di lupi plasmato da Liu Ruowang – composto da ben cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280 kg – che sembra attaccare un impotente guerriero è un’allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Lupi in arrivo rappresenta quindi una vera e propria critica nei confronti di un mondo votato all’autodistruzione e i lupi sono un appello disperato alla salvaguardia ambientale di tutto il pianeta.
Organizzata grazie a Matteo Lorenzelli, titolare della galleria milanese Lorenzelli Arte, la mostra si propone di instaurare un legame fisico, intellettuale e anche ludico con la cittadinanza, stimolando curiosità e partecipazione, così da avvicinare un pubblico più ampio di quello che frequenta solitamente mostre e musei.
Liu Ruowang (1977) è uno dei maggiori artisti cinesi contemporanei. Scultore e pittore, il suo è un percorso originale collocato nel solco della tradizione cinese, e che amalgama elementi trasversali con aspetti peculiari della sua tradizione. Partendo dalla considerazione che la storia dell’uomo è anche la storia del suo rapporto con la natura, l’artista cinese attinge, da un lato, alla cultura del suo paese e dall’altro a quella occidentale, e attraverso richiami alla globalizzazione, rappresenta la moltiplicazione delle varie identità sia reali che virtuali. La dimensione filosofica di Liu Ruowang è anche una vera e propria denuncia dei rischi provocati dalla perdita dei valori umani, mortificati dal sistema oppressivo della vita contemporanea, teatro di dolore e violenza.
Note sull’artista Liu Ruowang
L’installazione Lupi in arrivo è frutto della produzione dell’ultimo decennio che va considerata a pieno titolo la maturità artistica di Liu Ruowang. La propensione del maestro cinese per le grandi dimensioni fa sì che le sue opere sfiorino la monumentalità senza però costituire una presenza ingombrante né ostacolare la percezione del contesto circostante. Le forme, grazie a uno studiato impatto scenico e al loro dinamismo, vengono avvertite come attori che occupano lo spazio senza appropriarsene, con un senso ciclico del moto che ripropone scene e suggestioni nel continuum temporale. “I lavori sono presentati in gruppi – afferma l’artista – perché la ‘pluralità’ è il tipo di forma e di forza di cui ho bisogno quando sono intento a esplorare la relazione tra l’essere umano e l’ambiente, anche alla luce del fatto che la Cina è da tempo un paese che porta avanti uno spirito collettivista. Creare i miei lavori in serie o gruppi corrisponde per me a un linguaggio strutturale del mio fare artistico che supera il linguaggio scultoreo”.
Dietro la monumentalità dell’installazione, inoltre, c’è un aspetto caro all’Oriente quanto all’Occidente, perno centrale di tutta la produzione di Liu Ruowang, e cioè la capacità di polarizzare l’ambiente e lo spazio attraverso una narrazione semplice e sublime, che adatta i toni epici del mito all’odierna civiltà, dominata dal progresso scientifico e tecnologico, sempre più in conflitto con l’ordine naturale.