Straordinario nell’ordinario: la mostra fotografica di Martina Oliva

Dal 18 settembre 2025 l’Hotel Hilton Garden Florence di Novoli ospita “Straordinario nell’ordinario”, il progetto fotografico di Martina Oliva che indaga la bellezza nascosta nei gesti e nei frammenti di vita quotidiana.

C’è un gesto oggi sempre più raro: fermarsi. Nell’epoca della fretta e della distrazione continua, in cui l’occhio scivola da un’immagine all’altra con la stessa rapidità di uno scroll sullo schermo, la fotografia di Martina Oliva si inserisce come una parentesi necessaria. Un invito a rallentare, ad abitare l’istante, a scoprire che la meraviglia non sta nel clamore ma nelle pieghe silenziose della vita quotidiana.

La mostra Straordinario nell’ordinario, ospitata dal 18 settembre 2025 all’Hotel Hilton Garden Florence Novoli (evento inaugurale gratuito, previa registrazione a questo link), raccoglie frammenti di realtà restituiti in una luce nuova. Attimi colti nella loro nudità: un riflesso che scivola su una superficie, una risata che esplode inattesa, il mare che brilla alla luce del sole, la pelle d’oca lungo la schiena.

Il linguaggio di Oliva è fatto di attenzione minuta e delicatezza tecnica. La luce naturale, mai invadente, diventa materia poetica; l’inquadratura stringe sui dettagli, rinunciando alla visione complessiva per consegnarci frammenti sospesi, quasi pagine di un diario intimo. Ne emerge un’estetica che oscilla tra presenza e assenza, come se ogni scatto fosse insieme ricordo e rivelazione.

L’ambientazione che ospita la mostra ne è un naturale continuum: l’Hilton Garden Florence Novoli, che ha deciso di sostenere i giovani artisti fiorentini, supportando e ospitando la loro produzione, è un luogo di passaggio e di incontri e si fa specchio naturale di questo progetto. Così come i viaggiatori trasformano un soggiorno di qualche giorno in memoria, anche le immagini di Oliva trasformano un dettaglio fugace in racconto. Il quotidiano diventa soglia, varco per accedere a ciò che resta invisibile agli occhi distratti.

La mostra, che si inaugura giovedì 18 settembre alle 18.30, si muove tra arte e sensibilità contemporanea, parlando a chi riconosce nell’estetica non un lusso ma un modo di guardare al mondo. “Straordinario nell’ordinario” non è una celebrazione dell’eccezionale, ma una pratica di resistenza dolce: allenare lo sguardo a riconoscere la bellezza fragile e potente che vive nei dettagli più semplici.

Un esercizio che, in fondo, riguarda tutti noi.

Abbiamo fatto due chiacchere con Martina Oliva, classe 1999, oggi fotografa e videomaker con base a Firenze a pochi giorni dall’apertura della sua mostra personale, per farci raccontare di più su di lei e su questo inedito progetto fotografico.

Martina, partiamo dall’inizio: quando hai capito che l’arte sarebbe stata parte integrante della tua vita?

Fin da bambina sono sempre stata affascinata dall’arte in tutte le sue forme. Il mio modo di stare al mondo è sempre stato osservare e catturare luce, forme e dettagli. Era un linguaggio che mi permetteva di interpretare ciò che mi circondava e di dare spazio alle emozioni.

Quali sono i tuoi ambiti di ricerca principali?
Lavoro soprattutto in moda, beauty e ritratti. Amo raccontare storie attraverso la luce, i colori e le forme, ma sempre a partire dai dettagli, da ciò che spesso sfugge. Il mio obiettivo è trasformare il quotidiano in immagini capaci di parlare di emozioni, di gesti e di relazioni. Anche quando mi muovo in ambito fashion o beauty, cerco di far emergere quella dimensione sottile e nascosta che normalmente rimane invisibile.

Come sei approdata a Firenze e che ruolo ha avuto questa città nel tuo percorso?
Mi sono trasferita a Firenze nel 2018 per studiare; mi sono laureata in Design della Comunicazione Visiva all’Istituto Europeo di Design (IED), un percorso che mi ha permesso di approfondire la mia passione per l’immagine e di acquisire consapevolezza sul valore della comunicazione visiva; qui ho sviluppato la mia identità artistica. Sempre a Firenze, tra il 2023 e il 2024 ho frequentato tre corsi di Ritratto, Creative Light e Fashion Story alla Fondazione Studio Marangoni di Firenze; questi sono stati momenti fondamentali per la mia crescita. Ogni progetto per me nasce non solo dalla tecnica, ma anche dall’ascolto, dalla condivisione e dall’empatia. Le persone con cui entro in relazione diventano parte integrante del processo creativo: dalle loro emozioni e dai loro suggerimenti spesso nascono nuove idee.

È proprio durante il corso di Ritratto che è nato il progetto “Straordinario nell’ordinario”. Ce lo racconti?
Sì, nel 2023, con Paolo Cagnacci. “Straordinario nell’ordinario” è nato come riflessione sul quotidiano, inteso come spazio affettivo, sensibile e anche politico. Viviamo in una realtà frenetica e standardizzata, dove l’attenzione si dissolve e le relazioni rischiano di perdere profondità: i luoghi diventano solo sfondo, i gesti si svuotano di significato. Con questo progetto ho voluto oppormi a questa deriva.

Potremmo dunque definirlo un atto di resistenza?
È un atto di resistenza e di cura: rallentare, osservare, riconoscere. Attraverso la fotografia cerco di proporre uno sguardo affettuoso e intenzionale verso l’ordinario. Per me significa dissenso verso l’indifferenza, ma anche un gesto di amore e di risveglio. Ritrovare lo straordinario nei piccoli gesti o negli oggetti comuni vuol dire riappropriarsi di una sensibilità che sembra smarrita.

Tu dici che ogni immagine è una “micro-politica dell’amore”: cosa intendi?
Credo che ogni immagine possa essere una micro-politica dell’amore. L’attenzione, in un tempo che ci abitua alla distrazione, è un gesto rivoluzionario. La cura è sovversiva, l’affetto è trasformativo. Con questo lavoro invito a riconnettersi con sé stessi e con il mondo, a ritrovare la bellezza nascosta nelle pieghe della quotidianità. È un invito ad amare più profondamente, a guardare oltre, a ritrovare umanità là dove sembrava perduta.

Straordinario nell’ordinario

Mostra fotografica di Martina Oliva
A cura di Lucrezia Caliani e FUL Magazine
Hotel Hilton Garden Florence Novoli

18 settembre – 16 novembre 2025 | inaugurazione giovedì 18 settembre 2025 ore 18.30