“Olivia Bistrot”, il tempio dell’olio extravergine d’oliva si trova in Piazza Pitti

C’è un angolo di campagna nel cuore del centro storico fiorentino: è il ristorante di Serena Gonnelli del Frantoio di Santa Téa, incantevole bistrot dove l’olio è protagonista dagli arredi alla cucina fino ai cocktail.

Se dici olio extravergine d’oliva, non puoi certo non pensare alla famiglia Gonnelli. La loro storia in questo settore risale addirittura al 1585, quando i fratelli Francesco, Lorenzo e Giulio, figli di Taddeo di Michele di Lorenzo, acquistarono per 300 soldi dai Frati del Convento del Carmine di Firenze il Podere di Santa Téa. Da allora fratelli, figli e nipoti si tramandano di generazione in generazione una vera e propria arte, con tutta la conoscenza, la sapienza e la competenza nella coltivazione delle olive e nella produzione dell’olio.

Perché vi raccontiamo questo? Perché proprio su queste fondamenta in Piazza Pitti è nato Olivia Bistrot, ristorante che mette al centro l’olio extravergine d’oliva, valorizzandolo come ingrediente e non solo come “semplice” condimento. L’olio EVO qui è il protagonista assoluto, dall’antipasto fino al dessert, con un innovativo sguardo anche verso le proposte di miscelazione. L’arredo stesso del locale è accogliente e personalizzato con alcuni pezzi di design realizzati appositamente, riutilizzando elementi tipici dell’agricoltura: la lampada fatta con le reti per la raccolta o il tavolo macina creato con cemento e nocciolo di oliva tritato. Insomma, varcando la soglia di Olivia, è possibile affinare le nostre conoscenze sull’extravergine davvero a tutto tondo, scoprendo per esempio come viene selezionata e franta un’oliva e quali sono le sue caratteristiche, fermandosi ad acquistare bottiglie di olio e prodotti derivati (dai profumi ai saponi) o partecipando a corsi di degustazioni, cooking class, incontri formativi e dibattiti.

Dal verde al rosa, il progetto di Olivia Bistrot è interamente al femminile. Oltre alla proprietaria Serena Gonnelli e al giovane personale di sala, la mano in cucina è quella di Elena Rindi, cuoca classe ’87 con alle spalle esperienze stellate da Firenze a Roma. Il suo menù stagionale predilige prodotti locali e ricette tipiche, proponendole con insolite variazioni e un pizzico di creatività per esaltare l’olio di prima qualità del frantoio. I piatti che più ci hanno colpito sono sicuramente il Tris di tartare di manzo con yogurt e mandorle, tartufo, mayo, capperi e alici, servite con una boccetta d’olio monouso ciascuna che il commensale può utilizzare per condire a proprio piacimento la carne e poi portarsi direttamente a casa, così come la pasta fresca con gli Gnocchi di patate, fonduta di erborinato, castagne e tartufo e le carni come Guancia di manzo brasato al vino rosso, crema di cipolle bianche stufate e funghi scottati al timo. Senza dimenticare il dolce, sempre a cura di Elena, coi Brownies al cioccolato, cremoso all’olio moraiolo e amarene sciroppate.

Piatti che ben raccontano i valori che questo ristorante ha fatto suoi fin dall’apertura: l’importanza del prodotto, il legame col territorio e un tocco di gusto tanto a livello di presentazione delle ricette quanto di esperienza complessiva. Senza dimenticare, ovviamente, la star più acclamata: l’olio extravergine di oliva.