Non è Margherita, è “Starita”: perché vale la pena provare la pizzeria napoletana in Via S. Gallo

Starita

Da Materdei al resto del mondo: il progetto “Starita” ormai dal 2021 ha raggiunto anche la nostra Firenze, portando una pizza orgogliosamente e tradizionalmente napoletana in Via S. Gallo 2r. Siamo stati a provarla e vi raccontiamo com’è andata.

Tutto parte da Materdei, rione napoletano tra la parte alta della città e la collina dei Camaldoli, all’inizio del secolo scorso: qui, nel lontano 1901, la famiglia Starita avvia infatti una cantina con rivendita di vini. È la dote che circa 25 anni più tardi Antonio Starita, commerciante di vini con il fratello Enzo a Santa Lucia, donerà a suo figlio Giuseppe in occasione del matrimonio con Filomena, proveniente da una famiglia di cuochi del Borgo Marinari. Il resto è storia… Il locale non smette più di ampliarsi negli spazi e nell’offerta, diventando prima trattoria, poi anche friggitoria e infine pizzeria, impiegando alcuni pizzaioli di professione tra cui Gigino Magno che sposerà una delle figlie della coppia. È con Antonio Starita, però, che “Starita” diventa un punto di riferimento per la pizza nel quartiere e non solo, affermando con orgoglio il rito della vera pizza napoletana.

Per raccontare com’è oggi “Starita” bisogna partire da com’era ieri, dalle fondamenta e dalle origini di un sogno che, col passare degli anni, è diventato una delle realtà più strutturate e importanti del panorama globale della pizza. Oggi, dopo più di un secolo, la “Pizzeria Starita” di Materdei continua non a caso a essere un’icona della pizza napoletana, proposta in tutti i suoi locali (Napoli, Milano, Torino, Firenze e, dal 2023, addirittura Bangkok in Thailandia) nel rispetto della tradizione e di alcuni capisaldi come la cottura a forno a legna, gli impasti diretti e l’uso di prodotti genuini, ma senza neanche aver paura di affrontare le sfide imposte dalla modernità. Da alcuni anni il timone dell’attività è passato infatti ai figli di Antonio e di sua moglie Rosaria Formisano, anche lei parte integrante del progetto: Giuseppe, indispensabile pizzaiolo e fornaio cresciuto alla corte del padre, e Filomena, che eredita dalla nonna il nome e la caparbietà richiesta per gestire la sala e il piccolo bed and breakfast sopra la pizzeria, “Starita Bed&Pizza”.  

Starita

Qual è il segreto di un successo che dura ormai da più di un secolo? La semplicità, e non pensate che questa sia la solita risposta banale. Da intendersi in primis come semplicità e autenticità degli ingredienti, quali i pomodori datterino e la passata di pomodori, il fiordilatte campano, il salame Vesuvio… Sulle pizze troviamo solo Pecorino Romano DOP, scelta che sorprende forse i meno avvezzi alla pizza napoletana ma che rispecchia invece le usanze e la disponibilità di prodotti di una volta, con l’unica deroga alle scaglie di Grana Padano che accompagnano fiordilatte, rucola e Crudo di Parma DOP sulla pizza “Miss Italia”. Tutte le pizze di “Starita” – disponibili anche con impasto senza glutine con una piccola maggiorazione – sono condite con un giro d’olio extravergine e, appunto, una spolverata di formaggio pecorino.

I fritti

Starita

Ma andiamo con ordine. Se è vero che l’appetito vien mangiando, nel colorato e verace locale fiorentino ci pensano le specialità della friggitoria a rompere il ghiaccio coi commensali. Del resto, parliamo di un'(altra) arte in cui la famiglia Starita si è sempre distinta: fra Angioletti (bastoncini di pizza fritti con rucola e pomodoro datterino), Fraticelli (calzoncini fritti ripieni di Provolone del Monaco DOP), Genovesine (pizzetta fritta con genovese napoletana e pecorino romano), Montanarine, Frittatine di pasta, Arancini di riso e Crocchè di Patate, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Fritti giustamente unti e tremendamente croccanti.

Le pizze

Il piatto forte della casa arriva così dopo essersi aperti lo stomaco con un antipasto sfizioso e magari pure un sorso di birra KBirr, la prima birra artigianale napoletana, non filtrata e non pastorizzata, con cui “Starita” porta avanti ormai da tempo un’interessante collaborazione. Il menù delle pizze è ampio ed eterogeneo, in grado di accontentare davvero ogni gusto seppur rispettando sempre la tradizione napoletana. Impossibile non ordinare una “Marinara Starita”, che agli ingredienti della versione classica (passata di pomodoro, aglio, origano, basilico) aggiunge pomodoro datterino. Una pizza popolare, concepita per soddisfare gli occhi, ma soprattutto la pancia del popolo.

Starita

L’impasto è gustoso e digeribile, lontano dallo stereotipo dell’impasto napoletano a cui siamo – ahinoi – abituati da anni e anni di pizze gommose. Non troppo sottile e con un cornicione gonfio e non esagerato, condita con generosità, questa pizza è pensata difatti per dare piacere a chi viene a sedersi ai tavoli apparecchiati in maniera semplice ma con garbo. Lo si vede bene, benissimo, anche nella “Margherita”, la regina delle pizze condita con passata di pomodoro, fiordilatte campano e basilico. Talmente perfetta nella sua essenzialità da ispirare il celebre motto del ristorante: “Non è margherita, è Starita!”.

Un altro grande classico di “Starita” è rappresentato senza dubbio dalla “Montanara Starita”, un ensemble armonioso di tecnica e gusto, caratterizzato da una doppia cottura (base fritta e poi ripassata al forno) e condito con ragù napoletano, provola affumicata, Pecorino Romano DOP e basilico. E per chi non fosse ancora soddisfatto, c’è il “Ripieno Starita”, ripieno tondo con ricotta, fiordilatte campano, salame Vesuvio, pepe nero e, a copertura, passata di pomodoro, fiordilatte campano, prosciutto cotto, funghi champignon, Pecorino Romano DOP e basilico, o ancora la “Corna di Maradona“, gustoso omaggio al compianto goleador argentino: pasta di pizza arrotolata e fritta, ripiena di ricotta di pecora, cicoli napoletani e pepe nero.

I dolci

Dolci Starita

Se dopo frittini, birra e pizza non sarete sazi (difficile, ma comunque possibile), nessun problema. Non avrete neanche il tempo di accorgervi di aver finito la pizza che dal personale giovane e attento di questa pizzeria vi sarà proposta una piccola serie di dolci tipici partenopei, fra i quali spiccano per distacco gli Angioletti dolci alla Nutella o con crema di pistacchio artigianale. Provare per credere, la pizzeria “Starita” vale anche per questo un salto in Via S. Gallo.

Per saperne di più: https://pizzeriestarita.it/

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