La street art entra per la prima volta nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi grazie alla donazione di un autoritratto dell’artista londinese Endless.
Il 2021 inizia ricco di sorprese a Firenze, per fortuna gradite! Per la prima volta infatti entra nella collezione degli Uffizi un autoritratto donato da uno street-artist, il britannico Endless, noto alle cronache in questi giorni per aver realizzato un murales nella località sciistica di Cortina D’Ampezzo, in occasione dei Mondiali di Sci Alpino 2021.
Ma chi è Endless?
Endless inizia la sua carriera artistica realizzando murales sui muri di Londra come se fossero le sue tele, per poi passare alle vetrine dei grandi magazzini. I suoi lavori sono di valore, provocatori e radicali e offrono una descrizione filosofica della realtà, esplorando aspetti del mondo della moda, della pubblicità e, più in generale, del lato oscuro della cultura moderna. Ed è per questo che oggi è ritenuto uno dei più importanti street-artists della scena artistica contemporanea.
L’autoritratto donato agli Uffizi
L’autoritratto da oggi agli Uffizi, a tecnica mista con scritte a graffito autografe di Endless, raffigura l’autore insieme a una celebre coppia dell’arte contemporanea, Gilbert & George, famosi portavoce dello slogan anti-elitario “Art for All” e impegnati in temi sociali e attuali, con cui Endless ha avuto occasione di collaborare. L’artista si autoritrae in mezzo a loro mentre legge una copia di una rivista che gli copre dunque il volto: è un riferimento all’anonimato, cardine della cultura della street art. La copertina della rivista raffigura una delle creazioni più famose di Endless, “Crotch Grab”, remake della pubblicità di Calvin Klein degli anni ’90 con Mark Wahlberg, poi inserita da Gilbert & George in un’opera d’arte esposta alla loro mostra di Singapore “Utopian Pictures” nel 2015 e alla National Gallery di Canberra nel 2018. Quello è stato il momento in cui il trio ha stretto amicizia. Endless ha trasformato l’immagine fotografica originale scattata dal fotografo londinese Noel Shelley secondo le direttive dello stesso Endless in un formato tipico da tela (un quadrato di un metro di lato) raddoppiandola in verticale, in una metafora dell’uso di iterazioni e slogan nell’industria pubblicitaria.
“I Medici ne sarebbero felici!”
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt si è dimostrato entusiasta del nuovo ingresso: “Nella sua arte Endless propone una fusione originale tra punk e pop, che nell’autoritratto si estende all’arte concettuale. Osservando, nelle collezioni storiche degli Uffizi, come i granduchi Medici fossero avidi di accaparrarsi le ultime novità – anche le più ardite – prodotte sulla scena artistica, penso che oggi sarebbero felici di vedere l’opera di Endless entrare nelle raccolte che loro hanno con tanta cura iniziato e incrementato, secoli fa”.
Ugualmente emozionato, Endless ha commentato l’ingresso della sua opera nelle celebri collezioni, puntando l’attenzione sul valore artistico della street art: “È un onore che la mia opera d’arte venga aggiunta alla collezione delle Gallerie degli Uffizi. Gli artisti che provengono da un background di arte di strada sono raramente riconosciuti dai musei più prestigiosi, in particolare quelli con tale caratura storica e culturale. La street-art, dopotutto, è arte in sé e contiene un significato storico per la nostra epoca e per le persone comuni che la vivono e si muovono al suo interno. Sono orgoglioso di questo risultato e spero che i visitatori del museo si interessino a questo nuovo genere di opere d’arte”.