Tre validi motivi per andare a provare la nuova cucina de “Il Salviatino”

cucina il salviatino

Nel verde dei colli fiorentini, la storica villa rinascimentale de “Il Salviatino” offre un’esperienza di benessere a 360° anche grazie alla proposta di ristorazione gourmet firmata dal gruppo Giacomo Milano. L’abbiamo provata e vi diamo (almeno) tre ragioni per andare a scoprirla.

Cococktail al Salviatino Firenze
Foto by Luca Managlia

“Il Salviatino”, autentico pezzo di storia della nostra città, ha riaperto le sue porte con una nuovissima proposta pensata tanto per i clienti del suo hotel a cinque stelle quanto per i local a caccia di emozioni gourmet. La villa, che oggi vanta ben 40 camere e suite, ha uno stile sublime che riprende il classico rinascimentale nel rispetto delle origini della dimora, ma oggi appare più elegante e fresca che mai grazie a nuovi dettagli di design contemporaneo e un approccio complessivamente moderno. Un armonioso mix fra passato e presente, insomma, che caratterizza anche la proposta di ristorazione curata da Giacomo, noto gruppo di ristoranti milanesi fondato nel 1958 da Giacomo Bulleri.

vista cupola Firenze
Foto by Marco Provinciali

Se siete in cerca di un’indimenticabile cena con vista, proprio nel polmone verde intorno a Firenze, “Il Salviatino” è sicuramente il luogo che fa per voi. Ecco tre ragioni per provare i piatti firmati Giacomo Milano, preparati dallo chef campano Angelo Mancuso:

La location

Innanzitutto, la location. A “Il Salviatino” è possibile cenare sulla fresca e rilassante terrazza con vista Duomo sotto il cielo stellato di Firenze, oppure – in caso di maltempo – nella storica Sala Affresco della villa. Il ristorante, aperto tutti i giorni dalle ore 19:30 alle 22:30, si trova in un’oasi di pace, relax e benessere, ben lontano dalla frenesia della vita quotidiana pur distando appena 10 minuti di auto dal centro storico della città. E l’inedito scorcio sullo skyline fiorentino, magari dopo un buon aperitivo al tramonto, vale senza dubbio questo misero spostamento…

La moderna classicità di Giacomo Milano

La proposta di ristorazione creata da Giacomo Bulleri celebra l’italianità in tutte le sue sfaccettature, utilizzando materie prime di alta qualità e riponendo estrema attenzione in ogni dettaglio. Tutto questo, in un clima di piacevole convivialità e con un servizio elegante ma piuttosto informale. L’obiettivo, oggi come ieri, è infatti quello di proporre un’esperienza genuina da tutti i punti di vista attraverso i grandi classici che hanno fatto la fortuna del gruppo milanese: dalla pizza di benvenuto con base frolla alla golosissima Bomba di Giacomo come dessert. Un’offerta incentrata soprattutto sul pesce (anche se non mancano neanche delizie a base di carne), che prende per mano il gusto tradizionale senza però aver paura di svecchiarlo e abbracciare un credo più contemporaneo.

La cucina di Giacomo Milano
Foto by Luca Managlia

I piatti di Angelo Mancuso e un’ambiziosa carta vini

Lo chef Angelo Mancuso, che cura la proposta firmata Giacomo Milano a “Il Salviatino”, racconta la Toscana attraverso erbe aromatiche, verdure dell’orto biologico e un’accurata selezione di ingredienti territoriali. Scendendo più nel dettaglio, fra le ragioni per provare il ristorante in via del Salviatino 21 troviamo sicuramente la sua tartare di vitellina, così come il cebiche, la cacio&pepe con guarnizione di gambero crudo (un vero e proprio must), ma anche la leggerissima tempura di baccalà. Senza dimenticare il piatto forte dello chef: le linguine con vongole, tartufo e bottarga di tonno. Il menù, oltre che dalle proposte del bar, viene accompagnato da un’ambiziosa e completa carta vini che accontenta ogni gusto, tasca, esigenza, spaziando abilmente dal nostro territorio al resto dell’Italia fino ai grandi vini francesi.

Angelo Mancuso chef
Foto by Luca Managlia