Ai Wei Wei, “Reframe”: la cornice è arte

Anticipazioni a Palazzo Strozzi: a partire dal prossimo 23 settembre fino al 22 gennaio, sarà possibile vedere sulla facciata di Palazzo Strozzi la nuova installazione artistica temporanea di Ai Weiwei: Reframe (nuova cornice).

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Come rivelato in anteprima da un rendering proiettato durante la conferenza stampa e spiegato in un video trailer dallo stesso artista, l’opera consisterà nell’apposizione di 22 gommoni di salvataggio arancioni intorno alle finestre del palazzo, per sensibilizzare il pubblico rispetto al tema dei rifugiati e dei profughi.

Ai Weiwei è da sempre in prima linea per quanto riguarda l’attivismo nelle crisi umanitarie e nel ruolo dell’arte come strumento di lotta sociale e politica. Al centro della sua produzione c’è l’esperienza drammatica del singolo: gli oggetti inanimati diventano, attraverso il processo creativo, simbolo e metafora di una umanità angosciata e sofferente. Un grido di protesta che parte in primis dall’artista che, dopo aver denunciato pubblicamente il governo cinese come responsabile delle morti di cittadini innocenti durante il terremoto nel Sichuan del 2008, ha subito un’incarcerazione ingiusta.

Reframe_Palazzo-StrozziQuesta volta però, la critica non è rivolta solo alla Cina ma a tutto l’Occidente: i gommoni rappresentano il tentativo estremo e disperato di salvezza dei migranti che, proprio con questo fragile mezzo, cercano di innestarsi in un ambiente altro, diverso e talvolta perfino inospitale, come spiega l’artista: «L’opera per la facciata tocca un problema attuale, davvero legato alla contemporaneità e il problema dei rifugiati è un tema fondamentale dell’attualità del mondo e dell’Europa oggi. Penso sia una grande opportunità dare una nuova cornice, un nuovo punto di vista su questo tema, fornire un nuovo modo di comprendere quello che sta succedendo. L’opera diviene un grande annuncio per la mostra: dare una forte identità a quello che crediamo, sostenere l’uomo e sostenere i diritti umani».

Un messaggio chiaro, confermato anche dal direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, che ribadisce l’intento, attraverso le esposizioni dei principali artisti contemporanei, di fare di Firenze una «moderna capitale culturale, in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo».

Per questo, a partire da settembre, l’intero complesso di Palazzo Strozzi ospiterà la prima grande retrospettiva italiana dello scultore cinese dal titolo “Ai Weiwei. Libero” (di cui Reframe è solo una piccola parte), promossa dalla Fondazione, dal Comune e da vari altri sponsor.

«Sono davvero emozionato di avere l’occasione di tenere una mia mostra a Firenze, una straordinaria città con una grande tradizione. È incredibile che le mie opere possano essere esposte in tanti modi diversi e poter collegare la grande tradizione italiana a una forma contemporanea» conclude Ai Weiwei, definito non a caso come «moderno Uomo del Rinascimento».

Rita Barbieri