Alex Neri e Francesco Farfa, ovvero la storia del clubbing italiano sabato 22 settembre suoneranno di nuovo insieme per il XIX anniversario del celebre locale fiorentino.
A fare gli onori di casa ci penserà Alex Neri, infaticabile produttore, musicista e dj con una carriera decennale alle spalle.
Vogliamo ricordarci l’incredibile carriera di questi due magnifici dj?
Iniziamo con il padrone di casa che aspettiamo con grande gioia, Alex Neri. Alex inizia la sua carriera molto giovane, a soli tredici anni infatti suona già nel club di suo padre, per poi avventurarsi come dj nei vari club della Toscana. Sono gli anni della “new wave” / “electro funk” / “garage” / “house” e Alex diventa ben presto un nome conosciuto sulle migliori piste.
Di pari passo con la sua carriera da Dj, si impegna insieme a Marco Baroni a costruire il marchio Kamasutra sotto il quale escono release che diventeranno successi su scala globale.
Progetto così influente che anche dopo molti anni continua a far parlare di sé su riviste rinomate come Dj Mag, che ha inserito Kamasutra, Korda, Holy Ghost (agua re) e Hadrian XII tra le migliori 20 tracce italiane degli anni ’90.
Nel 1999 nascono i Planet Funk che con il primo singolo “Chase the Sun” scalano le classifiche di tutto il mondo, a cui faranno seguito numerosi album e singoli si uguale successo e acclamati dalla critica, arrivando a pubblicare quattro album e un “Best Of”.
Una delle imprese di Alex a cui siamo più affezionati è “Tenax Recordings”, etichetta elogiata dal pubblico e addetti ai lavori, la cui prima release “Housetrack” è stata insignita nel 2004 del premio Siae per l’album più venduto per un’etichetta indipendente.
Sempre per Tenax Recording è la sua nuova traccia presente nell’ ultimo EP dell’ etichetta.
Ma il presente lo vede anche impegnato alla lavorazione del nuovo disco dei Planet funk, e alla realizzazione di un album di re-edits di tracce Italo disco degli anni ’80 e ’90 che vedrà la luce alla fine del 2018. Un dj sempre innovativo, i suoi set sono un incontro perfetto tra suoni sperimentali e la migliore house che si possa sentire sulle piste di oggi.
Francesco Farfa ha iniziato la sua carriera di dj negli anni ’80. Nemico dei clichés e delle classificazioni, si è inventato una varietà di mix che includono sia il funk che ritmi elettronici mai sentiti prima dell’arrivo della house.
Interessato da sempre a portare l’interazione vitale che si genera tra artista e pubblico a nuovi livelli, Francesco Farfa riesce sempre nei suoi set ad avere un feedback straordinario dalla pista: una vera e propria “tribù” di amici, una famiglia di appassionati a cui piace farsi chiamare “farfanatics”.
Spesso la parola techno può apparire un termine impersonale, senza faccia o anima.
Proprio per questo è estremamente rassicurante incontrare personaggi come Francesco Farfa, un artista che crede ancora nella magia della musica, e che ricerca quell’emozione generata dal contatto con un’opera d’arte. Come è noto, Farfa, sta per l’abbreviazione di farfalla, ed è una metafora calzante per descrivere la sensazione che si ha ascoltando uno dei suoi set: Francesco ha la rara capacità di guidare il suo pubblico da un picco al successivo, di portare dal tormento all’estasi, con suoni che si intrecciano e si avvolgono su se stessi per poi esplodere in un arcobaleno coloratissimo.
Nel corso degli ultimi dieci anni Francesco ha prodotto una gran numero di dischi, soprattutto 12”, sia sotto il suo nome che sotto differenti alias, e come collaborazioni, e in ognuno dei suoi lavori la sua visione ballabile e sperimentale rimane assolutamente chiara.
Nel corso del tempo ha incrementato il suo bagaglio artistico grazie a moltissimi remix (Caspar Pound, Charlie Hall, Dino Lenny, Robert Armani, Ekova or José Padilla, among others), alla creazione di una sua etichetta (Audioesperanto) e ovviamente a mix in cui fa sfoggio di tutte le sue capacità di dj, riuscendo a scovare i migliori pezzi da club e mettendoli al servizio della sua abilità tecnica e del suo istinto.
Prendete pezzi come “Ascension Collection” (per Rising High), o il più recente “Music : Public property” (per Serial Killer Vinyl, la sua attuale etichetta) e vi renderete subito conto che tutti gli elogi che gli vengono fatti sono ampiamente giustificati.
Ma c’è un luogo dove Francesco Farfa mostra tutto il suo talento, la sua ispirazione e il suo valore, ed è dietro la consolle.
Ed è proprio questo che lo ha portato a suonare nei più importanti club del mondo: Insomnia, Ministry Of Sound, Drum Club, Back II Basics, Rex, E-Werk, Pacha, Space, Amnesia, Florida 135, Vinyl (su invito di Danny Tenaglia), Love Parade, Istant Karma Parties, Street Parade, Sónar, Dance Valley, Winter Music Conference or Groove Parade. Un portfolio straordinario!
Per quanto riguarda la musica stessa sono stati fatti molti tentativi di definirla e categorizzarla: trance, progressive house, psychedelic techno… ma no, le etichette non si applicano ad un artista che suona dove lo porta il suo cuore.
E allora siete pronti a metterci tutto il vostro cuore? Il Tenax vi aspetta sabato sulla pista del Tenax, don’t miss it!