FUL guarda all’anno che si sta per chiudere e vi racconta cosa le è piaciuto di questo 2015. I momenti migliori, i dischi più belli, i libri più appassionanti. Ciò di cui non abbiamo potuto fare a meno di parlare, ciò che ci piace condividere con voi.
Il tempo passa e i ricordi si sommano: è facile perdersi in un vagheggio senza approdi, è facile dimenticare quali sono stati i momenti più belli ed è invece importante e gratificante fissarli.
Tra i momenti belli di FUL ci sono stati vari aperitivi di redazione e in particolare quello che abbiamo fatto alla Rari Nantes per il lancio del numero 16. La location ha sicuramente contato molto, la magia era nell’aria. Vorrei fare un augurio a tutti quelli della Rari perché la loro avventura continui in altri posti altrettanto magici.
Settembre ci ha visti impegnati con l’organizzazione del Festival Firenze RiVista, una sfida per noi e per altre 10 riviste che abbiamo raccolto con entusiasmo e che siamo sicuri ci darà altre soddisfazioni in futuro. Nell’occasione del festival FUL ha proposto e coordinato l’incontro sulle riviste scritte dai detenuti, grazie al contributo del nostro redattore Jacopo Aiazzi. E poi ha seguito l’organizzazione della mostra di collage di Jonathan Tegelaars, grazie, in questo caso, all’aiuto di Niccolò Brighella.
Qué mas? Pochi giorni fa c’è stato il lancio del numero 18 all’Appartamento. Molti ospiti, nonché amici, sono intervenuti per stare con noi. Anche il pubblico era molto e speriamo si sia divertito quanto noi. Un grazie al nostro Jacopo Visani che ha presentato l’incontro.
La nostra redazione è mobile, lo diciamo sempre, ci sono stati arrivi e partenze, ma quello che vale è il viaggio condiviso.
E adesso le cose belle che ci hanno colpito singolarmente. Ci piacerebbe sapere quali sono le vostre, lasciateci un commento se vi va… •
Miglior disco // una compilation di musica swing che mi ha regalato un’amica
Miglior libro // Donne che corrono con i lupi di Clarissa Pinkola Estés (Frassinelli)
Miglior evento // la mia prima volta a New York
Chiara del Prete
Miglior album // No Place in Heaven di Mika
Miglior video // Blackstar di David Bowie
Miglior canzone // Pressure off dei Duran Duran
Miglior film // The Lobster di Yorgos Lanthimos
Miglior evento // i concerti di Mika e Florence and The Machine: emozionanti come non mai!
Daria Derakhshan
Miglior disco // Anima di Francesca Belmonte (cantante londinese di origine napoletana, il disco è stato prodotto da Tricky).
Miglior film // The Lobster, primo film in lingua inglese del fenomeno greco Yorgos Lanthimos, violento, disturbante, coraggioso e provocatorio, in materia di sentimenti.
Miglior libro // Meditare in Occidente. Corso di mistica Laica di Luigi Lombardi Vallauri (Le Lettere) e Stupidi si nasce o si diventa? Compendio di stupidologia di Ferrando Mantovani (Edizioni ETS).
Miglior evento // l’aver scoperto la magica poesia delle maschere della compagnia di teatro internazionale residente a Berlino Familie Flöz, con uno spettacolo al Teatro Verdi dal titolo Hotel Paradiso.
Martina Scapigliati
Miglior disco // To Pimp a Butterfly di Kendrick Lamar
Miglior disco indipendente // Die di Iosonouncane
Miglior serie tv storica // Sons of Liberty
Miglior serie crime // Narcos
Miglior serie fantasy // Daredevil
Miglior film // Heart of the Sea (quello su Moby Dick) di Ron Howard
Niccolò Brighella
Miglior film // nel 2015 ne ho visti pochi, quindi voto Grand Budapest Hotel di Wes Andersen
Miglior disco // Sfardo di Alessio Bondì
Miglior evento // il mio fidanzamento ufficiale sul battello del fiume Mosca
Miglior libro // Verdi colline d’africa di Ernest Hemingway (Mondadori) e L’eterno marito di Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Julian Biondi
Miglior libro // Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli (Feltrinelli). Una metafora del viaggiare, nella vita e nei percorsi individuali, leggeri, lasciando da parte il superfluo e le zavorre che non sono altro che false sicurezze. La sostenibile leggerezza dell’essere contro l’insostenibile pesantezza del bagaglio ingombrante, per così dire. Davvero bello.
Rita Barbieri
Miglior libro // Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli (Feltrinelli) e la quadrilogia de L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O). Missiroli per la capacità di raccontare gli anni di formazione di un giovane tra Milano e Parigi, il suo spaesamento geografico ed esistenziale, i suoi punti di riferimento che cambiano negli anni (prima la famiglia, poi gli amici e la sua compagna). Una parabola esistenziale molto credibile che ha poco di osceno e molto di umano e intimo.
Miglior film // The Lobster di Yorgos Lanthimos / una critica intelligente alla nostra società e in particolare alle relazioni uomo/donna. Fa ridere, fa tremare, fa pensare.
Miglior disco // Plush and Safe di Godblesscomputers
Miglior brano // Clouds di Godblesscomputers
Miglior viaggio // Buenos Aires
Annalisa Lottini
Il Pick Nock ogni domenica di luglio a Settignano. Scoprirlo con anni di ritardo è stato molto triste.
Marco Fallani
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