Conosciamo gli influencer di Firenze: l’intervista a Giulia Scarpaleggia

Ricette della tradizione italiana, corsi di cucina, racconti di vita quotidiana e consigli per visitare la Toscana meno conosciuta tutto in un unico blog: Juls’ Kitchen.

Ispirare a cucinare piatti semplici e autentici è l’obiettivo che spinge Giulia – nata e cresciuta in Toscana- ad aprire un blog. L’amore per il cibo e per la cucina è qualcosa di innato che fa da sottofondo ad ogni momento della sua vita fin da quando era piccola. Intorno ai vent’anni da semplice passatempo si è trasformato nel suo modo di esprimersi: “alle feste mi si poteva trovare in cucina, alle riunioni di famiglia ai fornelli. Stavo bene quando cucinavo e facevo stare bene gli altri”. Il bisogno di condividere questa passione la spinge nel 2009 ad aprire – insieme al compagno Tommaso – Juls’ Kitchen: un diario in cui potersi raccontare attraverso parole e ricette. I suoi piatti prendono vita nella campagna tra Siena e Firenze, precisamente in Val D’Elsa, dove vive con Tommaso e una maremmana bianca di nome Noa. I prodotti utilizzati da Giulia sono freschi e provengono dall’orto di famiglia, dal macellaio in fondo alla strada o dal mercato vicino per seguire la stagionalità e mantenere l’autenticità anche nella scelta delle materie prime. Le sue ricette – genuine e facili da realizzare – come per magia ricreano l’atmosfera toscana autentica partendo da un’idea di cucina povera ma mai scontata. Oggi Giulia è anche una foodwriter, una foodphotographer e un’insegnante di corsi di cucina.

Noi di FUL l’abbiamo intervistata per saperne qualcosa di più.

Quali sono le tue ispirazioni in cucina e quale il tuo ingrediente segreto?

Io non sono chef, quindi non invento nulla di nuovo. La mia conoscenza in cucina nasce da quello che ho imparato dalle persone che ho avuto attorno: mia nonna, mia mamma, mia zia e dall’esperienza che mi sono fatta in questi 13 anni di lavoro sviluppando ricette per riviste e clienti del settore Food. La maggior parte delle volte prendo ispirazione dalla tradizione, altre volte metto semplicemente insieme gli ingredienti che ci offre la stagione e li trasformo in una ricetta. Il segreto è partire da ingredienti buoni e, stando in Italia, per questo siamo molto fortunati.

Oltre a cucinare, fotografi e scrivi di cibo, organizzi e workshop nello studio di Juls’ Kitchen. Qual è il filo conduttore di tutto il tuo lavoro? 

A guidarmi è l’amore per il cibo semplice, genuino che sia raccontato, fotografato o cucinato. Metto cura come nel cucinare anche nello scrivere e fotografare. Per quanto riguarda, invece, i corsi di cucina toscana prepariamo insieme un menù completo di stagione, legato alla cucina tradizionale e ispirato alle ricette che ho imparato in famiglia. Partiamo dall’idea che per imparare a cucinare bisogna provare, riprovare e anche sbagliare per poi aggiustare il tiro così da padroneggiare tutti gli aspetti di una ricetta e passare alla prossima. Infatti, i corsi sono tutti hands- on perché facciamo in modo che i partecipanti – provenienti da tutto il mondo – si sporchino le mani preparando pasta fresca, pulendo le verdure, legando un pezzo di lonza di maiale per fare l’arista. 

Quali sono, secondo te, i benefici che la cucina può dare alle persone?

Cucinare è un modo per prendersi cura di sé stessi e degli altri. Personalmente, mi permette di entrare in connessione con la mia storia e la mia famiglia, con la mia regione, è il mio modo di star bene e far star bene gli altri, di dare amore e attenzione. A volte è la mia terapia, a volte il mio divertimento, a volte è necessaria come respirare. 

Per quanto riguarda la scrittura, invece, quali sono gli elementi essenziali di una ricetta scritta bene?

Chi scrive ricette ha una grossa responsabilità, perché non può deludere chi sceglie di seguirla dedicandoci tempo, impegno e soldi. Quindi occorre essere precisi, generosi con i dettagli ma senza essere pedanti. È essenziale essere chiari, sviluppare una propria voce e uno stile personale. 

Infine, sei anche host di un podcast “cooking with an italian accent” come mai questa idea e di cosa tratta?

Il podcast è nato nel 2019, per festeggiare i 10 anni di Juls’ Kitchen. È un modo per entrare in contatto con chi ci segue in maniera più diretta, intima e per raccontare le storie legate alle nostre ricette con maggiore freschezza e immediatezza. È stato il primo podcast di cucina italiana fatto in inglese da un’italiana, quindi mi riempie di orgoglio. 

Sei nata e cresciuta in Toscana, hai quindi un legame profondo con questa terra e i suoi prodotti che traspare dalle tue ricette ma che si può notare anche nei tuoi libri e dai tuoi contenuti social dove consigli luoghi da visitare meno conosciuti e mercati. In che modo cerchi di promuovere la ricchezza della tua Regione?

Mi piace andare oltre gli stereotipi, oltre le città più turistiche e le zone più conosciute per scoprire aree in cui la quotidianità non è ancora stata toccata troppo dal flusso del turismo. Mi piace lavorare con artigiani e contadini che hanno scelto una vita di lavoro onesto. Voglio raccontare e valorizzare questo della Toscana: il mio macellaio, il caseificio a conduzione familiare, l’agriturismo che è anche una fattoria vera e propria. Di questi produttori amo la genuinità, il rapporto con la tradizione e la stagionalità. Reputo che la cucina toscana si faccia nelle case, nelle botteghe, negli orti e tra i banchi di un mercato. Infatti, nel mio libro “La cucina dei mercati in Toscana” –  pubblicato da Guido Tommasi Editore nel 2017 – traccio un viaggio nella Toscana più autentica facendo tappa in diversi mercati.

 Sui tuoi canali mostri, inoltre, la vita in campagna e parli di “approccio genuino alla vita”. Spiegaci meglio cosa intendi.

Per me la genuinità sta nel seguire la stagionalità, non soltanto in cucina ma proprio nella vita senza affrettare i tempi e vivendo il presente. Juls’ Kitchen nasce proprio per comunicare questo. Il blog si rivolge a chi ama le tradizioni e il cibo di stagione consigliando ricette affidabili, testate, semplici e adatte a pranzi in famiglia, cene con gli amici o a festeggiare occasioni speciali. Un buon piatto si basa sempre su ottimi ingredienti di partenza, non esiste buona tavola senza un approccio consapevole al cibo. Selezionare gli ingredienti usando la testa – e il cuore – significa proprio questo: offrire a noi stessi e ai nostri amici piatti buoni e pieni di gusto, ma anche sani e sostenibili. Vogliamo comunicare che non importa se cucini una volta ogni tanto o tutti i giorni, la cucina è per tutti e può essere divertente.

Juls’ Kitchen, quindi, tratta di cibo a 360 gradi ma non solo, condivide attimi di vita quotidiana e  ricordi di famiglia che permettono – anche a chi sta guardando tutto da uno schermo – di sentirsi a casa. 

@julskitchen

Foto a cura di Juls’ Kitchen