Coronavirus: il decalogo da rispettare e i numeri utili da chiamare in Toscana

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Quello che stiamo vivendo a livello nazionale in queste ore è sicuramente un qualcosa di inimmaginabile, da un giorno all’altro la paura è diventata realtà e nelle regioni del nord Italia è scatta, complice una stampa come sempre molto aggressiva, una vera e propria psicosi che ci rende vulnerabili e poco razionali di fronte alle emergenze.

Non avendo competenze in materia (all’interno della nostra redazione non ci sono ne virologi ne medici) crediamo che in questi casi la cosa più ragionevole da fare sia quella di suggerire e diffondere le buone abitudini di igiene, emanate dal Ministero della Salute.

Decalogo di precauzioni per prevenire un eventuale contagio da Coronavirus

  1. Lavarsi spesso le mani 
  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
  3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  4. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o si tossisce
  5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
  6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  7. Usare la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
  8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
  9. Contattare il numero 112 se si ha febbre o tosse e si pensa di poter essere stati contagiati
  10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus

È giusto essere consapevoli di quello che sta accadendo nel mondo e, nello specifico, nel nostro paese con semplici regole.

Chiunque sia stato in Cina o in altro luogo ad alto contagio negli ultimi 14 giorni o è in contatto con una persona che si è recata in tali luoghi, deve avvisare il sistema sanitario regionale chiamando lo 055-5454777. Gli specialisti sapranno fornire informazioni e procedure per i giorni successivi. È importante non recarsi al pronto soccorso o dal medico di famiglia in quanto ospedali e medici devono non solo pensare al Coronavirus, ma garantire il servizio per i cittadini con altre emergenze e malattie.

Il coronavirus, chiamato SARS-CoV-2 o Covid-19 (nome della malattia), è stato identificato per la prima volta a Wuhan, in Cina, a fine 2019 e in Italia il primo caso noto è quello del 38enne di Codogno, in provincia di Lodi, in Lombardia. Ad oggi le persone decedute sono sei, la più giovane delle quali aveva 68 anni ed era ricoverata in oncologia, mentre i contagiati sono 219.

I sintomi possono essere leggeri, come raffreddore, mal di gola, tosse, fino all’influenza, con febbre alta e dolori diffusi, e polmonite. Le difficoltà respiratorie, con respiro corto e affannoso, sono altri due aspetti molto frequenti di chi ha contratto il virus.

Queste informazioni neutre ed obiettive perché crediamo che sia la nostra razionalità a dover fare la differenza, dobbiamo informare e non allarmare, le psicosi, con il poter incontrollato dei social, sono molto pericolose e inopportune.

Condividiamo qui di seguito ( Leggi qui ) un articolo di Wired che spiega bene anche quali siano le differenze tra il coronavirus ed una normale influenza, perché crediamo nell’informazione e non nell’allarmismo.