Approvata dal consiglio regionale della Toscana la proposta di legge sui consorzi industriali pubblici, nata su iniziativa della rsu dell’ex-Gkn di Campi Bisenzio. Gli operai: “un passo fondamentale verso una nuova concezione di industria sostenibile e partecipata”.
La reindustrializzazione della ex-Gkn è più vicina. Nella notte tra venerdì 20 dicembre e sabato 21, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge per la costituzione di consorzi di sviluppo industriale, proposta per la prima volta dal Collettivo di Fabbrica ex-Gkn ad aprile, e sostenuta fin da subito dalla consigliera del M5S Silvia Noferi, prima firmataria, e dal PD.
Il sì alla proposta è arrivato intorno alle 1:30 di mattina tra venerdì e sabato, dopo una lunga gestazione rallentata ulteriormente dal tentativo di ostruzionismo delle destre, in particolare della Lega, che puntavano a rimandare la decisione almeno a gennaio 2025. Fin dalle 19:00, davanti alla sede dell’Assemblea legislativa, si erano riuniti operai e solidali per chiedere l’approvazione del testo. Il presidio si è presto trasformato in festa, al momento del via libera definitivo, con fumogeni, tamburi, cori e fuochi d’artificio.
L’obiettivo della legge è di “favorire la nascita e lo sviluppo di società cooperative, sostenere lo sviluppo economico, salvaguardare i livelli occupazionali e incentivare la ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici di aziende in situazioni di crisi”, come spiega la Regione. Sono inoltre previste “azioni di riqualificazione infrastrutturale nelle aree industriali dislocate sul territorio regionale, creando le condizioni per nuovi insediamenti produttivi e favorendo i processi di riconversione delle aziende esistenti”.
Punto fondamentale sul quale ha a lungo insistito il Collettivo è quello dello sviluppo di società cooperative che dovranno tenere conto dei bisogni e delle esigenze del territorio e delle comunità. Un piano di reindustrializzazione già esiste ed è incentrato sulla produzione di cargo bike e di pannelli fotovoltaici.
Questa legge è lo strumento necessario per affrontare le innumerevoli crisi industriali presenti nella regione Toscana, ma anche a livello nazionale. Un grande passo avanti verso l’obiettivo di fabbrica socialmente integrata portato avanti dagli ex-operai.
Nonostante la svolta significativa, tra gli operai in festa vige cautela. “Per il momento i finanziamenti previsti (250mila euro l’anno per i prossimi tre anni, ndr) sono solo il motorino d’avviamento, bastano appena a girare la chiave del motore”, ha detto Dario Salvetti, dal Collettivo, in un’intervista a Il Manifesto.
Intanto la chiave è stata girata, adesso portiamo la benzina al motore.
Foto di Camilla Matteoni.