Riparte anche quest’ anno “F-Light”: il Firenze Light Festival che, per un mese, rivestirà di una nuova luce i monumenti e le piazze della città.
Tutto avrà inizio con l’accensione del grande albero di Natale l’8 dicembre in Piazza Duomo: da quel momento si animeranno i principali luoghi di F-Light con video-mapping, proiezioni, giochi di luce, installazioni artistiche, attività educative e incontri.
Quest’anno il tema principale saranno le ‘frontiere’: intese come orizzonte/ limite in senso fisico e metafisico, come ci spiega Sergio Risaliti, direttore artistico:
“La nuova frontiera non è da intendersi solo come proiezione verso ciò che è lontano, sconosciuto e alieno, associato tanto al presente quanto al futuro; vi sono mondi ed esperienze artistiche o culturali da illuminare, e quindi da valorizzare, anche nel passato.”
L’obiettivo è infatti quello di concentrare l’attenzione sulla crisi globale dei rifugiati: in questo senso la frontiera è vista come un orizzonte di responsabilità collettiva, con le sue luci Firenze vuole sollecitare l’impegno verso un futuro più luminoso.
I luoghi coinvolti saranno circa 15 tra cui Ponte Vecchio, Palazzo Medici Ricciardi, San Lorenzo e Santo Spirito, sulla cui facciata saranno proiettate le opere dei partecipanti alla open call lanciata da IED (uno dei principali partners della manifestazione) tra cui il più giovane autore ha 8 mesi e il più anziano 100 anni.
Da notare anche la mostra di Adrian Paci, artista albanese contemporaneo , al Museo Novecento, che sul tema della luce e dell’acqua, come simbolo di transitorietà, ha svolto alcuni interessanti lavori.
Anche luoghi simbolo come il Mercato Centrale e La Rinascente, oltre alle Torri e alle Porte della città, vestiranno di luci scenografiche e natalizie.
Da non dimenticare anche i momenti di incontro e riflessione come quello previsto per lunedì 11 dicembre, aperto al pubblico e alle classi, in cui il Sindaco di Firenze Dario Nardella incontrerà lo sportivo Alex Zanardi.
Insomma un festival di luci e non solo, in cui alla gioia del Natale e degli addobbi, si aggiunge uno spunto di riflessione sull’attualità e sull’intercultura: per ricordare che, oltre alle luci, il Natale può anche arricchirsi di significati diversi, più profondi e umanitari.
Rita Barbieri