Palazzo Strozzi celebra l’arte rivoluzionaria di Helen Frankenthaler con la più grande mostra mai realizzata in Italia, che vede le sue opere in dialogo con artisti a lei contemporanei come Jackson Pollock, Mark Rothko, Robert Motherwell.
Inaugura il 27 settembre e sarà visibile fino al 26 gennaio 2025 Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, la grande mostra presentata alla Fondazione Palazzo Strozzi che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo. La rivoluzionaria ricerca dell’artista di New York nella pittura è esplorata attraverso opere della sua produzione tra il 1953 e il 2002 in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei, tra cui Jackson Pollock, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt.
FUL ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione e ha visitato in anteprima la mostra.
Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinità artistiche, delle influenze e amicizie che hanno segnato la sua vita personale e artistica.
Attraverso grandi tele e sculture di Frankenthaler e numerose opere di altri artisti, il progetto si pone come una delle più importanti rassegne mai dedicate all’artista in Europa e la più completa rassegna del suo lavoro finora realizzata in Italia, con prestiti – oltre che dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York – da celebri musei e collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Buffalo AKG Art Museum, la National Gallery of Art di Washington, la ASOM Collection e la Collezione Levett.
Con la sua innovativa tecnica soak-stain (letteralmente “imbibizione a macchia”), Frankenthaler ha segnato in modo indelebile l’evoluzione della pittura moderna, nel segno di un nuovo rapporto tra colore, spazio e forma. La tecnica prevedeva infatti l’applicazione di vernice diluita distesa orizzontalmente su tele non trattate, creando effetti simili a quelli dell’acquerello, ma su larga scala e con colori a olio. Frankenthaler applicava la vernice con pennelli o spugne, o direttamente da secchi, lasciando che si espandesse e si mescolasse in modo naturale, creando interazioni cromatiche uniche, segnate da transizioni sfumate e sovrapposizioni traslucide.
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole celebra un’artista che ha sfidato le convenzioni e allargato i confini della pittura con una visione audace e intuitiva che ha infranto le norme tradizionali. La Frankenthaler, scomparsa nel 2011 a 83 anni, infatti si è distinta per una capacità unica di combinare astrazione e poesia, tecnica e immaginazione, controllo e improvvisazione, espandendo la sua pratica al di là dei canoni stabiliti, alla ricerca di una nuova libertà nella pittura.
“Siamo entusiasti di presentare l’opera di Helen Frankenthaler in una grande mostra senza precedenti in Italia, permettendo al pubblico di scoprire un’artista fondamentale del XX secolo”, afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. “Con la sua ricerca innovativa, Frankenthaler si è distinta come figura pionieristica nel campo della pittura astratta, ampliandone le potenzialità in un modo che continua a ispirare ancora oggi nuove generazioni di artisti “.
“La dedizione di Helen Frankenthaler alla pittura è stata arricchita dalle sue amicizie con gli artisti, alcuni dei quali sono diventati parte della sua famiglia allargata“, osserva il curatore Douglas Dreishpoon. “La cerchia di Frankenthaler ha rappresentato un ecosistema di forze creative in continuo movimento: osservare il loro lavoro in stretta connessione ci consente di comprendere meglio le innovazioni di Frankenthaler stessa”.
Photo OKNOstudio © 2024 Helen Frankenthaler Foundation.