Cinque appuntamenti in tutta la Toscana per un grande classico del periodo
Si inizia a Figline il 18 dicembre per poi proseguire a Poggibonsi (21), Piombino (22) e Pescia (23). Gran finale al Teatro Verdi di Firenze per la vigilia di Natale (inizio ore 17.00). Sul podio Nil Venditti, solista al violino Alina Ibragimova.
Se oggi celebriamo la tradizione del Natale, con scambio di doni, decorazioni, capitoni e cenoni, è tutta colpa di Charles Dickens. O meglio, è colpa del racconto che questo magnifico scrittore ci ha lasciato dell’Epoca vittoriana, quando alle collettive «messe solenni» per la nascita del Redentore, si aggiungono nuovi rituali di stampo familiare e laico. I motivi di questa trasformazione dei costumi britannici, che avrà effetti così duraturi e lontani dal luogo d’origine, sono da rintracciare nella situazione economica e politica di quel Paese nell’Ottocento: la stabilità del regno garantita dalla regina Vittoria, una potenza industriale e mercantile senza pari, e la conseguente nascita del ceto medio borghese, con nuovi lussi per una fetta sempre più ampia di popolazione. Oggi molto più semplicemente ci piace ricordare che i “Concerti di Natale” sono ormai diventati una piacevole consuetudine a tutte le latitudini e quindi anche alla nostra. Per l’Orchestra della Toscana si tratta poi di un rito che si ripete costantemente da tantissimi anni, occasione per uscire dal suo Teatro Verdi e mettersi in giro per la Toscana.
Aprono il programma delle serate due ouverture da opere buffe rossiniane (La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia), più uno dei più radiosi Concerti per violino mai scritti, quello di Mendelssohn. Lo suona la russa Alina Ibragimova, classe 1985, una che si è formata in due scuole che sfornano talenti superlativi in abbondanza, la Scuola Gnesin di Mosca e la Yehudi Menhuin in Inghilterra.
Sul podio il direttore ospite principale dell’ORT, Nil Venditti, giovane promessa italo-turca ormai ben conosciuta ed apprezzata dal pubblico toscano. La direttrice si cimenterà nella direzione delle Symphonic Dances di Fazil Say, pianista talentuosissimo e compositore di non minore genialità . Con Say, lei ha intrecciato una relazione professionale molto fruttuosa, dopo che i due hanno lavorato insieme alla Camerata Salzburg.
Say ha subìto sulla sua pelle, lui, turco, le vessazioni di un regime autoritario pretestuosamente fondato sul dogmatismo religioso. Infatti nel 2013 ha rischiato il carcere, con l’accusa di denigrazione dell’Islam, per aver tweettato alcuni versetti da una lirica di Omar Khayyám, poeta persiano dell’XI secolo, in cui si attaccava l’ipocrisia di certa gente che vuole mostrarsi pia senza esserlo davvero. Le sue Symphonic Dances (2015), presenti in questo programma, sono una commissione svizzera, del Musikkolegium Winterthur, che fondono la tradizione occidentale con ritmi e caratteri di danza di quella turca.
“Per indole e per desiderio, punto a unire le persone per mezzo di una musica senza confini, neppure mentali. La musica è molto potente. La musica non ha bisogno di traduzioni. Chiunque la comprende, sia cinese, turco o tedesco. Un grande musicista è colui che può raggiungere la gente con messaggi positivi o drammatici. Quando parla della natura umana, la musica gioca un ruolo cruciale“.
Fezil Say
sabato 18 dicembre 2021 | Figline, Teatro Comunale Garibaldi ore 21.00
martedì 21 dicembre 2021 | Poggibonsi, Teatro Politeama ore 21.00
mercoledì 22 dicembre 2021 | Piombino, Teatro Metropolitan ore 21.00
giovedì 23 dicembre 2021 | Pescia, Teatro Pacini ore 21.00
venerdì 24 dicembre 2021 | Firenze, Teatro Verdi ore 17.00
Nil Venditti direttore
Alina Ibragimova violino
Orchestra della Toscana
ROSSINI La Cenerentola, ouverture
ROSSINI Il barbiere di Siviglia, ouverture
MENDELSSOHN Concerto per violino e orchestra op.64
SAY Symphonic Dances, per orchestra op.64 (2015)