Il carpaccio di manzo nazionale IGP, i taglierini gratinati con parmigiano e prosciutto, il curry aromatico con riso pilaf e mango chutney, la tartare di manzo, il vitello tonnato, il club sandwich, le crêpes flambate al Grand Marnier… Questo, ma anche molto altro ancora è oggi Harry’s Bar Firenze, che ha deciso di rinfrescare la classica proposta dello storico locale sul Lungarno Amerigo Vespucci con un’ampia selezione di piatti stagionali. E i risultati, dopo averlo provato di persona, sono sicuramente convincenti.
Harry’s Bar è ormai dal 1953 sinonimo tradizione, classicità ed eleganza. Un locale da sempre fedele al suo stile, unico e inimitabile, che non ha paura però di evolversi per abbracciare la modernità. È da leggersi proprio in tal senso la scelta di inserire all’interno dell’iconico menù che ne ha fatto le fortune per oltre mezzo secolo una selezione di piatti stagionali, studiati proprio per abbinarsi a diversi periodi dell’anno, a nuovi trend gastronomici e alla ben strutturata carta vini (con un focus principale su Champagne e Franciacorta per quel che riguarda le bollicine) o alle svariate proposte dell’American Bar (classici come Bellini, Martini e French 75, ma anche signature ideati dal barman Lapo Fantoni). Senza mai perdere però l’attenzione ai particolari che contraddistingue Harry’s Bar fin dalla sua apertura firmata Enrico Mariotti e Raffaello Sabatini, bravi a costruire uno stile rimasto indelebile nonostante il passare degli anni.
A dirigere le danze dietro ai fornelli troviamo sempre lo Chef Saverio Giuliani, che col giusto mix di creatività ed esperienza è riuscito – cosa non facile – a dare un’impronta personale a una cucina piuttosto standardizzata (e quindi riconoscibile in tutto il mondo) come quella di questo “locale storico d’Italia” dal 1962. Fra le più curiose novità del menù di luglio, troviamo così il Baccalà marinato con anguria all’aceto e foglie di bietolina, fresco entrée che gioca con texture e sapidità nettamente differenti fra loro attenuando la grassezza tipica del baccalà grazie all’anguria ben condita, e lo Gnudo di pappa al pomodoro con ragù finto alla fiorentina e fiocchi di stracciatella, ottima rivisitazione del tipico gnudo fiorentino con un goloso cuore di pappa al pomodoro e un saporito ragù di verdure che lo rende molto appetibile anche fra i vegetariani (o fra i vegani, se togliamo la stracciatella). Valida pure la lista dei secondi, fra i quali un Tentacolo di polpo scottato, scamorza e cuore di bue gratinato che non risulta mai stopposo e smorza anzi la consistenza del polpo con un cremoso topping a base di formaggio.
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Una bella ventata d’aria fresca, insomma, per un locale che non ha certo bisogno di farsi conoscere, ma che attraverso l’introduzione di nuove proposte gastronomiche e la recente apertura dello spazio interno all’hotel cinque stelle Sina Villa Medici (Harry’s Bar The Garden, dove è proprio il marchio Harry’s Bar a gestire in toto la proposta food&beverage fra giardino con piscina, bar e ristorante) dimostra comunque di voler restare al passo coi tempi, avvicinando anche nuovi target di clientela oltre ai suoi frequentatori di sempre, tanto locali quanto turisti internazionali. Per entrare ancora di più nel cuore della città che l’ha visto nascere.
Per saperne di più: https://harrysbarfirenze.it/