Gli appuntamenti incantati dell’Orchestra della Toscana. Un novembre superbo tra Firenze, Pisa e Livorno.
Sotto il segno di novembre, l’atmosfera firmata ORT non prevede né pioggia né freddo. Anzi. Sarà quasi come sentire la temperatura alzarsi con le due nuove produzioni della Stagione Concertistica. La prima, martedì 12 novembre al Teatro Verdi di Firenze (ore 21.00), vede protagonista il direttore russo Evgeny Bushkov. Per la prima volta sul palco dell’ORT alle prese con un cavallo di battaglia dell’Orchestra, la Sinfonia Pastorale di Beethoven. La serata si apre con il Concerto per violino op.35 di Čajkovskij interpretato dal connazionale Ilya Gringolts – ancora oggi il più giovane vincitore del Premio “Paganini”.
Il secondo appuntamento in programma – per la tradizionale Festa della Toscana – si svolgerà sabato 30 novembre. Tornerà sul palco la polistrumentista tedesca Anna Fusek, che per l’occasione guiderà l’intera esecuzione nel doppio ruolo di direttore e flauto dolce. “Alterna, intreccia e sovrappone pagine barocche e novecentesche, italiane, statunitensi, cinesi, tedesche, alcune di stampo minimalista e altre davvero giocose, come la Suite per pianoforte giocattolo di John Cage.” Magico, non esiste un termine migliore.
Ma c’è molto altro ancora in pentola. Torna la stagione dei Gruppi da Camera dell’ORT con un appuntamento pomeridiano – ore 17.30 – sabato 10 novembre al Centro Militare Veterinario di Grosseto con l’ensemble ORT Attack. Una carrellata di Emozioni in musica con Vivaldi e Rossini, Morricone, Piazzolla e infine anche le visioni musicali di Sollima.
L’ORT è anche opera, si sa. La Tosca di Puccini al Teatro Verdi di Pisa, venerdì 15 e domenica 17 novembre. Nell’allestimento firmato dal Teatro del Giglio di Lucca e nella produzione mozartiana Le Nozze di Figaro in scena al Goldoni di Livorno, sabato 23 e domenica 24 novembre. Un’assoluta rarità per Livorno, che non la vede in scena dal lontano – lontanissimo – 2 febbraio 1823 quando a musicarla fu lo stesso compositore all’epoca ventinovenne.
Cara ORT, ci vediamo a teatro.