“Cibrèo Ristorante”, nuovo ristorante e bar diretto da Giulio Picchi, omaggia la cucina schietta e senza fronzoli del compianto chef fiorentino nell’inedita location di Helvetia&Bristol (5*).
La Firenze gastronomica vive un nuovo Rinascimento. Gli effetti della pandemia hanno colpito duro numerose realtà, ma anche dato un forte impulso per creare nuove sinergie professionali e uscirne sia uniti sia vincenti. In questo contesto in continuo fermento, tanto per quanto riguarda la parte ristorativa quanto per quella bar, a mostrare la strada da seguire troviamo il nuovo corso dell’hotel 5 stelle Helvetia & Bristol in via dei Pescioni, tornato ad accogliere i suoi ospiti dopo l’ampliamento firmato dalla deisgner di fama internazionale Anouska Hempel. Con un’importante novità in cucina, o meglio nel nuovo ristorante-bar, vista l’apertura tanto attesa di “Cibrèo Ristorante“.
Una collaborazione esclusiva con un’icona dell’enogastronomia italiana, che punta ad arricchire e rafforzare ulteriormente l’identità locale di Helvetia & Bristol, oltre a diventare il nuovo “salotto” del buon mangiare e del buon bere nel cuore di Firenze. Questo e molto altro ancora è “Cibrèo Ristorante”, felice connubio fra due realtà che vantano una storia imprenditoriale lunga quasi mezzo secolo. A guidare il settimo locale della grande famiglia Cibrèo oggi c’è Giulio Picchi, figlio di Fabio e simbolo di una nuova generazione Picchi che rispetta il passato con orgoglio, ma guarda anche al futuro con lungimiranza per portare l’azienda fiorentina oltre i suoi limiti, oltre la sua comfort zone e quindi anche oltre i confini regionali/nazionali. “Il mondo Cibrèo ha compiuto un passo a dir poco importante, sancendo un’alleanza chiave per il nuovo Rinascimento fiorentino nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità. Siamo onorati di essere stati accolti da Helvetia & Bristol e sono certo che l’unione tra queste due realtà, così simili per valori e storia imprenditoriale, segnerà l’inizio di una nuova avventura per Firenze, per l’Italia e il resto del mondo”, ci confida proprio Giulio Picchi.
Cibrèo, inaugurato dal recentemente scomparso Fabio Picchi nel quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze nel 1979, è conosciuto, stimato e studiato come case history in tutto il mondo. Dopo anni di lavoro al fianco del fondatore del gruppo, oggi è Oscar Severini l’attuale responsabile della definizione e realizzazione della proposta culinaria. Una proposta schietta, diretta e senza fronzoli, che non si snatura neanche in un hotel 5 stelle, neanche in un elegante salotto o dinanzi a quello che si candida forse come il miglior bancone da bar fiorentino del 2022. Il nome stesso dell’azienda deriva d’altronde da uno dei piatti poveri ma gustosi della cucina fiorentina, che nel linguaggio popolare di altri tempi significava per l’appunto “un insieme di cose buone”. Così avviene anche nel nuovo “Cibrèo Ristorante”, dove si resta lontani dal fine dining o dalle porzioni gourmet tanto in voga nell’alta cucina contemporanea e si prediligono piuttosto i profumi e i sapori autentici della tradizione familiare, fiorentina e toscana, nonché i migliori prodotti che il territorio italiano ha da offrire seguendo il naturale ciclo delle stagioni. Detto altrimenti, l’anima eterna di Fabio Picchi.
Fra le ricette più apprezzate del menù giornale in bianco e nero, che ben rappresenta lo stile un po’ retrò ma al contempo goliardico di “Cibrèo Ristorante”, ci sono gli “Spiedini di Pancia di Maiale” (da rosicchiare senza imbarazzo), il “Patè del Cibrèo” (che Giulio decide di servire alla maniera della mamma, ovvero con una confettura di marmellata di arance amare su pan brioche caldo), le “Crespelle di Ricotta con il Ragù di Carni Bianche” (simbolo della generosità della cucina del Cibrèo), il “Filetto di Fassona Piemontese” (portavoce della qualità e dell’eccellenza delle materie prime italiane), le “Costolette di Agnello” servite con il loro fondo bruno e l’“Asado Fiorentino” (da mangiare rigorosamente con le mani!), per poi chiudere in bellezza con “L’Abetone”, dolce che strizza l’occhio al celebre Mont Blanc diventando simbolo della provocazione fiorentina tipica del Cibrèo. Un dessert “ludico” in quanto all’ospite viene data la possibilità di divertirsi come quando era bambino, giocando con i vari ingredienti del piatto per montare il boccone a proprio piacimento.
E il bar? Impossibile non restare a bocca aperta dinanzi al bancone e alla bottigliera dell’Head of Mixologist Filippo Laccu. La luce ammiccante, tra il marmo giallo e la geometrica disposizione delle bottiglie, fa da sfondo a una lunga serie di signature e di cocktail classici, insieme a una vasta gamma di distillati e liquori che completa la proposta del ristorante, ma vive anche di vita propria.
“Cibrèo Ristorante” presso Helvetia & Bristol
Via dei Vecchietti, 5
Firenze, Italia
booking@cibreo.com
Tel +39 055 266 56 51
Orario di apertura dal martedì al sabato:
Ristorante: dalle 19.00 alle 22.30
Cocktail Bar: dalle 18.00 fino a chiusura locale.
Chiuso la domenica e il lunedì.