Un autentico pezzo di storia fiorentina torna a vivere dopo ben due anni di chiusura: lo scorso 18 ottobre ha finalmente riaperto le porte il Teatro del Sale, ritrovo poliedrico fra i più amati e apprezzati di Firenze e dell’intera Toscana. E l’anima dell’indimenticabile chef Fabio Picchi è ancora presente in ogni dettaglio…
“È pronta la pasta cacio&burro! Bella formaggiosa, proprio come ci garba a noi”. Quanto ci erano mancati gli annunci dei piatti appena sfornati dalla suggestiva cucina a vista del Teatro del Sale. Un omaggio sentito e appassionato a quello stile unico che aveva chef Fabio Picchi, il cui ricordo è talmente vivo nei locali d’antan di Via dei Macci 111/r che sembra quasi di vederlo ancora dirigere l’orchestra in camice bianco davanti ai fornelli. La sua aura, d’altronde, da qui non se n’è mai andata. Anzi.
Ritrovo poliedrico fra i più amati e apprezzati di Firenze e dell’intera Toscana, il Teatro del Sale lo scorso 18 ottobre è tornato finalmente ad accendere la magia nel quartiere di Sant’Ambrogio con le sue due anime: quella di ristorante, rigorosamente conviviale, fiorentino e verace, ma anche quella di teatro e circolo culturale. Insomma, un luogo di aggregazione per chi ama riflettere di passioni e cibo, per pensatori e amanti delle cose belle e buone della vita. Dalla già citata pasta cacio&burro, a tratti commovente e poetica come fosse uno spettacolo teatrale, alle polpette col sugo e alla “cucina del ricordo” che queste riescono a smuovere dentro ognuno di noi. Proprio come il monologo dell’attore che più sentiamo vicino a livello emotivo. Fino al pollo arrosto con patate e la standing ovation meritata per il nuovo Executive Chef del gruppo Cibrèo, Oscar Severini.
La formula è rimasta la stessa che ne ha fatto le fortune fin dall’apertura nel lontano 2003, ossia quella in cui soci in arrivo da tutto il globo possono degustare piatti della cucina italiana e toscana, prima di assistere agli spettacoli in programma fra concerti musicali, letture, performance e balletti. Si accede come sempre con tessera associativa, altro valore fondante del Teatro del Sale che negli anni ha permesso lo sviluppo di importanti progetti in ambito sociale e favorito, per esempio, l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi diversamente abili o provenienti da situazioni complesse.
“Il Teatro del Sale riapre le sue porte, anche se forse posso pensare e sperare che mai si fossero chiuse nel cuore e nel ricordo di tutti coloro che per anni hanno fatto sì che questo luogo ci nutrisse di tante cose: dal cibo alla cultura, dalla passione alla comunità condivisa. Nel ricordo di colui che fortemente fu il suo artefice, mio marito Fabio Picchi, chiedo quindi a tutti di contribuire nuovamente, insieme a noi, alla crescita e allo sviluppo di una gioia comune: l’Arte della Vita!”, sono state le emozionanti parole con cui la direttrice artistica e co-fondatrice Maria Cassi ha presentato il nuovo corso di quest’autentica istituzione fiorentina. “Riaprire il Teatro del Sale non solo ci riempie di emozioni, ma riaccende le fiamme dei nostri cuori. Gli artisti di tutto il mondo che ci hanno sostenuto e affiancato per vent’anni torneranno a far vibrare l’anima del quartiere di Sant’Ambrogio. Con amore e dedizione raccogliamo l’eredità di mio padre lasciandola libera di volare ad ogni atto che compiremo nel nostro Circo-lo culturale”, è stato invece l’augurio sentito e toccante di Giulio Picchi.
Dal martedì al sabato, il Teatro del Sale è aperto per i soci dalle 19.30 con la formula cena-spettacolo. Il sabato, invece, dalle 12.00 alle 14.30, è sempre l’ora dell’iconico “brunchone” in compagnia, con tante sfiziosità dolci e salate per iniziare col giusto mood il fine settimana.
Dopo l’appassionante storia di Dodi Conti, altro volto amico del Teatro del Sale, che si è esibita lo scorso 4 novembre nel monologo “Dodi’s Life”, questo mese vedrà un calendario ricco di eventi con musica e spettacoli teatrali. Apre Musica da Ripostiglio in concerto l’8 novembre, seguita da Lowell “Banana” Levinger il 9, Rick Hutton acoustic band il 10, Mauro Di Domenico in “Tributo a Ennio Morricone” l’11 e Bob Jay & ABC Swing Band il 12. Poi si torna al teatro con le performance di Maria Cassi in “That’s Life” (15-19 e 22-26 novembre).
Non è certo casuale la scelta della famosa e struggente canzone del grande Frank Sinatra come titolo dello spettacolo (“That’s Life”, “È la vita”), visto che Maria parla della vita e delle sue sfaccettature, dei personaggi che appartengono e che popolano i nostri quartieri e dintorni con le loro follie e le loro tenerezze. Ma anche, naturalmente, delle lamentele dei fiorentini, degli animali così amati e studiati nei minimi particolari per rendere omaggio alla natura e alla sua bellezza, della diversità che contraddistingue l’uomo dalla donna, il cane e il gatto. E poi le città come, ad esempio, Firenze e Parigi, oltre alle esperienze che l’hanno portata a recitare in tutto il mondo. Un ciclo vitale e professionale che oggi torna proprio dove tutto è iniziato vent’anni fa. Bentornato Teatro del Sale!
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