Pronta a partire da Firenze la foresta itinerante, capace di catturare CO2 e mitigare le temperature. Opening del progetto il 14 gennaio nel chiostro di Sant’Orsola.
IMForest025 (Itinerant Mediterranean Forest), un progetto promosso dall’organizzazione non profit LWCircus-Onlus, attraverserà l’Europa con un messaggio chiaro: è tempo di agire contro il cambiamento climatico attraverso la riforestazione globale. IMForest025 rappresenta infatti un’evoluzione della mission di LWCircus, che dal 2017 lavora per la valorizzazione di paesaggi compromessi dal punto di vista ambientale. Il progetto si distingue per l’attenzione all’impronta ecologica: ogni elemento è scelto e curato per garantire sostenibilità e durata.
L’iniziativa è parte della BRAL025, Biennale di Resilienza, Arte e Paesaggio, che si terrà a settembre sull’isola dell’Asinara. LWCircus, in collaborazione con partner internazionali, vuole sensibilizzare sulla crisi ambientale e stimolare il dibattito su come costruire futuri sostenibili e inclusivi.
La Prima Tappa: Sant’Orsola a Firenze
Il viaggio inizia nel chiostro del Museo Sant’Orsola, nel centro storico di Firenze. Questo spazio, rimasto inaccessibile per anni, ospiterà la prima porzione della foresta, chiamata SOForest025. Dal 14 gennaio 2025, il pubblico potrà visitare la foresta su prenotazione fino al 19 giugno. L’inaugurazione, prevista alle ore 17:00, includerà talk, concerti e performance artistiche con ospiti di rilievo come l’esploratore polare Mike Horn, l’oro olimpico Vincent Defrasne, e Marina Cervera, direttrice della XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona.
Da Firenze… al resto d’Europa
IMForest025 e SOForest025 vogliono non solo costituire un gesto di attivismo climatico, ma offrire l’opportunità di sperimentare concretamente quanto la riforestazione può migliorare la vita dei cittadini, contrastando il fenomeno delle isole di calore ad esempio. Non solo: l’esperienza di LWCircus-Onlus fa in modo che l’impronta ecologica generata dallo spostamento delle piante e dalla creazione stessa dell’iniziativa venga costantemente monitorata e bilanciata. Niente viene lasciato al caso, gli elementi vegetali vengono scelti e curati per sostenere la durata e le condizioni del progetto, al termine del quale trovano una collocazione definitiva.
Coordinata da Annacaterina Piras, LWCircus mira a portare questa foresta urbana in altre città europee, tra cui Barcellona e, infine, Valencia. L’obiettivo è donare gli alberi alla comunità valenciana per contribuire al risanamento ambientale dopo le devastanti alluvioni del 2024. “Questo progetto non è solo un gesto simbolico di attivismo climatico, ma una dimostrazione concreta dell’impatto positivo della riforestazione sulla vita urbana”, spiega Annacaterina Piras.
Gli alberi piantati aiuteranno a contrastare fenomeni come le isole di calore urbane, promuovendo al contempo la resilienza ambientale. Dopo Firenze infatti, il progetto uscirà della mura del museo arricchendosi di esemplari – per arrivare a oltre 100 alberi e abbracciare lo spazio pubblico della città – e in autunno partirà per nuove destinazioni.
Il programma
Durante l’inaugurazione del 14 gennaio, con un programma tra open talk, concerti e performance legati al tema della foresta urbana, interverranno esperti e artisti di fama internazionale, tra cui l’esploratore polare Mike Horn, l’atleta oro olimpico Vincent Defrasne, l’executive director della XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona Marina Cervera, il direttore del Parco Nazionale dell’Asinara Vittorio Gazale, i paesaggisti internazionali Henri Bava (Parigi) e Karin Helms (Oslo), il litofonista (scultore e suonatore di pietre) francese Tony Di Napoli, il performer Gavino Murgia e gli attori sordi del Laboratorio Silenzio.
L’opening, che partirà alle 17.00 con una presentazione del progetto alla presenza di tre dei cofondatori di LWCircus – Annacaterina Piras, Carlo Piras Lo Presti e Chiara de’Rossi –, vedrà la partecipazione della sindaca di Firenze Sara Funaro e della direttrice del Museo Sant’Orsola Morgane Lacquet Laforgue. Si prosegue con un programma di interventi che inquadreranno la questione ambientale da un ventaglio di prospettive.
Dalle 17.15 alle 18.00 si susseguiranno, moderati dall’architetto e paesaggista Annacaterina Piras e dall’architetta Emanuela Paglia, i talk di Vincent Defrasne e Mike Horn, rispettivamente campione olimpico di biathlon ed esploratore capace di aggiudicarsi imprese ritenute impossibili; Vittorio Gazale, direttore del Parco Nazionale dell’Asinara; Salvatore Piras, amministratore unico dell’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell’Ambiente della Sardegna (Fo.Re.S.T.A.S.); Karin Helms, docente alla Architect and Designer School di Oslo; Henri Bava, founder e direttore dell’agenzia di urban design parigina Agence Ter; Marina Cervera, direttrice esecutiva della XIII Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona; Vittorio Rodeschini, presidente del Landscape Festival di Bergamo; Patrizia Asproni, presidente di Confcultura; Valentina Gensini, direttrice dello spazio espositivo MAD Murate Art District a Firenze.
LWCircus-Onlus
LWCircus-Onlus lavora con una comunità creativa internazionale e itinerante di architetti, artisti, paesaggisti, fotografi e registi, e fin dalla fondazione opera tra Firenze, Roma e il Parco Naturale dell’Asinara, nonché nei villaggi rurali nello Yucatan e in Cina, con la serie di workshop operativi di progettazione culminati con l’istituzione della BRAL, Biennale di Resilienza, Arte e Paesaggio, con sede nell’isola dell’Asinara, risultato della proficua collaborazione pluriennale tra LWCircus e il Parco Naturale.
In sinergia con la Biennale di Architettura di Venezia e la Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona dal 2021, LWCircusorganizza attività per sollecitare il dialogo tra le due discipline – architettura e architettura del paesaggio – e per stimolare il dibattito sul ruolo dell’arte nella valorizzazione del patrimonio culturale e dei paesaggi culturali contemporanei.