Diceva Goethe: «La vita è troppo breve per bere vini mediocri». E che vita sarebbe senza un bicchiere di buon vino? Gli astemi forse una risposta ce l’avrebbero, ma in questa sede non ci interessa; tutti gli altri possono invece consolarsi -per fortuna- con l’arrivo a Firenze di Wine Town, giunto alla sua quarta edizione.
Una vera festa per gli amanti – quelli veri- del vino di qualità e della buona tavola, quella fatta solo con i migliori ingredienti.
Degustazioni, concerti e spettacoli: venerdì 17 e sabato 18 maggio sarà possibile non solo godere dei vini più pregiati, ma anche assistere ai vari concerti che si concentreranno a Palazzo Pitti, al Bargello e alla Loggia del Grano, o agli spettacoli teatrali nei palazzi che si snodano tra via Tornabuoni, via del Proconsolo e l’Oltrarno.
Il vino, si diceva, anzitutto: accanto a marchi storici come Antinori, Mazzei, il Borro di Ferragamo, il Consorzio del Chianti Classico, Rocca delle Macie, Ruffino, Davide Bonucci dell’Enoclub Siena ha selezionato sulla traccia del “Sangiovese Purosangue” piccole aziende che rappresentino diverse specificità di questo vitigno storico. E non è tutto: oltre alle degustazioni di marchi storici che hanno fatto la storia della Toscana, a Wine Town sono presenti anche piccoli produttori, da diverse regioni d’Italia, che potranno essere scoperti all’interno di chiostri e cortili o in seminari a tema su prenotazione.
Ma il buon vino non è mai solo: meglio se è ben accompagnato. Ecco perché, accanto alle degustazioni, è presente anche il cibo di strada con incursioni di cuochi stellati che faranno dei veri e propri show per incantare – e deliziare- gli spettatori: venerdì e sabato, dalle 15 alle 23, grandi interpreti della tradizione del cibo quotidiano, provenienti da varie parti d’Italia, conquisteranno i visitatori di WineTown. Giovanni Santarpia porterà le sue pizze portafoglio margherita o marinara, Francisca Frias le empanadas dell’Argentina, pica pollo di Santo Domingo e Kibbi brasiliano, Maurizio Zanolla il prosciutto iberico Pata Negra. E poi ancora: le bombette pugliesi di Michele Cito (fagottini di capocollo di maiale ripieni di formaggio), la famosa focaccia ligure di Recco, il quinto quarto, le trippe e il fiorentinissimo lampredotto interpretati da Luca Cai; hot dog e hamburger di carne chianina certificata Igp e firmata Simone Fracassi. E poi grandi chef come Marco Stabile, Cristiano Tomei, Andrea Campani, Arturo Dori, Beatrice Segoni, Paolo Gori, Paolo Trippini. Altro che Masterchef… e ci fermiamo qui solo per non infierire sui vostri palati, ma di cose da dire ce ne sarebbero ancora molte. Consentiteci solo, per chiudere in bellezza, di ricordarvi gli incontri dedicati al cioccolato, con lezioni-degustazioni e altri appuntamenti da non perdere.
Ma il vino si accompagna anche all’arte e al divertimento: ricco il calendario degli appuntamenti di Wine Town. Enrico Rava, jazzista di livello internazionale, si esibirà assieme al suo quintetto a Palazzo Pitti venerdì 17 maggio dalle ore 17. Sempre a Palazzo Pitti si terrà l’attesissimo incontro con la musica di Jesper Bodilsen, uno dei più talentuosi musicisti danesi, con la prima rappresentazione italiana del suo ultimo lavoro “Scenografie”. Da non perdere al Museo del Bargello la performance di Leonardo Pieri e Dario Cecchini che si esibiranno in Duo alle 19 e alle 21,30 di venerdì 17. E poi ancora artisti di
strada, performance teatrali, spettacoli, balli, installazioni e i percorsi artistici di tre artisti ospiti di WineTown in tre diversi palazzi: l’installazione “La vetreria e il vigneto” di Lizzy Sainsbury alla Loggia del Grano, Luca di Castri a Palazzo Pazzi Quaratesi con l’opera in divenire “Genio Divino MAKE A WISH” e Marco Randighieri che propone “Liquid” a Palazzo Vecchio.
Sarà possibile spostarsi di palazzo in palazzo con i risciò a pedali prenotabili sul sito http://www.winetown.it dove si trovano tutte le informazioni sugli eventi) da prendere lungo i percorsi dell’evento. E non uscite di casa senza la vostra WineCard, il passpartout per degustare, entrare nei palazzi, godere di concerti e spettacoli. È acquistabile online, nei supermercati Conad o all’interno dei palazzi durante la manifestazione. Vino, cibo, arte e spettacolo: che volere di più? Per tutto il resto c’è WineCard.
DANIEL C. MEYER