Abbiamo incontrato Alexis Briz, responsabile del progetto Kunda La Vagina in Italia.
Viva le Donne libere e felici. E sì, con la D maiuscola. È questo lo slogan del progetto fondato da Indira Rodríguez in Sud America e approdato fino a Firenze, dove se ne occupa Alexis Briz, responsabile del gruppo in Italia.
L’idea è di riappropriarsi del proprio valore di donna nel mondo di oggi, impresa più facile a dirsi che a farsi. Ma la strategia di Kunda consiste nel partire dai piccoli aspetti quotidiani e dalle singole parti del nostro corpo, in un percorso step-by-step di riconoscimento che affonda le sue radici nell’idea di ri-iniziare a chiamare le cose col proprio nome: “La Vagina ha già un nome ed è cosi che va chiamata: Vagina”. Si tratta dunque di un percorso che attraverso gli aspetti più tangibili e corporei della vita di una donna approda al riconoscimento della coscienza di essere tale, al rispetto di sé e alla sicurezza nelle proprie scelte: “Vogliamo che le Donne nel mondo si tengano informate, conoscano il proprio corpo e si accettino, si amino e si rispettino”. La comunicazione è alla base di Kunda. Usare le parole giuste per chiamare le cose, senza girarci intorno, senza parafrasare, per abbattere tabù e discriminazione diventa una priorità.
Il progetto nasce dall’idea di Indira Rodríguez, giovane grafica e illustratrice venezuelana, di raccontare la propria storia attraverso una serie di illustrazioni che ritraggono momenti quotidiani e non ben noti a tutte noi, che ci parlano della sua ri-scoperta di sé e delle lotte interne che ha combattuto per arrivarvi. Un progetto di story-telling visivo che sfocia poco dopo in qualcosa di più profondo e ambizioso: “una scuola di Donne per Donne”, ovvero uno spazio di dialogo in cui ognuna si senta libera di comunicare, con lo scopo di riacquistare sicurezza, coscienza di sé, del proprio corpo e della propria storia. E dunque con l’obiettivo finale di realizzare le proprie idee e progetti in libertà.
Kunda si impegna in un lavoro quotidiano di sensibilizzazione, attraverso articoli informativi, workshop, letture e incontri di vario tipo, dai consulti psicologici e di autoriflessione alle sessioni di meditazione. A Firenze ha organizzato la mostra “Piena di grazia” alla casa del Popolo di Settignano, nella quale sono state esposte alcune illustrazioni della fondatrice Indira Rodríguez e si sono tenuti workshop molto partecipati.
Ma perché Kunda? Kunda è l’Avatar del progetto, è “la bambola con cui ogni Donna si identifica, la bambola che ciascuna porta dentro, colei che sa, che ci parla e ci insegna. Kunda rappresenta lo spirito interiore delle Donne, la loro voce e coscienza”. Il nome deriva da uno degli appellativi (insieme a Cunti) della dea Kalì, divinità femminile hindu padrona di se stessa, brillante e vitale.
L’immagine di Kunda è quella di una Donna reale, con pregi e difetti, che lotta e si rimbocca le maniche per la propria libertà e non si stufa di alzare la voce quando subisce un’ingiustizia. È una donna in continuo aggiornamento, aperta al mondo, consapevole che c’è sempre da imparare e da scoprire, sia fuori che dentro se stessa: “conoscere il suo corpo, il suo spirito e la sua anima di Donna è il suo hobby preferito”.
Oggi Kunda La Vagina è attiva in numerosi paesi nel mondo, tra cui Cile, Colombia, Venezuela, Panama, Spagna, Portogallo e Italia, ed è in continua crescita. I temi di cui si occupa sono incalcolabili, ma ciò che trasmette sicurezza è il metodo di lavoro adottato: aprirsi in un percorso comune di riconoscimento personale, dove “si parla con naturalezza, amore e humour”. Un progetto per Donne coraggiose che cercano il cambiamento, che, per essere autentico, deve partire da noi stesse.
Info: https://www.facebook.com/kundaitalia/
Sito ufficiale (in spagnolo): https://kundalavagina.com/aliados/
Roberta Poggi