Hopnn sovverte le regole nella sua mostra personale alla Street Levels Gallery.
Se esistono delle regole e dei ruoli a Hopnn piace decisamente sovvertirli, sempre con delicata ma sagace ironia. E a questo giro il ‘giuoco’ se lo è inventato lui, quindi potete immaginarvi cosa vi attenderà nella sua prima mostra personale, Lo giuoco de li muri tinti, alla Street Levels Gallery che sarà inaugurata sabato 12 maggio dalle ore 18.
Cosa accadrebbe se gli ‘Angeli del Bello’ insieme alle principali cariche politiche fiorentine diventassero improvvisamente le crew di graffitari più attive sui muri della città, cominciando a bombardare i monumenti di tag: DEL BELLO ANGELO, NARD1, VIA MAGGIO CREW, DEGRAD ONE, RENZY?!
Ogni tecnica è lecita, purché si riesca a trovare lo spot migliore per ottenere visibilità.
E se raccontando Biancaneve, Hänsel e Gretel, La bella addormentata nel bosco ai vostri figli venisse fuori che i muri del reame, la casetta di marzapane e la torre alta alta fossero state vandalizzate ed i protagonisti trasformati in principi del decoro e duchesse della riqualificazione?
E se ancora, un gruppo di zelanti boy-scout, armati di spugna e sapone, cancellassero dalle pareti di una grotta graffiti rupestri vecchi di 15.000 anni?
Oppure se a Roma, capitale dell’arte e della cultura, rimuovessero una parete dipinta da Keith Haring per rendere decorosa la città in occasione della visita di un illustre politico estero? Ma a volte, purtroppo, la realtà supera l’immaginazione…
Tutto questo è “Lo giuco de li muri tinti, personale dell’artista Hopnn che sarà visitabile dal 12 maggio presso la Street Levels Gallery in via Palazzuolo 74r a Firenze (Vernissage dalle ore 18 alle ore 23).
Un sottile messaggio ironico che si fa carico però anche di una vena di polemica verso le istituzioni, ancora troppo radicate ad una visione da cartolina delle città, che spesso non riescono ancora a discernere le manifestazioni artistiche dal vandalismo e a dare a questa potente forma d’arte lo spazio che si meriterebbe.
“La mostra verte sul gioco e sul fatto che è un po’ gioco anche quello che viene fatto sui muri” – ci racconta lo stesso Hopnn spiegandoci il pungente filo ironico che percorre tutta la sua mostra: “Ho ironizzato sul dualismo ‘artista-vandalo’ che talvolta si crea in riferimento allo stesso autore o alla stessa opera. Per portare un esempio, dopo aver partecipato alla decorazione di alcuni pannelli di contenimento dei lavori in Santo Spirito l’associazione ‘Via maggio’ ha presentato il loro lavoro mettendomi in una slide come esempio di muro degradato che hanno ridipinto. Per la mostra ho ’vandalizzato’ dei quadri o delle favole tradizionali, rivedendoli in chiave ironica, che si fanno però carico anche di una critica su come viene visto il ‘decoro’ cittadino, non diretta solo agli ‘angeli del bello’ e alle istituzioni fiorentine, ma anche a tutti quei cittadini che fanno del ‘decoro’ una spada per ‘difendere’ la città, senza conoscere la differenza tra arte e vandalismo, senza avere la competenza per distinguere un pezzo di un artista da una scritta qualunque. Se non c’è un’attenzione per il bello, si finisce per coprire con delle toppe, di diversi colori tra l’altro, i vari pezzi originali che si trovano per la città. Avrei quindi una domanda diretta a chi va a ritinteggiare i muri… come vengono selezionate queste persone e quali competenze hanno a livello artistico? Volete cancellare le tag?! Almeno FATELO bene…”.
Smettete d’immaginare e non perdetevi questa ‘decorosa’ ed ironica mostra, che vi catapulterà dentro al paradossale e contorto mondo del bel pensiero fiorentino.
Francesca Nieri